Scritto da: Alessio Lottero - Categorie: guitar stories

Jimi Hendrix: il padre della chitarra elettrica moderna

Il chitarrista e cantautore americano, considerato uno tra i musicisti più influenti del suo secolo, nasceva a Seattle il 27 Novembre 1942


Jimi Hendrix

Jimi Hendrix

Jimi Hendrix è un chitarrista, cantante e compositore statunitense: dicitura assai riduttiva per una delle figure più importanti della storia del rock, che vanta un posto speciale nella personale classifica di ogni appassionato di chitarra.
Personaggio di incredibile impatto sulla musica della sua epoca, Hendrix esercita ancora oggi un'enorme influenza sulle varie generazioni di giovani chitarristi, affascinati dal suo mito.
Mito alimentato dalle suggestioni intorno alla sua esistenza rocambolesca e alla sua prematura morte, i cui momenti salienti sono ancora avvolti dal mistero.
L'infanzia di Jimi è quella di un ragazzo di colore, cresciuto nei sobborghi di Seattle, con la musica come unica evasione da un'esistenza decisamente difficile.
E' subito chiaro che il giovane Hendrix possiede un talento fuori dal comune, che viene fuori gradualmente, durante i suoi esordi, con alcuni gruppi r&b locali.
Tempo dopo, molti protagonisti della scena newyorkese, dove Jimi opera al tempo, sono convinti che sia destinato alla grandezza e si adoperano in tal senso.
Il trasferimento in Inghilterra, qualche anno più tardi, rivela al mondo le sue doti e fa traballare le certezze di molti tra i guitar heroes britannici.
Lo scenario dell'ascesa di Hendrix è la Londra del 1966, che raggiunge grazie al produttore Chas Chandler, organizzatore di numerose apparizioni nei club della città.
La promessa di conoscere Eric Clapton, che Jimi idolatra, è il pretesto per spingere l'artista ad approcciare il mondo musicale del blues inglese.
Durante il soggiorno londinese, ha modo di suonare con molti dei chitarristi da lui stesso ammirati, che si prostrano davanti al suo talento.
Gli stessi Clapton e Pete Townshend sono solo due dei molti grandi nomi che rimangono folgorati dal giovane chitarrista afroamericano, durante le sue jam.


The Jimi Hendrix Experience

L'entourage di collaboratori, formatosi intorno a Hendrix durante il soggiorno inglese, si prende carico di assumere i due musicisti che lo avrebbero accompagnato negli eventi dal vivo, ricalcando la formula del power trio, resa celebre dai Cream.
Il duo designato vede Noel Redding, al basso elettrico, e un valente batterista, di nome Mitch Mitchell: The Jimi Hendrix Experience.


Band Of Gypsy

Per questo live album, Jimi rinuncia alla formazione dei primi 3 dischi ed avvia una collaborazione inedita, con Billy Cox al basso e Buddy Miles alla batteria.
I pareri in merito a questo ultimo lavoro sono discordanti: gli affezionati del primo Hendrix psichedelico al tempo della Experience non vanno pazzi per il cambio di ensemble.
Seppure strumentalmente eccellente, con Cox e Buddy Miles che firma il main title del disco Theme Changes, il cambio di rotta sul Funk e R&B lascia interdetti alcuni fans, fedeli alla linea originale.
La registrazione live avviene al Fillmore East di New York, già teatro di concerti storici come quello dei Derek The Dominos e The Allman Brothers Band.


Guida all'ascolto: Electric Ladyland (1967)

Jimi Hendrix_27 Novembre 1942

Con questo album, Jimi Hendrix si congeda dai suoi Experience, prima di dedicarsi a nuovi progetti e correnti musicali.
Da alcuni considerato il suo capolavoro, Electric Ladyland è un fedele attestato della grandezza del musicista americano.
Al suo interno troviamo alcuni dei suoi brani più popolari, che contribuiscono a rendere il disco, un successo commerciale immediato.
L'album raggiunge rapidamente il primo posto in patria e conferisce ulteriore prestigio al già osannato power trio: menzione speciale per la sua Voodoo Chile, lunga slow song che vede l'intervento di Steve Winwood alle tastiere.
Crosstown Traffic, terza traccia del lavoro in studio è una delle hit presenti, oltre ad essere la preferita di chi vi scrive.
Senza dubbio pero', il pezzo di maggior successo dell'album è la magistrale reinterpretazione del classico di Bob Dylan.
All Along The Watchtower, nella versione di Hendrix, è un evergreen del rock da quasi sessant'anni.
Lo stesso Dylan, autore notoriamente poco incline a facili complimenti, dichiarerà di essere stato folgorato dalla rivisitazione di Jimi.
La sensazione, ad un ascolto ponderato, è quella che si ha in tutta la produzione della Experience, cioè il presentimento che la band non riesca a tenere il passo con il fervore compositivo dell'headliner.
Nelle sonorità, cosi' come nei testi, si percepisce il desiderio di Hendrix di calcare nuove vie, avvalendosi di partners più inclini alla sperimentazione.



In conclusione

L'attività professionale di Jimi Hendrix va dal 1967, anno della pubblicazione di Are You Experienced, fino alla sua scomparsa a Londra, nel Settembre 1970.
Ai suoi innumerevoli seguaci rimangono 4 dischi storici, alcune interessantissime raccolte postume di materiale inedito e il rammarico di non poter disporre che di questo limitato, seppur incredibile materiale.
Assai interessante è anche il tributo, con cui Hendrix omaggia i suoi miti del delta blues, concentrato in un disco contenente registrazioni rare e preziose.
Abbiamo avuto modo di recensire l'album, intitolato semplicemente Blues, nel nostro articolo sui 10 dischi fondamentali di rock blues da ascoltare.
I filmati dell'epoca a noi pervenuti, testimoniano un musicista fuori dal comune, le cui gesta rimangono negli annali di genere, indelebili.
Quel che è certo è che la musica, lo stile e il mito di questo personaggio, cardine della la storia del rock continueranno a influenzare le nuove generazioni.


fine
Alessio Lottero -