In questo articolo vedremo la trascrizione del solo di Eric Clapton in Cocaine. Parleremo anche di come ottenere un suono adatto per studiare questo brano e analizzeremo alcuni degli aspetti caratteristici dello stile di Clapton.
Cocaine è un brano del 1976, inciso da Clapton nel 1977 nel disco Slowhand e a differenza di come si possa pensare, non è un inno alla droga, cosa da cui Clapton ha tentato sempre di smarcarsi, arrivando in seguito addirittura a modificare il testo della canzone per riuscire a dire “that dirty cocaine” (quella sporca cocaina). Forse non tutti sanno che questo brano reso molto celebre da Eric Clapton è in realtà una cover di J.J. Cale, storico autore country blues statunitense, il cui tipico stile ha influenzato generazioni intere di chitarristi. Il rispetto e la stima di Clapton verso Cale li porteranno aincidere un disco, The Road to Escondido e a esibirsi con lui al Crossroads Guitar Festival. Dopo la morte di Cale, Clapton incise un disco di tributo insieme ad numerosi artisti in memoria dell’amico e mentore.
La Stratocaster di Cocaine: Blackie
Ovviamente non possiamo non pensare al suono di Clapton senza pensare a una Stratocaster, e nella fattispecie alla sua Blackie assemblata nel 1970. Questa Stratocaster è molto particolare anche se all’apparenza non lo sembra e ha subito numerose modifiche. La storia narra che Clapton acquistò 6 Stratocaster anni '50 da Show Bud a Nashville, pagate pochissimo, qualche centinaio di dollari l’una. Al ritorno in Inghilterra ne regalò tre, rispettivamente a Pete Townshend, George Harrison e Stevie Winwood. Con le tre rimaste iniziò a fare tutta una serie di prove e selezionò le parti che preferì da ognuna delle tre chitarre, assemblando così la famosa Blackie. Nello specifico prese il corpo di una Strato del '56, il manico di una '57 e i pickup della terza. Questa Stratocaster diventò la chitarra principale di Clapton fino al 1985, anno in cui smette di essere utilizzata in modo massiccio in quanto il manico non avrebbe retto a un ulteriore refret dei tasti.
Clatpton si separò dalla Blackie nel 2004 per una buona causa: la chitarra fu venduta all’asta per 959.000 dollari, devoluti al CrossRoads center, un centro per la riabilitazione dalle dipendenze di alcol e droga. Attualmente la chitarra è esposta al Guitar Center di New York.
Il sound della Blackie
É composta da un corpo in ontano del 1956 dipinto in nitrocellulosa nera e un manico monopezzo in acero dal 21 tasti, profilo soft V da 7,25 pollici di raggio del 1957. Lo scarso utilizzo del tremolo da parte di Clapton ha portato il ponte a diventare quasi un hardtail, con ben 5 molle molto tirate che lo bloccano dietro. Oltre a fissare il ponte la presenza di queste molle influenza in parte anche il sound dello strumento, modificando il campo magnetico dei pickup e aggiungendo una vibrazione alle risonanze naturali del corpo.
Come amplificatore per la registrazione di Cocaine Clapton utilizzò un Musica Man 212 Hd della Fender.
E noi comuni mortali come possiamo ottenere il suono di Clapton in Cocaine?
Non Possiamo.
Ciao a tutti al prossimo articolo.
FINE
Però possiamo provare ad ottenere un suono simile e coerente al sound registrato in Cocaine. Vediamo un paio di passaggi che potrebbero tornare utili per dei principianti:
1) Ovviamente utilizzare una Strato, o almeno una simil Strato.
2) Utilizzare la seconda posizione del selettore, ovvero il pickup al ponte e quello centrale insieme.
3) Utilizzare un overdrive (meglio se di un amplificatore valvolare (link)) con poco gain (non stiamo suonando Van Halen).
4) Utilizzare un mid-boost. Se disponibile utilizzate un equalizzatore pre-overdrive per aggiungere un pò di presenza sulle medie frequenze. Senza esagerare!!!!
5) Poco riverbero.
Il solo di Cocaine
l solo di cocaine si basa su una pentatonica minore di Mi primo box, a cui Clapton tramite dei bending aggiunge alcune note come la quarta aumentata (blue note) e la terza maggiore. Viene utilizzato inoltre un vibrato veramente raffinato e intelligente nelle chiusure delle frasi.
Una delle cose a cui dobbiamo fare più attenzione sono però le dinamiche. Questa è una delle caratteristiche principali del genio di Clapton. Ascoltando bene il solo sentirete quanta espressività possiamo dare a una frase gestendo bene le dinamiche e la forza con cui andiamo a plettrare le note. Attenzione: su frasi del genere, di fatto tutte su di un box di pentatonica, la tentazione per chitarristi rock (come il sottoscritto!) potrebbe essere quella di pestare sul plettro. Con il risultato che il tutto suoni più heavy di quanto non debba essere. Nulla di male, ma se lo scopo è una panoramica-studio sullo stile di Clapton dovete impegnarvi a seguire le sue dinamiche.
Porgete anche particolare attenzione alle diverse velocità con cui effettua i bending, alcuni molto repentini e quasi impercettibili altri molto lenti e appena accennati. Sempre sui bending, un altro aspetto da tenere presente è il controllo sul release. Lo studio di grandi chitarristi richiede non soltanto la memorizzazione e la velocizzazione delle frasi e di lick ma anche la cura dei dettagli, e questa è uno degli aspetti più importanti dello stile di Clapton.
Trascrizione
Ecco la mia trascrizione del solo principale di Cocaine. Una precisazione: la parte finale del solo è composta da due chitarre che si alternano e si sovrappongo su varie frasi, creando dei layer abbastanza densi. Mi sono trovato davanti alla complicata scelta su quale delle due chitarre seguite. Dato la natura didattica dell’articolo ho optato per una terza soluzione. La parte finale della mia trascrizione attinge quindi a entrambe le chitarre e ciò che suonerete risulterà come la somma della parte prominente del mix. Il tutto è pensato per permettervi di suonare il solo e di avere la sensazione di suonare sempre la chitarra principale anche sul finale. Spero mi perdoneranno i puristi di Clapton.
Ecco di seguito un video della mia esecuzione del solo, così che possiate vedere le posizioni e la diteggiatura.
Adesso, non vi resta che provare a suonare questo gran solo che vi fornirà sicuramente molti spunti e frasi da riutilizzare. Alla prossima!