Scritto da: Daniele Vettori - Categorie: tutto il resto

Lettura a prima vista: un metodo di studio efficace

Una buona lettura a prima vista sulla chitarra è spesso considerata un’abilità difficile da acquisire. Per imparare a leggere correttamente a prima vista occorrono molte ore di esercizio; ciononostante, una volta acquisito un buon livello di lettura, questa abilità ci può tornare comoda in molte situazioni, sopratutto in ambito professionale. Vediamo insieme un metodo di studio efficace per implementare questa capacità.


Lettura a prima vista: perché è importante

La lettura a prima vista, ed i relativi esercizi, spaventano troppo spesso molti chitarristi; professionisti ed amatori. Certamente la conformazione del nostro strumento, che permette una peggior visualizzazione delle note rispetto ad esempio alla tastiera di un pianoforte, nonché la presenza degli unisoni (stessa nota in punti diversi del manico); non facilita questo tipo di studio. 

Nonostante queste difficoltà, la lettura a prima vista ricopre, a mio avviso, un ruolo fondamentale nella formazione di un musicista. 

Prima di tutto dovete considerare che saper leggere un brano a prima vista, seppur con dei limiti inerenti la velocità e la precisione nell’esecuzione, ci consente di velocizzare lo studio e la memorizzazione di un qualsiasi spartito. Ad esempio studiare la trascrizione di un solo, un lick o un tema diventa molto più semplice ed immediato se sapete leggere bene. 

Se vi state domandando: ma a cosa mi serve sapere leggere bene uno spartito quando esistono le tab?
La risposta è: provate a studiare una trascrizione per sax, un tema per pianoforte oppure semplicemente un tema di uno standard jazz da un qualsiasi realbook; pensate di trovare la tabulatura? Seppur comoda, sopratutto per quel che concerne le indicazioni per l’esecuzione (bending, legato, scelta del posizionamento delle note etc…), la tabulatura non è una forma scritta universalmente condivisa dai musicisti; solo il pentagramma lo è. 

In secondo luogo la routine di studio che ci porta ad acquisire una buona lettura a prima vista, incrementa sensibilmente la nostra conoscenza delle note sul manico; forse una delle cose più importanti per un chitarrista.

Infine, per chi vuol affrontare la professione, una buona lettura a prima vista è fondamentale sia in ambito orchestrale (o in big band), che in formazioni più allargate.


Tre regole fondamentali 

Esistono, mio avviso, alcune regole fondamentali da tenere a mente quando si affronta la lettura a prima vista.

  1. L’occhio sta sullo spartito, MAI sul manico della chitarra. Spostando l’occhio dal foglio al manico della chitarra perderete immediatamente il filo di ciò che state leggendo; e, dato che il metronomo scandisce il tempo inesorabilmente, riprendervi sarà a dir poco impossibile. Questo non vuol dire che ogni tanto non potete dare uno sguardo al manico; ma deve essere una frazione di secondo e, come vedremo tra poco, solo in determinati momenti.
  2. Non cercate di memorizzare ciò che state suonando; verrebbe meno il senso stesso dell’esercizio. Questo è il motivo per cui, dopo un po’ di tentativi, una volta che avete letto correttamente dall’inizio alla fine la partitura scelta, passate ad un altro esercizio.
  3. La velocità di lettura: non esiste un’unica velocità a cui leggere; parlando in termini di bpm. La velocità a cui impostare il metronomo dipende unicamente dalla difficoltà della partitura che state leggendo. Dovete essere in grado di riconoscere le difficoltà presenti in ogni esercizio e stabilire a che velocità metronomica siete in grado di leggerlo. Non preoccupatevi, con il tempo imparerete a farlo.

Un percorso di studio per la lettura a prima vista

Questo percorso di studio, organizzato in step progressivi, è pensato per chi comincia a leggere da zero; ma ha comunque una buona conoscenza del pentagramma e una buona base sulla lettura ritmica. 

  1. Iniziare con brani in tonalità di Do maggiore, senza alterazioni momentanee e con figure ritmiche molto semplici (minime, semiminime e relative pause). Evitare brani che contengano salti eccessivi o note al di sotto del Do centrale o al di sopra del Sol posto sopra l’ultimo rigo. Come velocità di partenza non superare i 60 bpm.
  2. Proseguire inserendo brani, sempre in Do maggiore e senza alterazioni momentanee, che contengano figure ritmiche formate da crome e relative pause. In un secondo momento inserire brani con semicrome solo ed esclusivamente a gruppi di 4. In presenza di crome attenzione alla pronuncia: se siete orientati al jazz la pronuncia deve essere swing.
  3. Mantenendo il livello di difficoltà dei due step precedenti, inserire brani sulle tonalità vicine a Do maggiore. Per capire quali siano le tonalità vicine a Do, fate riferimento al circolo delle quinte.
  4. Cominciare gradualmente ad inserire brani contenenti figure miste di crome e semicrome, sincopi, legature di valore e terzine di crome o di semicrome.
  5. Esplorare, tramite brani appositi, tonalità più lontane rispetto a Do; dunque con più di due alterazioni in chiave, sia per quanto riguarda i diesis che per i bemolle.
  6. Inserire brani che contengano alterazioni momentanee e note con tagli addizionali al di sotto del Do centrale e al di sopra del Sol posto sopra l’ultimo rigo.  

Attenzione: per ognuno di questi step la lettura dei vari brani va fatta in almeno due settori di manico, a vostra scelta.

Il mio consiglio è di leggere poco, inizialmente sono sufficienti 30 minuti, ma tutti i giorni!

Già dopo pochi mesi vedrete i risultati. 


Esercizi preparatori alla lettura a prima vista

Prima di far partire il metronomo ed iniziare a leggere un qualsiasi brano; ecco alcuni esercizi preparatori molto importanti per facilitare la lettura.

Individuate innanzitutto la tonalità del brano tramite l’armatura di chiave, e l’estensione dentro la quale si muove la melodia del brano. Ecco un esempio:

Lettura a prima vista, individuare tonalità ed estensione

Scegliete con cura il settore di manico in cui volete leggere e suonate, rigorosamente senza guardare il manico, la scala (o il frammento di scala) relativa alla tonalità e all’estensione del brano. Rimanete dunque dentro l’estensione individuata e mentre suonate la scala cercate di cantare ogni singola nota con il suo nome. Questo processo abituerà la vostra mano a sapere dove sono le note in quel determinato settore di manico; senza guardare direttamente il manico della chitarra.

Rispetto all’esempio precedente, ecco la sezione di manico che ho scelto:

Lettura a prima vista divisa in settori di manico

Individuate, se ci sono, passaggi che possono in qualche modo mettervi in difficoltà; sia dal punto di vista ritmico che per la presenza di note o salti difficili da leggere. Ecco un esempio:

Punti difficili durante la lettura

Una volta individuati, dedicate qualche minuto solo a quei passaggi, in modo da arrivare preparati quando ve li troverete davanti durante la lettura.

Infine, prima di iniziare a leggere, impostate la velocità del metronomo e solfeggiate l’esercizio prima solo ritmicamente (con la sillaba “TA”), poi con le note (solfeggio parlato).


Consigli pratici

Il primo consiglio fondamentale: cercate di essere rilassati sia mentalmente ma sopratutto fisicamente; non irrigiditevi e non fatevi distrarre dagli errori che inevitabilmente commetterete. Cercate sempre, per quanto possibile, di non bloccarvi e arrivare in fondo all’esercizio.

Secondo consiglio fondamentale: l’occhio deve essere sempre avanti rispetto a ciò che state suonando. In altre parole mentre suonate una determinata nota dovete leggere già la successiva; questo semplice trucco vi aiuterà in qualsiasi lettura a prima vista. Sopratutto in presenza di note più lunghe o pause, andate avanti con lo sguardo e guardate cosa c’è dopo. Ecco un esempio:

Sfruttare le note lunghe durante la lettura

In alternativa, se ne sentite la necessità, questi sono i momenti giusti per dare un’occhiata al manico e magari rimettere a posto la posizione della mano. 

Terzo consiglio: se il brano è troppo lungo o difficoltoso, dividetelo in parti. Quando sarete in grado di leggere correttamente tutte le parti, provate ad eseguirlo integralmente. Sopratutto per chi non ha mai praticato questo tipo di lettura, mantenere la concentrazione per un tempo relativamente lungo è impensabile.


Metodi per la lettura a prima vista

Infine vediamo dei metodi da cui estrapolare brani ed esercizi per seguire il percorso di studio sopra indicato. 

Quelli che seguono sono alcuni dei metodi che ho utilizzato nel corso della mia formazione musicale; questo non vuol dire che non ne esistano molti altri altrettanto validi e contenenti gli stessi elementi.

W. Schmid & G. Koch - Guitar Method Book Vol.1

Perfetto per chi comincia da zero.

W. Leavitt - A Modern Method For Guitar - Vol.1,2,3

Esercizi in ordine di difficoltà crescente e divisi per tonalità partendo da Do maggiore.

W. Leavitt - Melodic Rhythms For Guitar

Molto interessante per quanto riguarda le figurazioni ritmiche usate e l’esplorazione delle varie tonalità.

B. Taylor - Sightreading Jazz

Un metodo di lettura per sassofonisti. Particolarmente utile per studiare salti per intervalli ampi, tonalità minori e alterazioni momentanee. Contiene esercizi in 12 tonalità; ritmicamente è impostato quasi esclusivamente su crome da eseguire con pronuncia swing.

B. Galbraith - The fingerboard workbook
B. Galbraith - Daily Exercises

Il primo è dedicato alle scale maggiori e minori naturali; il secondo è dedicato alle minori armoniche e alle minori melodiche. Gli esercizi sono ritmicamente lineari, ma contengono spesso alterazioni momentanee.

B. Galbraith - Guitar Improv

Un libro contenente soli scritti dall’autore su giri armonici di grandi standard. Può essere interessante prendere degli estratti e provare a leggerli.

J. Laporta - Developing sightreading skills in jazz idiom

Uno dei metodi più completi sulla lettura a prima vista in ambito jazz.

D. Baker - Daily Bop Scales

Molto simile a Sightreading Jazz di Bob Taylor; ma con esercizi in open key, dunque ricco di alterazioni momentanee.

Realbook & Newrealbook Vol. 1

I temi del Realbook sono un ottimo esercizio per la lettura a prima vista. L’importante è sceglierli con accuratezza; sempre in base al vostro livello.

A questo punto non mi resta che augurarvi buon lavoro!

Alla prossima.

fine
Daniele Vettori -