Scritto da: Lorenzo Galante - Categorie: tecnica

Il tocco nella chitarra elettrica

Questo è il primo di alcuni articoli incentrati sul modo con cui si fanno vibrare le corde, quindi sul tocco nella chitarra elettrica. Ci concentreremo sul tocco, sulla dinamica ed altre soluzioni che rendono una semplice nota qualcosa di più.


Iniziamo dalle differenze “macroscopiche”

In questo articolo vedremo due opposti di interpretazione per quanto riguarda il tocco nella chitarra elettrica, senza entrare però nel dettaglio dei singoli abbellimenti utilizzati. Non preoccupatevi, lo faremo in altri articoli riguardanti l'espressività.

La chitarra in generale, e quella elettrica in particolare, ha una peculiarità comune a pochissimi strumenti, cioè quella di permettere al musicista di lavorare con entrambe le mani sulle corde. Questo consente una vastissima gamma di abbellimenti, dinamiche e variazioni del tocco, che si costituiscono l'espressività, o intenzione o come altro la si vuol chiamare, di una melodia.

Soprattutto nella chitarra moderna queste capacità espressive sono spesso più apprezzate della tecnica. Basti pensare ad artisti come Steve Ray Vaughan, Mark Knopfler, Carlos Santana, Eric Clapton, Gary Moore, Kenny Wayne Shepherd, e tanti altri.
Allora proviamo ad ascoltare la stessa partitura interpretata prima con un tocco leggero, più jazzistico, poi con una dinamica e un suono più blues/rock. Questo non vuole assolutamente prendere una posizione indicando che uno sia meglio dell’altro: sono scelte personali, ovviamente nei limiti della buona esecuzione. Vogliamo invece attrarre l’attenzione sul fatto che le mille sfumature che si possono applicare ad un solo, ad un fraseggio o anche ad un accompagnamento, diventano la vera onda che fa vibrare le corde del feeling di un chitarrista.

Potremmo sintetizzare tutto questo con il principio che più del cosa è importante il come.

Ascoltiamo l’esempio:

Il tocco e la dinamica sulla chitarra

Dopo l’ascolto

Avrete notato che nella seconda esecuzione i vibrati sono molto più intensi e si insiste sugli armonici artificiali. La prima invece è più “staccata” e cerca di sottolineare, attraverso la pulizia del suono e dell’esecuzione, la linea melodica. Due punti di vista, due modalità di esecuzione fra le quali si può sfumare a proprio piacimento per rendere il più musicale possibile una semplice melodia.

Sperando di esservi stato di aiuto vi aspetto negli altri articoli e …

Che la musica sia con voi!

LG

fine
Lorenzo Galante -