Scritto da: Daniele Vettori - Categorie: sound and gear

Kemper Profiler: profili di amplificatori ed effetti

Kemper Profiler: test e recensione di alcuni dei migliori profili di amplificatori presenti sul mercato, profili di amplificatori di base integrati ed effetti.


Premessa

Per chi come me possiede il Kemper Profiler già da alcuni anni, questa potrebbe essere un’occasione per scoprire nuovi profili interessanti e nuove possibilità legate all’utilizzo degli effetti presenti all’interno della macchina. Per chi invece è semplicemente curioso di sapere come suonano i profili del Kemper, quali sono gli effetti a disposizione e qual’è lo standard qualitativo in merito a profili di amplificatori ed effettistica; in questo articolo troverete molte delle risposte che cercate.

Ciononostante mi preme sottolineare che la scelta tra un amplificatore digitale e un altro, e più in generale tra un ampli analogico, un ampli digitale e un plugin, dipende sempre e solo da due cose: i vostri gusti in termini di sound e l’utilizzo che dovete farne. In altre parole questi sono solo strumenti che devono servirci per raggiungere il sound che abbiamo in testa. L’estetica del suono è personale, insindacabile e dipende da tanti fattori diversi.


Profili: cosa sono e cosa aspettarsi

Il termine “profilo” si usa per indicare l’immagine clone dell’amplificatore che è stata realizzata dal Kemper durante il processo di profilazione. Se vi state chiedendo se il suono risultante dalla profilazione è esattamente identico a quello dell’ampli originale; la risposta è si! Vi posso assicurare che le differenze sono impercettibili. Su Youtube potete trovare numerosi Blind Test dove il chitarrista di turno non è in grado di discernere il suono dell’ampli reale microfonato da quello del relativo profilo sul Kemper.

Ciononostante è sempre bene tenere a mente questo: il Kemper clona il suono di un ampli microfonato. Questo significa che non suonerà mai come se aveste il cabinet del vostro amplificatore davanti alla faccia; bensì avrà lo stesso suono di un ampli che viene microfonato sul palco, la cui ripresa microfonica viene poi diffusa sull’impianto. In ogni caso esistono vari sistemi di profilazione; è possibile infatti profilare anche semplicemente la testata di un ampli analogico per poi abbinarci un profilo cabinet diverso dall’originale. Inoltre è possibile profilare anche solo un cabinet. Quello che, per il momento, non è possibile è la profilazione di un singolo pedale. Gli unici pedali profilabili sono overdrive e distorsori. Per profilare un suono generato ad esempio da un overdrive, dobbiamo metterlo in catena e profilarlo assieme ad un amplificatore.

Nel manuale d’istruzione, capitolo guida alla profilazione, trovate tutte le informazioni al riguardo.


Profili integrati, profili acquistabili, rig exchange

Il bello del Kemper è che non esiste un limite al numero di profili esistenti. All’interno della macchina trovate, di default, dei factory rigs che altro non sono che dei profili già integrati. Si parla già di centinaia di profili, molti dei quali di buona/ottima qualità. Inoltre sul mercato sono presenti numerosi professionisti del settore che hanno profilato gli ampli più disparati e li hanno messi in vendita sul loro sito o tramite il loro canale Youtube.

A mio avviso i migliori profili reperibili sul mercato sono quelli di Michael Britt e di Tone Junkie. Per farvi capire il livello dello standard qualitativo di questi profili; vi basti pensare che nella maggior parte dei casi sono realizzati con riprese multi microfoniche utilizzando microfoni di vario tipo (dinamici, condensatori a diaframma largo, microfoni a nastro etc..), il segnale viene poi fatto passare da pre-amplificatori di ottima qualità e successivamente mandato al Kemper per la profilazione. Il risultato è pazzesco; sopratutto se, come nel caso di Britt, si va a profilare ampli storici dal suono inimitabile.

Come se non bastasse tutto questo; esiste anche il Rig Exchange, un portale sul sito ufficiale Kemper dove gli utenti registrati si scambiano gratuitamente i profili degli ampli da loro realizzati.

Guardando al made in Italy, altri profili interessanti realizzati con altrettanta maestria, sono quelli di Massimo Varini e Luca Colombo; indubbiamente due grandi professionisti del settore. Per avere una panoramica completa dei profili acquistabili, qui trovate una lista aggiornata di produttori di profili.


I profili che utilizzo più frequentemente

Ed eccoci arrivati ai profili che utilizzo più spesso, sia live che in studio. Si tratta sia di profili di amplificatori provenienti dai rig pack di Micheal Britt; che di alcuni profili dei miei ampli che ho personalmente realizzato. In alcuni casi utilizzo anche qualche profilo dei factory rigs, cioè quelli integrati di default nella macchina al momento dell’acquisto. Per quanto riguarda invece il profilo Fender Deville, sempre presente tra i suoni che utilizzo più spesso, è stato realizzato in studio da Marco Carnesecchi.

I seguenti video sono dei test comparativi, suddivisi in Clean Profiles, Crunch Profiles, Lead Profiles. Prima dell’inizio di ogni video, in relazione ad ogni singolo profilo, apparirà una schermata con i settaggi che ho utilizzato. I profili sono privi di effetti sia in pre che in post, tranne che per il reverbero. Le variabili su cui poter lavorare per personalizzare ogni profilo sono tantissime; dall’equalizzazione in pre e post, ai parametri relativi al cabinet e alla risposta in dinamica. Il tutto potete comodamente trovarlo nel manuale di riferimento. Mi raccomando: obbligatorio ascolto con cuffie chiuse e/o monitor da studio!

Clean Profiles: test comparativo realizzato con Fender Telecaster BB Jv ’83, scheda audio UAD Apollo Twin, Logic Pro x, Kemper OS 7.5

Crunch Profiles: test comparativo realizzato con Fender Stratocaster USA Lindy Fralin Pick up + Seymour Duncan JB, scheda audio UAD Apollo Twin, Logic Pro x, Kemper OS 7.5

Lead Profiles: test comparativo realizzato con Fender Stratocaster USA Lindy Fralin Pick up +  Seymour Duncan JB, scheda audio UAD Apollo Twin, Logic Pro x, Kemper OS 7.5


Gli effetti

Qualitativamente parlando, gli effetti integrati nel kemper Profiler non hanno nulla da invidiare rispetto a noti pedali di boutique oppure pedali di blasonate marche quali Strymon o Eventide; posso affermarlo con certezza in quanto sono un felice possessore di Strymon Timeline. Stessa cosa vale per le possibilità nel setting degli effetti: sono pressoché infinite!
Inoltre aggiungo che ad ogni aggiornamento di sistema, che è da effettuarsi con regolarità, vengono implementati gli effetti, inserite nuove tipologie di pedali virtuali e inseriti nuovi preset di effetti già presenti. Nel seguente video vi mostro alcuni degli effetti che utilizzo più frequentemente. Prima dell’inizio di ogni video apparirà una schermata con i settaggi che ho utilizzato per ogni singolo effetto.

Kemper Profiler Effects: test realizzato con Stratocaster USA Lindy Fralin Pick up + Seymour Duncan JB, scheda audio UAD Apollo Twin, Logic Pro x, Kemper OS 7.5

Infine un ultimo video nel quale utilizzo un profilo clean e uno lead con un mix di effetti.

Ad essere onesto gli unici pedali virtuali presenti sulla macchina che, a livello di sound, non mi fanno impazzire sono gli overdrive e i distorsori. Li ho trovati un po’ troppo zanzarosi e poco dinamici. In ogni caso ho sempre utilizzato per i suddetti suoni, i profili crunch e lead degli ampli. Per quanto riguarda i profili da me realizzati, ho deciso, non avendo canali distorti nei miei ampli, di inserire in catena durante la profilazione i miei pedali di overdrive, il risultato è stato più che soddisfacente. 

Nell’aggiornamento di sistema 8.0.2 sono stati però inseriti nuovi pedali virtuali, in particolare dei simulatori di overdrive storici quali TS9, TS808 Fulltone OD etc... Per il momento i feedback da parte degli utenti sono tutti estremamente positivi.


La profilazione: opinioni personali

Vorrei spendere due parole in più sul processo di profilazione dell’amplificatore. Il processo in se non presenta particolari difficoltà soprattutto se si segue il manuale o se ci si affida a qualche tutorial ben realizzato.

Ciononostante la profilazione sul Kemper è una cosa complessa, in particolar modo se, come me, si cerca di ottenere un risultato di livello professionale. Prima di tutto è bene sapere che Kemper Profiler al momento non supporta una ripresa multi microfonica per la profilazione. Il che vuol dire che se non possedete un sommatore microfoni o una scheda audio con entrate e uscite multiple, non potete profilare con più di un microfono.

Inoltre è necessario al termine del processo un test A/B tra l’ampli microfonato e il profilo appena realizzato, per capire se la profilazione è andata a buon fine. Nel caso il risultato non vi soddisfi sarà necessario cambiare posizionamento al microfono, oppure cambiare microfono e/o modificare le regolazioni del pre-amplificatore microfonico. Il test A/B lo si riesce ad effettuare in modo agile e veritiero solo se si possiede una cabina di regia e una sala di ripresa.

Infine la qualità finale di un profilo dipende quasi esclusivamente dai microfoni utilizzati e dai i pre-amplificatori presenti in catena tra mic e Kemper. Se possedete un home studio, fate le vostre valutazioni in merito.

Personalmente sono riuscito a profilare i miei ampli nel mio home studio con molta fatica; nonostante abbia un buon pre-amplificatore microfonico e diversi microfoni di medio/alto livello, è stato complesso realizzare i profili senza cabina di regia e senza un sommatore. Certamente se siete molto meno esigenti del sottoscritto, potete microfonare il cabinet con un Sm57 e senza pre-amplificatori microfonici, non rimarrete comunque delusi. In fondo Sm57 rimane il microfono più usato per microfonare gli ampli sul palco!


Considerazioni finali

Il Kemper Profiler è a mio avviso una macchina unica nel suo genere; la qualità in termini di resa sonora è altissima e il processo di profilazione rende possibile clonare qualsiasi tipo di amplificatore. La sezione effetti è ben fatta e contiene tutto quello di cui avete bisogno; le regolazioni inerenti i profili e gli effetti sono tantissime e con uno studio ad hoc potete riuscire a raggiungere qualsiasi tipo di sound. 

Un’osservazione finale: se state cercando un ampli digitale semplice da gestire, user friendly e che contenga semplicemente dei simulatori ben fatti di amplificatori o testate storiche, vi sconsiglio vivamente di andare sul Kemper. Il Kemper Profiler richiede studio, tanta pratica e tante prove. Non è assolutamente possibile modificare il suono di un profilo durante una registrazione o un live; anche i settaggi relativi agli effetti non sono per nulla immediati, nonostante ci siano innumerevoli preset già fatti e pronti all’uso. Infine la profilazione richiede strumenti adeguati, conoscenza dal punto di vista della ripresa microfonica e possibilmente uno studio vero dove realizzare i profili. 

Spero di esservi stato di aiuto…buona musica a tutti!

fine
Daniele Vettori -