In questo articolo, che fa parte del ciclo Arrangiare le chitarre, vediamo come Arrangiare le chitarre di Wheels dei Foo Fighters. Ho scomposto le tracce di chitarra ed analizzato le sovraincisioni. La sovrapposizione può essere un ottimo metodo per creare un muro di suono. Ma attenzione: non sempre funziona.
Premessa
In questo ciclo di articoli denominati Arrangiare le chitarre, analizzeremo soluzioni di artisti di varia estrazione. Vedremo, nei limiti dei tempi di trattazione, le sfumature che stanno fra due estremi. Il primo estremo è una formazione trio rock in cui abbiamo a disposizione solo una chitarra, un basso ed una batteria. Il secondo estremo sarà una band in cui possono coesistere anche più chitarre ed altri strumenti.
Ci tengo però a fare alcune precisazioni: sarebbe scontato e ormai ridondante, trattare artisti come Andy Timmons, Eric Johnson e altri Guitar Heroes. È certo che le loro capacità straordinarie sono sempre un riferimento. Però vorrei volare più basso e cercare del buono anche tra artisti minori o meno blasonati per le loro chitarre. Anche perché non tutti riescono a riprodurre le tecniche dei suddetti Guitar Heroes. Ma non temete, dato che questi ultimi sono anche i miei riferimenti didattici ed artistici, compariranno anche loro di tanto in tanto.
L’altra precisazione è che a volte troverete trascrizioni dei brani originali, altre volte degli esempi simili ma composti appositamente. La speranza è che siano entrambe didatticamente utili.
Messa in griglia
Segnerò, ove possibile, ogni sottoinsieme identificabile del brano con delle lettere. Riepilogherò poi queste lettere per creare una specie di messa in griglia.
Con questo intendo il lavoro di definizione dell’arrangiamento di un brano. Cioè quando si passa dall’idea alla realizzazione su multi traccia.
Infine cercherò di segnalarvi anche qualcosa di nostrano. Spero non me ne vogliate.
Alcune delle chitarre registrate dai Foo Fighters sono presumibilmente suonate con il capotasto. Ma a me è sempre piaciuto semplificare le cose: infatti fornirò anche la trascrizione senza capotasto. Ovviamente una o due note le ho dovute cambiare. Ma vi garantisco che funziona lo stesso. Comunque, in uno degli allegati troverete anche la trascrizione originale.
Andiamo a scomporre il brano per vedere come arrangiare le chitarre di Wheels dei Foo Fighters.
L’idea del brano Wheels
Spesso capita di cercare di comporre ed arrangiare brani inserendo una pioggia di accordi diversi. Si cerca di modulare, creare tensioni, inserire bridge o stacchi.
Nell'arrangiare le chitarre di Wheels dei Foo Fighters vediamo un esempio di come, a volte, basta sviluppare una sola idea.
Il brano è costituito da un solo giro armonico che si ripete costantemente. Userò la nomenclatura anglosassone, ma non fate confusione con la griglia successiva. Infatti in quest'ultima, utilizzo le lettere per definire le parti e non gli accordi.
D , A , F#m , G ,
La potenza ed efficacia di questa canzone sta in pochi punti fondamentali. La voce di Dave Grohl, la dinamica dell’arrangiamento e, se vogliamo, le figure ritmiche dell’accompagnamento. In questo articolo metterò in griglia le varie tracce di chitarra. Ci sarà anche un’immagine che mostra la struttura del brano su un software multitraccia. Potrete così vedere l’arrangiamento, oltre che sentirlo.
Vediamo la trascrizione dell'arrangiamento precisando che:
- Non utilizzando il capotasto nella chitarra 1, le note cambiano, rispetto all’originale, nella zona con il riquadro rosso. Lungi da me l’idea di Arrangiare le chitarre di Wheels dei Foo Fighters a modo mio. È solo per facilitare chi il capotasto non ce l’ha o non lo usa.
- Le parti della chitarra 2 e 3 sono intuite dal disco. Probabilmente non sarò riuscito a cogliere tutte le sfumature. Ma l’importante è la resa. Infatti, se suonate le parti e le mettete in griglia, vedrete che funziona. Queste due chitarre, nella parte V, suonano voicing sul cantino. Questi voicing fanno cantare A e G#. Farlo con il capotasto sul secondo tasto è più facile. Basta suonare le posizioni come in trascrizione di figura 2, cioè quella con il capotasto. Quindi, in figura 1 senza capotasto, ho cercato posizioni che cantassero in modo simile.
- Sempre nella parte V, ho lasciato la chitarra 1 leggermente diversa da chitarra 2 e 3. Ipotizzo che abbiano fatto varie sovra incisioni. Se ascoltate bene i canali sinistro e destro sembra che le parti siano uguali e facciano cantare le note come al punto 2. Infatti non si sente il MI basso verso la fine. Scegliete voi quali e quante chitarre sovra incidere. In effetti, a mio avviso, anche nell’incisione originale con capotasto, una delle chitarre non lo ha. Suona quindi con le posizioni della trascrizione senza capotasto.
- Noterete che, ancora nella parte V, ci sono delle terzine. Se ascoltate attentamente il ritmo delle ghost note, ne sentirete il motivo.
- La differenza fra S1 e S2 è sottilissima. Forse anche in S1 c’è la chitarra 2, ma suonata pianissimo.
- La grande X nella seconda misura dell’intro, indica un armonico naturale. Con il capotasto sul secondo tasto, l’armonico sarebbe al settimo tasto. Così produrrebbe un La. Senza capotasto… a vostra discrezione.
- Per consigli sulle trascrizioni guardate un approfondimento qui
Vediamo la partitura e la griglia
Guardate come sono denominate le parti negli allegati.
Otterremo quanto segue:
Vediamo l’immagine del multitraccia dell'arrangiamento
Vedere l'arrangiamento su un multitraccia può essere utile per meglio capire lo sviluppo di un brano:
Concludendo
Immaginare un arrangiamento non è facile. Ma provate a pensarlo direttamente in una griglia. Potrete così cominciare a pensare già una struttura velocizzando il lavoro di produzione.
Questo brano, come altri, sarà utilizzato nei webinar di accademiamusicaleonline.it. Proveremo a vedere le parti insieme e a registrare le chitarre. L'accademia aprirò le sue attività a Settembre.
E che la musica sia sempre con voi
Lorenzo Galante