Scritto da: Daniele Vettori - Categorie: improvvisazione / jazz / trascrizioni

Charlie Parker: Il solo di Moose The Mooche

Articolo dedicato a Charlie Parker, contiene la trascrizione adattata per chitarra del solo di uno dei suoi brani più celebri: Moose The Mooche. A seguire alcuni lick estrapolati dal solo, manipolati ed inseriti in semplici contesti armonici di facile applicazione.


Charlie Parker e l’era del Bebop

L’apporto che Charlie Parker, detto “Bird”, ha dato alla storia del jazz è stato di fondamentale importanza. Parker viene da tutti considerato, assieme ad altri musicisti della sua epoca come Dizzie Gillespie, il padre fondatore del linguaggio bebop.

Tale linguaggio musicale, nel corso degli anni, è stato consolidato ed in seguito applicato anche a generi diversi dal jazz, tra cui il funk e la fusion. Credo di poter affermare con assoluta certezza, che il sound di Charlie Parker abbia influenzato in modo permanente tutti i musicisti e i compositori jazz che sono venuti dopo di lui. Non parlo solo di sassofonisti: sebbene la tecnica, la padronanza dello strumento e il suono siano tutti tratti distintivi del suo modo di esprimersi; il fraseggio di Parker è stato studiato nel corso del ventesimo secolo da tutti gli strumentisti che si sono approcciati al jazz, ed in particolare al bebop. Ciò che impressiona di Parker, a mio avviso, non è la tecnica strabiliante, spesso inarrivabile su uno strumento come la chitarra; ma la costruzione del fraseggio e ancor di più l’approccio ritmico nelle costruzione delle frasi e dell’intero solo. 


Particolarità del fraseggio di Parker

Per cogliere fino in fondo la profonda innovazione apportata da Bird nel linguaggio jazz; sarebbe opportuno analizzare i brani e i temi dell’epoca pre-bebop e metterli a confronto con i temi di Charlie Parker. Inoltre l’analisi dei temi e dei soli di Parker deve essere sempre fatta seguendo un doppio filo conduttore: da una parte c’è il fraseggio basato sul sistema delle target notes e degli approcci; dall’altra bisogna sempre tenere in considerazione la linea ritmica delle frasi ed il loro posizionamento all’interno della battuta e rispetto alla griglia armonica. Ciò che spesso rende geniale una frase di Parker è proprio questo: dove è stata inserita in relazione all’armonia e quali elementi ritmici e poliritmici sono presenti al suo interno. 

I suddetti elementi non sono certo rilevabili da un singolo solo; questo è il motivo per cui esorto chi realmente fosse interessato ad approfondire il linguaggio bebop, a studiare a fondo l’Omnibook di Parker e ad analizzare il fraseggio tenendo conto dei parametri sopra citati.


Moose the Mooche: Il solo trascritto per chitarra

Quando si esegue un tema o un solo di Charlie Parker sul nostro strumento, le difficoltà tecniche non mancano mai, anche se si lavora su tempi non eccessivamente veloci. Ciò è dovuto a due fattori: la pronuncia estremamente difficile da imitare e l’utilizzo massivo di variazioni ritmiche che comprendono terzine, sestine e sedicesimi. Di frequente infatti Parker utilizzava la tecnica del raddoppio: suonare una frase ad ottavi pensando però il tempo al doppio della velocità. Sullo spartito tale frase deve essere necessariamente trascritta sotto forma di sedicesimi.

Come se non bastasse tutto questo, un’altra peculiarità che rende i soli di Parker di difficile esecuzione è il posizionamento delle frasi, inteso come posizionamento ritmico dell’incipit della frase all’interno della battuta. Molte delle frasi del solo di Moose The Mooche attaccano infatti in punti non convenzionali; ad esempio sul battere o sul levare del terzo movimento. Tutto ciò genera una sensazione di sfasamento ritmico rispetto alla griglia armonica, che però viene controbilanciata da un uso intelligente delle pause. Per i più coraggiosi, per comprendere veramente quello di cui sto parlando, consiglio l’esecuzione del solo su backing track; senza il brano originale di Parker in sottofondo. Vedrete quanto è difficile posizionare l’incipit delle frasi nel punto giusto!

Ecco il video in cui eseguo il solo di Moose The Mooche sulla chitarra. In sovrimpressione la trascrizione completa del solo spartito + tab.

Qui, se preferite, potete trovare la trascrizione in PDF del solo di Moose The Mooche

Come potete immaginare, alcuni passaggi possono essere realizzati anche in altri punti del manico. Sentitevi dunque liberi di sperimentare e di cambiare alcune diteggiature, ma cercate sempre di prestare attenzione alla pronuncia e alla corretta esecuzione dal punto di vista ritmico.


Lick tratti dal solo

Al fine di rendere più accessibili le frasi contenute nel solo di Moose The Mooche; ho deciso di modificare il conteso armonico di base. Ho realizzato i lick che vi sto per proporre apportando semplici modifiche alle frasi di base in modo da poterle applicare a un II-V-I in tonalità di Si bemolle maggiore. In alcuni casi, i rapporti che intercorrono tra le target notes della frase e l’armonia sono cambiati rispetto alla frase originale; ma l’approccio ritmico e il sound alla Charlie Parker è comunque rimasto invariato.

Ho eseguito ogni lick a due velocità diverse: 120 BPM e 185 BPM; questo non solo per facilitarne l’apprendimento, ma anche per poterlo applicare sia su un Medium swing che su un Up swing. 

Lick #1

Parker Lick 1

Esecuzione a 120 BPM (Medium Swing)


Esecuzione a 185 BPM (Up swing)


Lick #2

Parker Lick 2

Esecuzione a 120 BPM (Medium Swing)


Esecuzione a 185 BPM (Up swing)


Lick #3

Parker Lick 3

Esecuzione a 120 BPM (Medium Swing)


Esecuzione a 185 BPM (Up swing)


Consigli per lo studio

Dopo aver memorizzato i lick, cercate di spostare la tonalità ed eseguirli magari in punti diversi del manico. Per chi se la sente, potete studiare anche il solo di Moose The Mooche nella versione integrale. Se vi sembra tecnicamente troppo complesso rallentate la velocità di riproduzione dal player di YouTube e provate ad eseguirlo al 75% della velocità. Vi posso assicurare che la bellezza delle frasi di Charlie Parker è percepibile anche se si rallenta il brano. La costruzione del fraseggio e la varietà ritmica di cui è composto è sempre apprezzabile; indipendentemente dalla velocità a cui viene eseguito il solo.

Buon lavoro!

fine
Daniele Vettori - 
guitar prof Testa e Scritta

© 2024 - guitarprof.it - info@guitarprof.it