Appassionati di funk e blues parlo a voi! Ecco un'idea per arricchire il vostro fraseggio suonando accordi e melodia nel funk blues prendendo ispirazione dalla tecnica del chord melody. Ruberemo infatti un’idea usata molto comunemente nell'accompagnamento jazz.
Cos’è?
Il chord melody consiste nell’organizzare i voicing (disposizione delle note in un accordo) di una progressione affinché le note più acute dei questi creino una linea melodica, come ad esempio il tema di un brano.
Suonando contemporaneamente accordi e melodia, il risultato sarà quindi una perfetta fusione tra le due parti, proprio come succede ad esempio nei cori gospel. Noi però applicheremo questa tecnica al funk blues.
I voicing
Nel caso di questo esercizio non prenderemo una progressione di accordi ma ci baseremo su un vamp di un solo accordo, situazione molto comune nei brani funk. Utilizzeremo quindi un G7.
Nell’esempio proposto di seguito non dovremo fare altro che prendere l’accordo di G7 e aiutandoci con le forme CAGED, creare dei voicing che abbiano le note della scala misolidia di SOL al canto (SOL-LA-SI-DO-RE-MI-FA).
A questo punto oltre ad avere la possibilità di sviluppare una melodia risultante dal susseguirsi dei voicing, avremo nel frattempo, trovato numerose sfumature e colori da inserire alla nostra “libreria” dei G7, aggiungendo in un colpo solo un’altra freccia al nostro arco, dandoci la possibilità di essere più musicali e creativi.
Proviamolo!
A questo punto avremo a disposizione tutte le varianti di G7 con al canto le note necessarie per creare una melodia in SOL misolidio.
La melodia in questione sarà la seguente.
Una volta imparata la melodia sulla prima corda assoceremo a ciascuna nota il voicing relativo, ottenendo così un’interessante progressione di G7.
Notate la differenza?
Per farvi sentire la differenza ho suonato sulla stessa backing track la melodia a note singole...
... e poi la melodia in chord melody...
... a voi l’ardua sentenza. 🙂
Chiaramente non dico che utilizzare il chord melody sarà sempre la scelta migliore o più bella, dovrete ogni volta fidarvi del vostro gusto per scegliere quale opzione farà più al caso del vostro brano.
Applicazione nell’accompagnamento
Potrete utilizzare queste idee anche nel solo accompagnamento, quindi nel ruolo di chitarra ritmica. Ad esempio, nel caso vi troviate a suonare ad una jam session un brano con uno o pochi accordi avrete la possibilità di aggiungere più sfumature dello stesso accordo rendendolo più stimolante. Maestro in questo campo è Cory Wong, chitarrista degli apprezzatissimi Vulfpeck, ascoltate le ricche linee ritmiche per farvi un’idea.
Se siete interessati ad approfondire questo argomento in ambito dell’accompagnamento, in particolare nel blues, date un’occhiata a questo articolo.
Applicazione nel fraseggio
Come nello scenario proposto in precedenza, ovvero una jam session basata su un accordo solo, dove quindi solitamente è facile “finire le idee” in un solo, potrete ricorrere a questo tipo di approccio in aggiunta al fraseggio per dare nuova vita al vostro solo, utilizzando nuove sfumature timbriche arricchendo la melodia e ottenendo sicuramente un risultato originale.
Ovviamente potrete utilizzare questa tecnica non solo nell’improvvisazione ma anche in situazioni in trio, quindi senza supporto armonico da parte di un altro strumento, ad esempio armonizzando una la linea melodica di un blues.
Ascoltando, tra gli altri, chitarristi come Wes Montgomery, Joe Pass e John Scofield vi renderete conto di come questa tecnica sia un elemento estremamente importante nel linguaggio di questi guitar heroes.
Tocca a voi
Ecco a voi la backing track utilizzata nell’esempio proposto così che la possiate utilizzare per fare esercizio e perché no, creare una vostra melodia armonizzata.
Spero che questo articolo dedicato a come suonare accordi e melodia nel funk blues vi sia stato utile.
Se siete interessati alla chitarra funk date un’occhiata anche a quest’altro articolo su come arrangiare le chitarre funk.
Buon divertimento!