Gretsch G2655 e G2215-P90: due chitarre della collezione Streamliner a confronto. Due strumenti dall’inconfondibile stile Gretsch anni ’50 e ’60 ma dal prezzo decisamente invitante.
La collezione Streamliner
Le due chitarre testate per questo articolo sono la Gretsch G2655 Stremliner Centre Block JR e la Gretsch G2215-P90 Streamliner Junior Jet. Entrambi i modelli fanno parte della collezione Gretsch Streamliner, la serie più economica, made in Indonesia, della storica azienda statunitense con sede a Savannah in Georgia.
Negli oltre cento anni di storia Gretsch, sono molti gli artisti che hanno costruito e modellato il proprio suono e le proprie canzoni su queste chitarre. Giusto per citarne alcuni: Chet Atkins, George Harrison, Eddie Cochran, Brian Setzer, Malcom Young, Jack White e la lista potrebbe andare avanti.
La collezione Streamliner ci permette quindi di ritrovare quel sapore anni ’50 e ’60 mai passato di moda, nel suono e nell’estetica, senza però farci perdere i sensi alla vista dell’estratto conto.
Test
Di seguito troverete il video con il test per entrambe le chitarre.
N.B. Come al solito per riproporre il suono di questi due strumenti in maniera più fedele possibile: non ho usato basi, effetti o pedali, eccetto per il fedele Ibanez TS9 nelle parti in overdrive e una loop station.
L’amplificatore che ho usato questa volta è un Fender Blues Junior III registrato con un microfono dinamico Shure SM57.
Gretsch G2655 Streamliner Center Block Jr
La Gretsch G2655 Streamliner è una chitarra dell’estetica accattivante per chi, come me, ama le linee vintage. L’occhio, infatti, casca immediatamente sul palettone con il logo Gretsch e gli enormi segna tasti marchio di fabbrica della ditta americana. Sul corpo minuto, che ricorda quello di una ES-339 del colosso di Nashville, si trovano due pickup Broad’Tron BT-2S anch’essi dall’estetica vintage, il selettore dei pickup, quattro potenziometri e il singolare ponte a “V”.
Imbracciando la chitarra ci si rende subito conto di una cosa: è leggerissima! È infatti costruita con un blocco centrale in abete, mentre il resto del corpo è vuoto. Questa caratteristica, oltre ad influire sul peso, ci permette anche di osare un po’ di più col volume e con le distorsioni rispetto ad una 100% semiacustica.
Questa particolarità del poco peso, sotto alcuni punti di vista è sicuramente un vantaggio, come ad esempio per il trasporto e nelle situazioni live dove la chitarra non andrà a gravare quasi per nulla sulla nostra spalla. D’altro canto la chitarra rivela però uno sbilanciamento di peso verso il manico che, se non sorretto con la mano, tenderà a far inclinare la chitarra verso il basso.
Le finiture sono ben curate e piacevoli alla vista.
Le suono della G2655
Iniziamo dicendo che la suonabilità è ottima, il manico scorrevole e la parte alta della tastiera si raggiunge con estrema facilità. Attaccando la chitarra all’amplificatore ci si rende subito conto dell’ottimo volume di uscita dei pickup e di una giusta compressione degli stessi che rendono molto interessante il suono di questa semiacustica. In generale il suono è caldo e ben bilanciato anche se forse mancano un po’ di frequenze medie che avrebbero sicuramente aiutato la chitarra ad uscire di più nel mix.
Le specifiche della G2655
Durante il test ho trovato utile la presenza del potenziometro del volume generale in aggiunta a quelli di ciascun pickup. In questa maniera possiamo gestire il volume generale della chitarra, lasciando inalterato un possibile bilanciamento tra i due pickup, permettendoci di ottenere numerose sfumature sul suono e sulla dinamica.
È da sottolineare la possibilità di scegliere tra il ponte V-Stoptail e, con un sovrapprezzo, la versione con il tremolo Bigsby, rendendola quindi una macchina esemplare da Rock’n’Roll.
- COSTRUZIONE: Manico incollato
- SCALA: 24.75”
- PICKUP: Broad’Tron BT-2S
- CORPO: Acero laminato
- MANICO: Nato, thin U
- CONTROLLI: Selettore pickup a tre vie, Master volume, Volume 1, Volume 2 e Master tone
- COLORI DISPONIBILI: Gunmetal, Single Barrel Stain (demo) e Village Amber.
Gretsch G2215-P90 Streamliner Junior Jr
Devo ammettere che arrivato a dover fare la demo mi sono subito gettato sulla G2655 per via dell’estetica che mi affascinava di più. Dopo una ventina di minuti sulla prima chitarra ho deciso di provare anche la G2215-P90. Sono subito stato travolto dal suono caldo ma pungente, dal manico comodissimo e inoltre ammaliato dal pickup P90 che monta al manico. Confesso di aver ricontrollato più di una volta il prezzo della chitarra online perché non mi sembrava vero. Infatti la G2215-P90 Streamliner costa ancora meno della G2655! È una delle chitarre che si trova nella fascia di prezzo più bassa della casa costruttrice, eppure il suono e la suonabilità dimostrano ben altro.
L’estetica, che ricorda una Les Paul, è chiaramente più spartana ma comunque ben curata. La ditta costruttrice ci lascia a bordo l’essenziale: due pickup di cui un P90, due potenziometri e il selettore di pickup. Stop.
Il suono della G2215-P90
Come già scritto nel paragrafo precedente, la Gretsch G2215-P90 suona bene, punto.
Il suo punto di forza, secondo me, è il P-90 che aggiunge tanto al carattere del suono e all’estetica dello strumento.
La differenza timbrica tra i due pickup è notevole e questo ci permette di avere una bella tavolozza di suoni da cui attingere per ottenere ciò che abbiamo in testa.
Il manico è scorrevole e permette di fare dei bending precisi lungo tutta la tastiera. Se vogliamo trovare un neo: il tacco che unisce corpo e manico poteva essere leggermente smussato per far sì di raggiungere più agilmente i tasti alti; ma visto il prezzo esiguo non lo riterrei un dettaglio rilevante.
Le specifiche della G2215-P90
La G2215-P90 Streamliner fa parte della famosa linea Gretsch Jet.
- COSTRUZIONE: Manico avvitato (bolt on)
- SCALA: 24.75”
- PICKUP: P-90 Soap Bar, Broad’Tron BT-2S
- CORPO: Nato
- MANICO: Nato, thin “U”
- CONTROLLI: selettore a tre vie, Volume, tono.
- COLORI DISPONIBILI: Mint Metallic, Sahara Metallic (demo) e Single Barrel Stain.
Tiriamo le somme
Si può dire che con queste due chitarre della serie Streamliner la Gretsch abbia fatto centro, infatti con meno di 500 € ci portiamo a casa uno strumento costruito bene, bello da vedere e che suona alla grande.
Piccola nota. Ho riscontrato che entrambe le chitarre via via che si alza il volume, nonostante gli humbucker, tendono a frusciare un po’; ma ancora una volta, visto il prezzo, direi che si possa passare oltre.
La menzione speciale va alla Gretsch G2215-P90 Streamliner che pur essendo la più economica tiene ampiamente testa a chitarre di fascia di prezzo nettamente superiore.
Ammetto che provare queste chitarre è stato veramente divertente, se avete modo fateci un giro anche voi!
Un ringraziamento speciale a Musicromia per avermi dato modo di provare questi strumenti.
Al prossimo articolo!
P.S.
Se siete interessati ad altre recensioni date un’occhiata qui.