Prendere appunti e impostare una chart per chitarra utilizzando le app di scrittura a mano.
Introduzione
Esistono numerose app di scrittura che ci permettono di scrivere a mano una chart o di prendere semplicemente appunti musicali.
Non sto parlando di inserire qualche annotazione su un pdf scaricato da internet, ma di creare noi stessi la nostra personale chart, scritta a mano con la stessa velocità e naturalezza di quando prendevamo appunti a scuola, anzi...meglio!
Scrivere a mano
Innanzitutto, perché scrivere a mano? Una qualsiasi tastiera è più comoda, veloce e ci si stanca di meno, no? Senza dubbio, ma noi non vogliamo mica scrivere un testo. Nè tantomeno un articolo o un romanzo. La chart è un calderone di simboli, lettere, segni, parole, abbreviazioni...inserire tutta queste informazioni in un programma di impaginazione musicale tramite una convenzionale tastiera non è una cosa immediata. Lo sa bene chi lavora a trascrizioni o arrangiamenti.
Nonostante oggigiorno circolino programmi opensource per scrivere partiture che sono abbastanza intuitivi come musescore, questo lavoro richiede sempre un consistente dispendio di tempo.
Scrivere a mano non necessita di alcuna conversione. Nessuna perdita di tempo per passare da un simbolo ad un altro; è già tutto nella nostra testa, ed è una cosa che facciamo da quando siamo piccoli.
Non so voi ma a me è sempre piaciuto scrivere a mano. Sin da piccolo.
La colpa probabilmente è stata tanto di mia mamma quanto delle mie due nonne, materna e paterna, insegnanti dotate di una bellissima calligrafia. Ammiravo molto la morbidezza di quelle lettere, la naturalezza di quelle linee così perfette. Mi sono sempre chiesto come facessero, per me si trattava di un super-potere.
Ricordo che in qualche modo questa cosa mi aveva colpito, e mi aveva incoraggiato ad esercitarmi un pochino, quel tanto che bastava a farmi ottenere non certo una calligrafia elegante ed armoniosa come la loro, ma quantomeno ordinata e comprensibile.
Detto ciò, posso affermare con convinzione che una delle cose belle del mondo moderno sono le app di scrittura a mano!
La Chart
Una chart è l’insieme delle indicazioni musicali che permettono una corretta e confortevole esecuzione di un brano da parte di uno o più strumentisti.
Noi chiaramente ci concentreremo sulla scrittura di una chart per chitarra. E’ molto utilizzata nella musica moderna.
A differenza di una partitura, le indicazioni delle note su pentagramma sono ridotte al minimo, in favore delle sigle degli accordi, fatta eccezione per gli obbligati e per le parti in cui va eseguito un arpeggio ben definito o un riff specifico.
A questo andremo ad aggiungere tutte quelle indicazioni utili ad una corretta esecuzione del brano: dall’accordatura dello strumento alla metrica; dalle indicazioni di dinamica alle diciture sul suono da utilizzare in una determinata sezione.
Proprio così, i brani si possono dividere in sezioni. Le varie sezioni possono essere distinte utilizzando diciture quali intro, verse (la strofa), chorus (che poi sarebbe il rit), bridge etc.. oppure tramite l’utilizzo delle lettere dell’alfabeto scritte in maiuscolo.
Come impostare una chart per chitarra
Quelle che seguono sono alcune semplici ma fondamentali regole per una corretta impostazione di una chart per chitarra. Alcune indicazioni potranno sembrarvi superflue, ma il fine è quello di fornire informazioni che possano essere facilmente comprese anche da altri musicisti. All’occorrenza potrebbe essere utile scambiarsi gli appunti al volo.
Partiamo.
Prima cosa, mettete il titolo.
Lo so, sembra banale, ma è utile. Specialmente se lavoriamo ad una set-list con tanti brani. Io spesso segno anche autore ed interprete; e se c’è una versione di riferimento specifica segno anche quella. A seconda delle versioni infatti potrebbero esserci variazioni nell’armonia, nella tessitura o nella struttura del brano.
Seconda cosa, segnalate l’accordatura ed eventualmente l’utilizzo di un capotasto. Anche questa cosa può sembrare banale, e non tutti la fanno. Non che sia obbligatorio, intendiamoci, ma potrebbero esserci delle motivazioni che ci portano ad eseguire uno o più brani della serata in un’altra accordatura rispetto a quella standard (un arrangiamento particolare, la ricerca di una sonorità diversa..) oppure ad utilizzare un capotasto. In tal caso io lo segnalo (il più delle volte per ricordarlo a me stesso) all’inizio del brano, vicino al titolo, in modo da essere subito evidente.
A questo proposito vi segnalo un articolo molto interessante su triadi e quadriadi in accordatura aperta.
Organizzare lo spazio all'interno della chart
Inserire la chiave (nel nostro caso chiave di violino) e l'armatura di chiave all’inizio del rigo pentagrammato. L'armatura di chiave è l'insieme delle alterazioni fisse che incontreremo durante l'esecuzione del pezzo e che esprime la tonalità del brano. Questo potrebbe sembrare superfluo, soprattutto se si tratta di una chart ritmica, ma è prassi rispettare questa regola. Stiamo comunque scrivendo per uno strumento su un foglio pentagrammato e non è da escludere che ci potrebbero essere delle piccole frasi melodiche da inserire ad un certo punto.
L’armatura di chiave andrebbe riscritta ogni volta che iniziamo un nuovo rigo musicale. Se la tonalità è Do maggiore non avremo alterazioni fisse da scrivere.
Indicare la velocità di esecuzione e il tempo, o meglio, il metro di riferimento del brano. E’ la stessa cosa che siete tenuti a fare quando impostate un progetto di registrazione in una qualsiasi daw. Se volete chiarirvi le idee sul funzionamento o sulla catalogazione dei vari tempi, movimenti, pulsazioni ecc, vi segnalo qui un articolo molto utile.
Detto ciò, è buona norma organizzarsi con quattro/otto misure per rigo, e inserire di conseguenza le stanghette spezzabattute. Talvolta si preferisce regolarsi in base alla lunghezza dei periodi del brano. Una sezione di sei misure potrebbe essere scritta anche in due righi da tre misure ciascuno, oppure in un rigo da quattro e uno da due. Rimane il fatto che a guidarci dovrebbe sempre essere quel criterio di chiarezza volto ad agevolare la lettura dei nostri appunti musicali.
Inserimento degli accordi e del ritmo nella chart
Una volta seguite le indicazioni preliminari su come impostare i nostri appunti musicali, siamo pronti per iniziare ad inserire accordi e ritmo all’interno delle misure.
Gli accordi vanno scritti sopra il rigo musicale. Le sigle devono essere chiare e non devono generare fraintendimenti.
Per le indicazioni ritmiche di una chart il discorso è abbastanza semplice.
Normalmente si cerca di squadrare tutte le teste delle note e di inserirle diagonalmente nello spazio centrale delimitato dal primo e dal quarto spazio del pentagramma, in modo che sia evidente che si riferiscono a degli accordi e non ad una melodia.
A livello di posizionamento, deve esserci una corrispondenza visiva fra ritmo e accordo da suonare. Ad esempio, in presenza di una sincope, avrò cura di scrivere il nuovo accordo esattamente sopra di essa.
Non dimentichiamoci dei simboli di ripetizione, le doppie stanghette con i due puntini, e del fatto che ogni nuova sezione andrebbe nominata con un titolo (intro, verse, chorus, bridge) oppure con una lettera (A, B, C, D).
Le app per prendere appunti
Le app di scrittura sono una cosa bellissima. Permettono di prendere appunti liberamente e di mantenere sempre pulito il nostro foglio virtuale. Niente scarabocchi indelebili; niente brutte copie né sprechi di carta. Quasi sempre tra l’altro i fogli rimangono sincronizzati su tutti i dispositivi sui quali sono installate. Notateme, Penultimate, Notability e GoodNotes, sono alcune fra le più utilizzate. Ce n'è per tutti i gusti, sia che siate utenti Apple oppure no.
Sono comodissime, soprattutto quando ti trovi a dover studiare un repertorio nuovo e non hai così tanto tempo per metabolizzare i brani. Se poi non sono previste neanche tante prove, allora gli appunti che ti sei scritto mentre ascoltavi le canzoni per la prima volta e che poi hai corretto e migliorato in un secondo momento, ti possono salvare la serata!
Poi, una volta confrontati con le versioni dei colleghi con i quali condivideremo il palco, andranno esportate ed entreranno nella set-list definitiva della serata, magari gestita da un’ applicazione dedicata (io utilizzo iklipstage ), oppure semplicemente da un lettore di file pdf .
Prendere appunti con GoodNotes
Nel corso del tempo ho provato diverse app per la scrittura a mano libera. Diciamo da quando ho iniziato ad utilizzare il mio primo tablet, ho cercato di sostituire gradualmente matite e quaderni con le forse meno romantiche ma molto più efficienti pagine virtuali, che poi ho iniziato a raccogliere in librerie condivise modificabili e sincronizzabili dai vari dispositivi.
Una delle ultime app che sto utilizzando per scrivere le chart si chiama GoodNotes, app nativa di Apple per dispositivi iPhone, iPad e Mac.
Per prendere appunti musicali, tutto quello che vi serve è un tablet e un pennino generico con punta in gomma. Avete capito bene, niente super strabiliante matita apple da più di un centinaio di euro 🙂 . Sicuramente sarà bellissima, ma a noi basta un comunissimo ed economico pennino.Tra l’altro se non avete un tablet, potete provare anche da telefono, purché abbia un display abbastanza grande.
GoodNotes permette di scrivere su vari modelli di fogli. Una volta aperta l’app, non dovrete fare altro che creare un nuovo documento; se quello che vi serve è lavorare ad un singolo documento, potete benissimo creare una QuickNote, scegliere come modello un foglio pentagrammato e iniziare a creare la vostra chart.
Se invece sapete già di dover lavorare a più brani, allora conviene creare un taccuino o una cartella, all’interno della quale metterete tutti i fogli.
Alternative per lavorare su desktop
Esiste un’alternativa all’utilizzo di iPad o tablet. L’utilizzo di una lavagnetta grafica come questa direttamente su Mac (o su Pc se state usando una delle app alternative a GoodNotes).
Tra l’altro, questa configurazione è comodissima anche per per fare lezione online. Infatti, tramite la condivisione del nostro schermo, possiamo interagire con i nostri interlocutori prendendo appunti in tempo reale, una possibilità che spesso manca nella conduzione di questo tipo di lezioni.
In realtà gli iPad e i tablet più recenti permettono già di assolvere a questo compito, con tutta la comodità che ne deriva: schermo più grande, superficie di lavoro più estesa e una sensibilità alla pressione quasi sempre superiore.
Una lettura interessante
Alcuni manuali per chitarra si occupano, fra i vari argomenti trattati, di dare un’infarinatura generale anche sui principi per una corretta lettura di una chart.
Se vi interessa l’argomento e avete voglia di approfondire, vi consiglio la lettura di Music Notation di Mark McGrain, edito dalla Berklee Press. A differenza degli altri, Music Notation è un manuale che offre precise informazioni sulla scrittura musicale; sia in termini di impaginazione e organizzazione dello spazio, sia per quel che riguarda l'estetica e il corretto posizionamento di note, pause e simbologia.
Ciao, alla prossima 🙂