L’accordo 6/9 in una forma particolare

2 grips di note utili per suonare l’accordo 6/9 ed una ricca variante dell’accordo maj7


L’accordo 6/9, ovvero maggiore sesta-nona, è uno dei capisaldi dell’accompagnamento chitarristico di buon livello in ambito jazz, bossa nova e spesso anche pop.
Possiede una sonorità molto dolce quanto estremamente chiara, ma esistono forme e posizioni alternative per colorare diversamente questo accordo?
Si, attraverso l’uso di particolari strutture intervalli costanti, e dunque con geometrie ben precise sulla chitarra. Chiameremo questa struttura grip, ovvero presa- impugnatura, come una sorta di diteggiatura accordale prestampata. Questo sistema dei grip è dai pianisti per configurare un certo tipo di accompagnamento di una sola mano.
Sono decine le possibilità di costruire ed interpretare vari grip. In questa sede ci occupiamo di una sola forma e due interpretazioni.
Vedremo anche un esempio in cui lo stesso grip assume la funzione armonica di un accordo maj7 ben arricchito.


Ripassiamo cos’è un accordo 6/9

Innanzitutto, ripassiamo armonicamente cos’è un accordo 6/9.
Si tratta di un accordo maj6, dunque un voicing compatibile con due famiglie armoniche: la famiglia di tonica e la famiglia di sottodominante. Possiamo dunque trovare questo accordo sul I e sul IV grado maggiore di una tonalità maggiore. Potrebbe essere compatibile, dunque, sia col modo ionico che con quello lidio.
Chiariamo che la 6a maggiore ha funzione strutturale, cioè è come se fosse la 7a  maggiore del maj7, ma con un sound più dolce.
La 9a maggiore è invece una estensione, ovvero un suono diatonico che fa parte delle note al di sopra dell’ottava, dunque fuori dall’accordo a 4 voci.

Accordo 6/9. Esempio in Do. Guitar Prof Blog

In questo accordo diverse note si possono trovare a distanza ravvicinata di un tono, come ad esempio la 5a e la 6a, ma non solo.
Nei voicings più consueti il sound risulta sempre ben bilanciato e morbido.


La forma più famosa di accordo 6/9

L’accordo 6/9 è tanto famoso nell’accompagnamento chitarristico proprio per la sua forma caratteristica. Si tratta della forma basilare usata molto spesso in ambito latino e gitano: in quasi tutta la musica brasiliana suonata sulla chitarra ed in ambito manouche.
Questo forma è solitamente senza la 5a, come uno shell voicing, con l’utilità pratica di poter alternare, al basso, la fondamentale ed appunto la 5a giusta mancante.
La forma è famosa e ricorda un triangolo o, fantasticando, una casetta.
Di seguito, l'esempio in C, chiaramente figlio del sistema CAGED.

Forma più comune di accordo 6/9 estrapolato dal sistema caged. Guitar Prof Blog



Uno sguardo più tecnico potrebbe notare la presenza di una forma di voicing quartale, se escludiamo la nota al basso.
Non siamo qui per questo, ma tenere a mente questi piccoli frammenti di accordo 6/9 è sempre utile per variare l’accompagnamento.
Nel paragrafo seguente ho usato una particolare forma che, con l’adeguata nota fondamentale al basso, è un accordo 6/9 con una sonorità molto ricca.


L’esempio dei pianisti

Questo nuovo tipo voicing per l’accordo 6/9 può scaturire dall’attenzione alla pratica di molti pianisti. Solitamente le distanze intervallari si comportano in maniera tecnicamente opposta sulla tastiere di chitarra e pianoforte. Cosa voglio dire? Semplice da capire: Un chitarrista riesce a coprire agevolmente intervalli molto ampi dentro la forma di accordo che suona anche con poche dita. Al contrario, note troppo vicine come i gradi congiunti, possono risultare difficili da mantenere insieme dovendo fare ampi movimenti di stretching della mano. Per un pianista è l’opposto: può essere complesso prendere con una sola mano diversi intervalli ampi, ma è facilissimo suonare 2 o 3 note di grado congiunto insieme.
Seguendo questo modo più pianistico di costruire i voicing, sulla chitarra avremmo uno sviluppo diagonale delle forme. Vi consiglio Bill Evans!
Guardiamo l’esempio, ma in seguito ci concentreremo solo sulle 4 note più acute della forma per l’accordo 6/9.

Guitar Prof Blog - Voicing lineare dell'accordo maj 6/9 ( R-3-5-6-9)

Il grip diagonale dell’accordo 6/9

Estrapolando dalla forma soltanto le 4 note acute ricaviamo questo meraviglioso grip. Un grip è una posizione geometrica accordale trasportabile e che può mutare la sua funzione armonica se viene modificato il basso. Il risvolto pratico più importante è che la posizione diventa subito facile da memorizzare. Appunto per questo il termine grip, che troviamo spesso in manuali di armonia e improvvisazione jazz, equivale al termine presa-impugnatura, oltre che di aderenza.
Il voicing di questo accordo è particolarmente lineare ma dobbiamo considerarlo come privo della sua fondamentale.
In questa forma, infatti, è tecnicamente impossibile suonare sia il grip che la fondamentale dell’accordo 6/9 al basso.
Dunque usiamo solo le 4 note acute, quelle segnate in blu:

Grip usato per esprimere la sonorità dell'accordo 6/9 con le 4 corde acute della chitarra. Basso - segnato in rosso - a parte.
Guitar Prof Blog

La nota più bassa del voicing è la 3a maggiore. E’ un po’ come se stessimo suonando una singola mano del pianista che accompagna: il basso è a parte.
Teniamo a mente questa regola: ci tornerà utile per una trasformazione in seguito.


La stessa forma per avere un accordo ancora più completo

Dopo aver visto come sviluppare diagonalmente sulle prime 4 corde un voicing utile per l’accordo maj6/9, possiamo sfruttare questo stesso grip per avere un nuovo accordo ancora più ricco. Abbiamo detto che questa forma è, per sua natura, facilmente trasportabile. Spostando la fondamentale a distanza di 4a ascendente o 5a discendente, possiamo avere un accordo che contiene oltre alla 6a e alla 9a maggiore, anche la sua 7a maggiore.
In questo caso la 7a maggiore è intesa come strutturale: dentro l’arpeggio a 4 a voci.
E’, insomma, una sorta di accordo maj7 arricchito. Potremmo definirlo maj7(add6/9), ma è più importante pensare alla sonorità più che alla definizione.
Sappiamo bene che, nonostante l’ipotetica sigla complessa, l’accordo è perfettamente compatibile con l’utilizzo precedente.  Possiamo usarlo sugli accordi della famiglia di tonica e sottodominante di una tonalità maggiore: I grado e IV grado, e sostituzioni ed interscambi compatibili.
Ecco l’esempio del grip.
Teniamo a mente che il basso è opzionale, ovvero, non è detto che lo suoneremo.

Grip usato per esprimere la sonorità dell'accodo Maj 7(add6/9) con le 4 corde acute della chitarra. Basso - segnato in rosso - a parte. Esempio di BbMaj7
Guitar Prof Blog - accordo 6/9

4 principali regole di visualizzazione dei grip 6/9 e maj7(add6/9)

Visualizzare queste due possibilità di accordo 6/9 o maj7(add6/9) è parecchio semplice se teniamo a mente 4 regole molto importanti:

1) Come ho già espresso in precedenza, dobbiamo pensare al voicing come privo della sua fondamentale. E’ un grip da spostare, appunto. Ricordo che abbiamo preso in esame due possibilità: potrebbe averle tantissime altre.

2) La nota più bassa del grip è uno dei toni-guida.
Nelle due possibilità di accordo 6/9 o di maj7(add6/9) la nota più bassa del voicing può essere rispettivamente la 3a maggiore o la 7a maggiore. Molte parti di accompagnamento pianistico si basano su principi simili: il basso è a4parte.

3) Conseguentemente a quanto detto sopra, bisogna valutare quale sia l’effettiva nota fondamentale dell’accordo e capire se può comodamente rientrare nella diteggiatura, oppure è impossibile.

4) Focalizzare l’attenzione sulla nota al canto. Può essere :
-la 9a maggiore di una forma di accordo 6/9;
-la 6a maggiore di un accordo maj7(add6/9)


Spunti su tecnica e sonorità

L’utilizzo di questi voicing è molto utile per diversi motivi. Sicuramente offre una possibilità alternative ai principali accordi a 4 voci.
Il modo di visualizzare le note sulla tastiera e sviluppare gli accordi ne guadagna assolutamente, specialmente in diagonale. All’interno dei voicing, inoltre, sono presenti sempre intervalli di tono tra due voci . Questa sonorità ambigua, molto pianistica, conferisce al sound un certo di senso di spazialità: effetto spesso sorprendente.
Gilad Hekselman, Kurt Rosenwinkel o Mike Moreno, sono davvero dei maestri nell’applicazione di simili soluzioni.
Dal punto di vista tecnico, uno sviluppo diagonale di questo tipo può essere molto utile in senso melodico per imitare il linguaggio di alcuni sassofonisti, come Charlie Parker o Joe Henderson.
In ogni caso, a prescindere dall’uso di queste forme, bisogna mantenere una certa flessibile nel comprendere come da diverse angolazioni possono cambiare funzione. In questo caso è stato utile vederli come 6/9 e maj7.


fine
Sergio Casabianca -