Scritto da: Paolo Sartori - Categorie: styling / tecnica

Tecnica del tapping: una guida introduttiva in 4 esercizi

Tra le più disparate tecniche chitarristiche, il tapping è sicuramente una di quelle più creative, grazie all’utilizzo di entrambe le mani sulla tastiera. Vediamo insieme alcune applicazioni di questa tecnica, dove ci approcceremo alle sue diverse tipologie su generi musicali differenti.


La tecnica del tapping fa una delle sue prime apparizioni intorno agli anni Trenta, pensate un po’, su un ukulele! Fu eseguita dal polistrumentista Roy Smeck in una scena del film Club House Party (1:26 del video). Erroneamente, spesso viene associata allo shredding e ai generi musicali che ne derivano, grazie anche al fatto che è stata resa celebre da Eddie Van Halen. In realtà trova applicazione anche in altri contesti, come vedremo fra pochissimo grazie anche alle basi musicali utilizzate.

A fine articolo inoltre, troverai un video riassuntivo di tutte le esecuzioni e un pdf scaricabile dove raccoglie tutti i lick. Per fare pratica invece, troverai sia l’audio originale sia la backing track.


Impostazione delle mani

La tecnica del tapping non è altro che un’estensione del legato quindi, per quanto riguarda la mano sinistra, dovremo mantenere un’impostazione standard. Il discorso cambia ovviamente per l’altra mano, in quanto potremmo avere due casi distinti qualora fosse necessario tenere in mano il plettro o meno.

Nel primo caso, ti basterà solamente spostare la mano lungo il manico vicino ai tasti che dovrai premere. In questo modo il palmo della mano terrà la sua funzione di stoppare le corde mentre, le dita restanti, potranno essere utilizzate per il tapping.

Nel caso in cui siano necessarie più dita della mano destra, useremo il pollice come punto di ancoraggio appoggiato lungo il manico. Ne consegue che sarà molto più difficile avere il controllo della pulizia non potendo stoppare sempre le corde con il palmo, infatti molti chitarristi utilizzano una fascia come quella della GruvGear o un semplice elastico per i capelli per silenziare le corde.


Triadi su una corda

Come spesso accade, utilizzando la tecnica del tapping si suonano le note che compongono gli accordi una per volta, come con lo sweep picking. La differenza sostanziale però, sta nel fatto che possiamo creare intervalli molto più ampi. Uno dei pattern più semplici e più utilizzati è quello a tre note che va a formare le triadi. In questo primo esercizio sarà presente questo tipo di pattern sia a sedicesimi che a terzine di sedicesimi, quindi attenzione al tempo. Infine, non mi sono limitato a suonare le triadi della progressione di accordi ma ne ho sovrapposte altre, facendo poi delle variazioni.

tapping su triadi

Tecnica del tapping sulle pentatoniche

Oltre agli intervalli ampi il tapping viene usato anche per dei lick alla portata di una sola mano come, per esempio, le scale pentatoniche. Un grande chitarrista che fa uso abbondante di questa applicazione è Greg Howe: la utilizza spesso come una frase di passaggio a velocità considerevoli.
In questo lick dovremo suonare la scala sia con la mano sinistra (T cerchiata sullo spartito) che con la mano destra (T sullo spartito) quindi dovrai semplicemente fare degli hammer-on senza plettrare. Per quanto riguarda i bending invece, anche se la nota interessata è suonata con la mano destra, ricordiamoci di piegare la corda con l'altra mano.

tapping su pentatoniche

Scala minore su string skipping

Il prossimo lick è estratto dal brano Sea Of Lies della band neoclassic metal Symphony X. La difficoltà maggiore è lo string skipping sulla scala di Re minore, dalla prima alla terza corda. Il mio consiglio è di prendere la prima battuta e ripeterla in loop lentamente perché le successive, seguono lo stesso pattern ma con delle variazioni melodiche.

tapping su string skipping

Tecnica del tapping a 4 dita

In questo mio personale arrangiamento sinfonico di Opus, un brano EDM del dj e producer Eric Prydz, il tema della canzone è stato adattato con la tecnica del tapping a 4 dita. Il pattern è di 4 note e useremo 2 dita della mano sinistra e 2 della mano destra (medio e anulare si alterneranno in base alle note da suonare). Pertanto, per produrre il suono, dovremo semplicemente premere con decisione i tasti interessati. La difficoltà maggiore è la precisione di spostarsi tra i vari tasti ad una velocità medio/alta ma niente paura, nulla che non si possa raggiungere con un po’ di pratica e pazienza.

tapping a 4 dita

Video e spartiti

Ecco infine il video dell’esecuzione di tutti gli esercizi e sotto di esso, il link per scaricare il pdf con tutti gli spartiti con le tab.

Scarica qui tutte le tab in formato pdf.


Ascolti consigliati e qualche considerazione

Come da premessa, abbiamo utilizzato la tecnica del tapping nei modi più disparati in generi musicali molto diversi fra di loro. Questa guida introduttiva ha l’obiettivo di far compiere i primi passi con essa ma, allo stesso tempo, far capire le sue potenzialità con fraseggi più complessi. Se si desidera approfondire la tecnica del tapping, è consigliato ascoltare sia chitarristi della vecchia scuola come Stanley Jordan, Eddie Van Halen e Steve Vai sia nuove leve come Daniele Gottardo e Ichika Nito.

Ciao e buon lavoro!

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Paolo Sartori - 
guitar prof Testa e Scritta

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