Scritto da: Sergio Casabianca - Categorie: improvvisazione / jazz / trascrizioni

Jim Hall su Stella By Starlight: la trascrizione del solo

Un semplice chorus di improvvisazione di Jim Hall ricco di idee e spunti su un celebre standard della tradizione jazz.


Jim Hall debutta da leader nel mondo della discografia jazz nel 1957 con l’album Jazz Guitar, per la Pacific Records.
Qui prendiamo in esame la sua versione di Stella By Starlight dove, se pur non ancora all’apice del suo stile, Jim Hall dimostra chiaramente il suo garbo ed il suo senso lineare di costruzione dei suoi assolo jazz.


Stella By Starlight in Sol

Stella By Starlight è uno dei più famosi standard della tradizione jazz e, da sempre, uno dei principali banchi di prova. E’ stato suonato da moltissimi musicisti nei modi più disparati, con velocità diverse ed armonie rivisitate. In questo disco, Jim Hall preferisce suonare il brano una terza minore sotto la tonalità originale. La versione sarà dunque in Sol. 
In altre occasioni Jim Hall manterrà la tonalità originale del brano.
L’idea di suonare il brano in una tonalità differente non ci deve spaventare, anzi ci abitua a migliorare la trasposizione di tema e armonie. Di conseguenza, anche le stesse idee che troviamo in questo solo, come sempre, saranno soggette a trasporto in base alle nostre esigenze. Senza dubbio la progressione di Stella non è delle più agevoli, ma la sua struttura è compatta e facilmente memorizzabile con un po’ di esercizio. Il trasporto sarà mille volte più proficuo.


Lo stile di Jim Hall

Jim Hall, insieme a Joe Pass ed all’immenso Wes Montgomery, è uno dei chitarristi che hanno maggiormente influenzato la chitarra jazz negli anni a seguire. Tutti e tre i musicisti che ho citato hanno sicuramente una grande autorevolezza ma uno stile spesso molto diverso.
Jim Hall potrebbe essere considerato contemporaneamente in due diverse maniere: un chiarissimo espositore delle sue idee ritmico-melodiche, lineare, asciutto ed amante della semplicità; un grande professore di estetica musicale, struttura e finezza, che non ha mai temuto di prendersi i suo rischi, sempre magistralmente calcolati.
Per questi motivi, che delineano la sua anima musicale, Jim Hall è stato un fidato collaboratore di diversi altri grandi jazzisti: citiamo almeno Bill Evans, Paul Desmond e Sonny Rollins.


Cellule ritmico-melodiche chiare

Jim Hall solo su Stella By Starlight. Frase d'inizio del solo
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L'uso delle triadi

Per gli stessi motivi di cui ho parlato nel paragrafo precedente, troviamo alcune semplici frasi su due triadi ravvicinante: Dm e C.
Siamo esattamente su una cadenza II – V – I di C che Jim Hall tratta espone con il massimo della semplicità.
Ovviamente possiamo vedere come ci sono note di passaggio, diatoniche e cromatiche, ma sembra evidente come il disegno melodico prenda come riferimento le triadi.

Jim Hall solo on Stella By Starlight. Esempio di fraseggio semplice sulle triadi di Dm e C
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La stessa cosa avviene poche battute più tardi: alla battuta 9 Jim Hall suona chiaramente una triade di G con una frase che fa andata e ritorno.
Da notare, subito dopo, un frammento di scala-arpeggio su Bmin.
Il suggerimento più importante è quello di cercare di trovare le più disparate diteggiature per le frasi semplici sulle triadi: si scoprono tantissime cose su timing, tocco e mappatura dello strumento.
E’ un consiglio dello stesso Pat Metheny, grande ammiratore di Jim.

Jim Hall solo on Stella By Starlight. Esempio di fraseggio semplice sulle triadi di G e Bmin
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Patterns Interessanti

Jim Hall prepara la sezione B del chorus iniziando ad incrementare leggermente la difficoltà del fraseggio e la tensione armonica derivata dalla stessa progressione. Parte sempre da una triade di D in secondo rivolto e sviluppa una frase che sa quasi di quartale. E’ però da notare cosa succede sugli accordi C#min7(b5) e sul successivo F#min7(b5). Jim usa due frasi abbastanza spigolose, leggermente diverse, ma che hanno in comune un intervallo interno piuttosto scomodo: la 5a diminuita. Tuttavia è importante segnalare che il professor Hall non usa questo intervallo nella maniera più scontata e banale sull’accordo semidiminuito.
Hall usa l’intervallo di 5a diminuita discendente per cadere su alcune estensioni: l'11a per C# e la b9, molto tensiva, per F#.
Potremmo essere molto utile estrapolare questo schema intervallare ed utilizzare questo pattern, con la dovuta cura e le dovute modifiche, su tanti altri accordi.

Pattern su accordi semidimnuiti. Jim Hall su Stella By Starlight.
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Altro materiale interessante di Jim Hall

Andando più avanti, troviamo subito una frase molto interessante:
Sull’accordo di B7, Jim Hall suona una sequenza di note che configurano un B7#9 ma con la 5a giusta. Probabilmente Jim Hall stava pensando alla scala semitono-tono.
La frase disegna una perfetta curva e potrebbe essere divisa in due mini-frasi da usare separatamente.
Successivamente Jim Hall usa nuovamente una triade, questa volta aumentata, per cadere sull’accordo di E7#5.

Frammento di Solo di Jim Hall su Stella By Starlight. Esempio di frase estratta dalla St-T di B su B7. Triade aumentata su E7.

E’ inoltre giusto segnalare come il chitarrista marchi l’accordo Amin alla battuta 19, facendo sentire anche la sonorità della 7a maggiore.
Avviandoci alla conclusione del chorus di improvvisazione, riemergono alcuni elementi chiave del fraseggio di Jim Hall come la ripetizione con lievi modifiche di alcuni brevissimi frammenti motivici e l’uso della triade, come nel caso delle battute 29-30. In questo passaggio, Hall usa la triade di G per indicare ed un po’ forzare la chiusura del suo solo. In questo passaggio, il suo linguaggio bluesy è simile ad uno dei suoi più illustri colleghi del suo tempo: Kenny Burrell.


Un paio di consigli utili per studiare Jim Hall

Come possiamo vedere e sentire, molto spesso Jim Hall riesce a fare grandi soli utilizzando pochi elementi e sapendo mixare molto bene il materiale in termini ritmici ed armonici. Potrebbe anche accadere di non rimanere sbalorditi all’ascolto di Hall, proprio per la sua calma e la sua precisione. Secondo me però, Hall è uno dei chitarristi da ascoltare più volte e più spesso per non fermarsi mai alle apparenza e cogliere ogni volta una nuova sfumatura su come pensare l'improvvisazione.
Appunto per questo motivo, dal punto di vista prettamente chitarristico, consiglio vivamente di cambiare tante volte le diteggiature delle frasi di Jim Hall, poiché possono suonare davvero in tante posizioni diverse ed essere una grande tavolo di lavoro per conoscere lo strumento ed i suoi segreti geometrico-armonici.
Di conseguenza, la TAB che fornisco gratuitamente in calce all’articolo, è altamente opzionale.

PDF- Stella By Starlight - Jim Hall's Solo - Transcription and TAB

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Sergio Casabianca -