Un metodo utile e creativo per studiare in 5 minuti gruppi limitati di argomenti ed avere grandi risultati in termini di concentrazione e apprendimento.
Vi presento un metodo per studiare in 5 minuti ed evitare alcuni dei più comuni errori che tutti almeno una volta abbiamo commesso in fase di studio. Ho preso in prestito questo metodo guardando un vecchio video blog di Rotem Sivan, un interessantissimo didatta che conosco personalmente e seguo da tempo.
Il solito vecchio errore
Molto spesso può capitare di studiare per diverse ore, passare molto tempo sullo strumento ma sentirsi ugualmente poco concentrati e soddisfatti al termine della nostra giornata di studio. E’ normale, non c’è da meravigliarsi.
Connettere mani e mente con il nostro strumento e non fare zapping da un argomento all’altro in modo disordinato, data la mole di informazioni che ci arriva, non è affatto facile.
Molto più spesso, può capitare di voler migliorare soltanto un determinato aspetto del nostro playing, distraendoci quasi del tutto dal resto.
E spesso il resto ci serve anche di più di quanto pensiamo.
Rischiamo di studiare per tante ore, stancarci molto e di raccogliere raramente risultati immediati.
Attenzione a non generalizzare
Facciamo attenzione, però. Esistono tanti argomenti sui quali è opportuno spendere tante ore, dividendole bene. Ad esempio: imparare il tema di un brano, specialmente se è tecnicamente complesso; memorizzare progressioni armoniche; studiare sul proprio sound sia in termini di suono acustico o clean, che di effettistica; studiare e/o ripassare un repertorio per un concerto.
Sicuramente in tante occasioni è necessario uno studio intensivo e concentrato in poche ore o giorni, ad esempio quando ci prepariamo ad un concerto, una session di registrazione, un esame in conservatorio.
Spesso però, sottovalutiamo un elemento basilare della routine di studio:
la ripetizione.
Il nostro pacchetto didattico fai-da-te per studiare
Studiare significa modificare. Per plasmare, modificare ed interiorizzare in modo corretto materiale e buone abitudini, bisogna ripetere le cose.
Intendo dire che bisogna ripetere le attività, affinare le azioni, rivedere gli argomenti e migliorare la nostra conoscenza costantemente.
Come fare? Dobbiamo creare un pacchetto didattico di piccole-grandi cose e ripercorrere quel percorso di ricerca durante le nostre sessioni di studio. Aumenteremo gradualmente il nostro grado di conoscenza, sicurezza, abilità.
Dobbiamo però anche divertirci e non appesantire lo studio, come dicevamo.
Sicuramente avremo sempre necessità di affinare le nostre capacità tecniche, il nostro timing, la consapevolezza ritmica, l'improvvisazione, la conoscenza del manico, la lettura, e così via.
Ognuno di questi grandi argomenti può aver decine e decine di sotto-argomenti che possiamo scegliere per adoperare questo metodo utile e creativo che adesso vi presento.
Come impostare le sessioni di studio
Personalmente imposto queste sessioni di studio in questo modo:
Scelgo solo 3 argomenti. Si può trattare di diversi tipi di studio-attività sullo stesso brano, ad esempio:
1) improvvisazione
2) tecnica sugli arpeggi
3) comping
oppure
1) consapevolezza ritmica sull’improvvisazione: improvvisare solo in ottavi, terzine, sedicesimi
2) legame armonico sui toni guida
3) studiare/ripassare, eseguire il tema e concentrarsi sulla migliore esecuzione possibile
oppure, ancora, potrebbero essere tre attività anche indipendenti tra loro:
1) tecnica del plettro, il paradiddle
2) lettura a prima vista
3) comping e improvvisazione su un particolare modo, ad esempio il misolidio
E’ bene notare che applicare delle restrizioni durante lo studio rende possibile approfondire realmente ciò che trattiamo. Ad esempio, se abbiamo scelto di impiegare una mini-sessione da 5 minuti ad improvvisare potremmo pensare di: suonare solo sulle prime tre corde; oppure usare solo le triadi; usare soltanto un pattern ritmico; armonizzare ogni nota d’arrivo, ecc.
Lo studio resta breve ma intenso, e contemporaneamente diventa sistematico.
Come svolgere le sessioni di studio
Vi suggerisco di munirvi di metronomo, timer e un foglio dove appuntare i 3 argomenti.
Quando studio e sono spesso al computer, allontano il telefono, chiudo le schede ed i programmi superflui ed utilizzo soltanto una scheda con un metronomo online ed un’altra con un timer. Potrei farlo anche con programmi o metronomo e timer veri e propri, ma mi sono reso conto di quanto sia più veloce e comodo governare le due schede piuttosto che i relativi oggetti.
Impostiamo un timer di 5 minuti, calibriamo il metronomo per come lo desideriamo e via.. si studia.
5 minuti pieni di concentrazione per ogni piccolo argomento che abbiamo scelto.
5 minuti in cui non dobbiamo preoccuparci di altro ma solo di stare concentrati su quanto ci siamo ordinati di fare: ascolteremo meglio sia noi stessi che il metronomo, miglioreremo ciò che dobbiamo, ci renderemo conto di cosa ci viene davvero ancora difficile e poco gradevole all’ascolto, ma staremo davvero concentrati per 5 minuti.
Quando il timer suona, potremmo fare una piccola pausa per poi passare ad un altro dei 3 argomenti.
Vi consiglio questo semplicissimo timer online che uso spesso.
Prendiamo appunti sulle sessioni
Ogni volta che completiamo una mini-sessione da 5 minuti, la segniamo sul foglio dove abbiamo appuntato i 3 argomenti scelti. Questo ci servirà per vedere quante serie da 5 minuti svolgiamo.
Serie dopo serie, ci renderemo conto dei miglioramenti e di come il cervello resti incredibilmente fresco rispetto a quando si studia senza un criterio ed un ordine preciso.
Stiamo attivando in modo intensivo quello che si chiama stato di flusso.
Troviamo un approfondimento su questo fenomeno cognitivo in questo articolo di Luca Gelli sulla routine di studio.
Prendendo appunti, inoltre, ci possiamo rendere conto di quanto studiamo attivamente entro un lasso di tempo prestabilito.
Ad esempio, mi sono personalmente accorto di studiare circa 45 minuti su 60.
Questo è un
esempio di
come ho preso
degli appunti
veloci sulle
ripetizioni e
gli argomenti
stabiliti mentre studiavo.
Ho preferito spesso
la tecnica su scale
e arpeggi, l'uso delle triadi,
il comping.
Raining e Milo
sono titoli
di mie composizioni
sulle quali
mi stavo esercitando.
Facciamo il resoconto dello studio
Facendo periodicamente un resoconto del nostro studio, possiamo vedere quali argomenti abbiamo scelto e come continuare o meno a studiarli nei giorni successivi. Possiamo decidere se modificare leggermente il nostro target, o mettere da parte momentaneamente alcuni argomenti per sceglierne altri.
Ecco qui di seguito un resoconto dello studio durante un periodo in cui ero abbastanza impegnato:
I numeri a destra rappresentano il numero di serie da 5 minuti che ho eseguito esercitandomi su questi argomenti.
Moltiplicando le serie x 5 minuti ho potuto anche fare un calcolo delle ore di studio.
Ho la certezza di essere stato realmente concentrato per circa 20 ore, e di aver toccato diversi argomenti a me utili.
Considerazioni su questo metodo di studio
Credo di poter affermare che l’impatto di questo metodo sulla creatività e sulla gioia durante la sessione di studio sia notevole.
Inoltre ci liberiamo dall’oppressione di qualcosa che ripetiamo ossessivamente e che spesso ci può causare noia o insoddisfazione. Qualora succeda, ci riserviamo così la possibilità di migliorare alla prossima serie da 5 minuti sullo stesso argomento.
Aumentiamo sempre di più la nostra concentrazione e dunque, la nostra consapevolezza anche sulle piccole cose.
Per finire: costruiamo un nostro metodo di studio fai-da-te, creativo, leggero, flessibile e potenzialmente infinito. Ovviamente questo metodo va integrato con altri momenti di studio anche totalmente differente ed intensivo, ma ci dà quello slancio gioioso anche in giornate in cui abbiamo davvero poco tempo per studiare.
Spero che questo articolo sul metodo per studiare in 5 minuti, ovvero in mini-sessioni da 5 minuti, sia stato di vostro gradimento e soprattutto adeguato alle vostre esigenze di migliorare i vostri metodi di studio.
Ciao e alla prossima!