Scritto da: Alessio Lottero - Categorie: blues / guitar stories

Freddie King: il re del del blues elettrico di Chicago

Chitarrista protagonista della svolta del blues urbano, moriva a Dallas il 28 Dicembre del 1976


Il blues urbano

Freddie King

Il blues è considerato la genesi della musica rock e di tutta una vasta serie di sottogeneri. E' fatto conclamato che molti grandi nomi della scena rock odierna, che godono di un notevolissimo seguito e celebrità, abbiano sviluppato la loro passione per la musica, ascoltando i dischi dei grandi eroi del delta blues. Abbiamo già avuto modo di affrontare l'argomento, proponendo alcuni ascolti consigliati. Potete saperne di più in Il Delta Blues: una guida all'ascolto in 10 dischi.

Dalla sua formula primordiale, quella nata nel sud degli Stati Uniti, quella dei campi di cotone e della segregazione, il blues si è poi propagato in molte direzioni. Il tutto senza perdere la profonda connessione con il mondo rurale dove è nato, ma riadattandosi ai diversi habitat musicali a cui approcciava. I padri fondatori del delta blues danno il via a quella che sarà una vera migrazione musicale, abbandonando le campagne, in cerca di fortuna nelle città. E' questo il primo passo verso il blues urbano: casa di Freddie King.

l'invasione dei bluesmen rianima la scena di molti grandi centri urbani, assumendo in ciascuna di esse, una identità stilistica propria. Memphis e Detroit sono alcune tra le mete più gettonate; ma quando si parla di urbanizzazione del country blues, Chicago è senza dubbio la capitale di tale fenomeno. I numerosi music club della città, uniti a realtà discografiche emergenti ed attente al mondo del blues, ne alimentano la fiamma, aprendo alla più felice stagione di questo genere.


La scena di Chicago

I progressi tecnologici in campo musicale, giocano il loro ruolo, dando il via all'elettrificazione del blues acustico e aprendo la strada a molti artisti, desiderosi di sviluppare un proprio nuovo sound. Sia i pionieri, approdati dalle campagne, che le generazioni seguenti cresciute in città, fanno parte del ceto sociale più basso e versano nella quasi totale indigenza. Come sempre in questi casi, affollano i sobborghi popolari e i quartieri poveri, che costituiscono il ghetto.

A Chicago la zona in questione è il west side, distretto cittadino affollato di musicisti di colore, originari del sud del paese. Alla fine degli anni 50 dunque, si consolida il nuovo stile elettrico, proprio grazie alla fucina musicale della parte ovest, dove compaiono molti club dedicati. In questi locali, gestiti da afroamericani, con performers afroamericani, ma con un pubblico sempre più bianco, si impongono molti altisonanti nomi della storia del blues. Freddie King è uno di quelli.


La musica di Freddy King

Il west side di Chicago è teatro del consolidarsi di carriere eccellenti come quelle di Buddy Guy e Otis Rush. Freddie King fa la sua comparsa sulla scena in città a inizio anni 50, approdando al successo un decennio dopo, con la pubblicazione dei primi brani strumentali. l'entrata nelle classifiche avviene infatti grazie al singolo Hide Away, uno dei pezzi blues più coverizzati di sempre.

Lo stile del bluesman texano, riconoscibile sin dal primo ascolto, è energico e struggente, coadiuvato da una vocalità molto originale e potente. un electric blues dinamico che sfocia spesso in momenti funky, uno dei tratti distintivi del suo sound. La sua notorietà si rafforza quindi nei primi anni sessanta, proprio nel momento in cui il blues lascia le sponde americane per lanciare, in Inghilterra, uno dei suoi picchi in termine di seguito: il british blues revival. Anche per questo, Freddie King diviene uno dei più osannati bluesmen, dal pubblico britannico e dai musicisti londinesi.


Ascolto consigliato: Getting Ready (1971)

Freddie King - Getting Ready

Forse l'album più noto di King è Texas Cannonball, disco del 1972 chiamato così per il soprannome con cui Freddie era apostrofato. Oggi vogliamo invece attirare l'attenzione sul lavoro precedente, datato 1971: Getting Ready, che contende a Texas Cannonball, lo scettro di maggior successo commerciale. Il disco è un concentrato delle passioni giovanili dell'artista. Il rimando ai gospel pastorali di Same Old Blues, e il blues acustico di Dust My Broom, tradiscono le sue radici. Il resto della song list è una sintesi perfetta dello stile di Freddie King, in cui spiccano evergreen arrabbiati che anticipano il rock and roll. I'm Tore Down, di cui è l'autore e Going Down, ne sono i due esempi lampanti. Living On The Highway è la sorta di funk blues di cui King è un primo sperimentatore, oltre che manifesto del suo life style.

Il repertorio nel disco è quello della tradizione dei grandi songwriters; l'aspetto originale ed unico in questo caso è l'interpretazione. Freddie King rivisita i brani in una chiave incalzante, fresca ed incisiva. Degna conclusione,è l'esplosiva Palace Of The King, in cui le doti chitarristiche e canore di King sono lampanti. E' un album talmente specifico del rinnovamento elettrico del blues, da sembrare quasi una raccolta.



In conclusione

Freddie King è un innovatore della chitarra blues e figura nevralgica per lo stile urbano elettrificato, che ha contribuito a fondare; una figura decisamente ingombrante nel mondo della musica afroamericana, oltre che un punto di riferimento per moltissimi grandi guitars heroes. Basti pensare al grande numero di guitar licks, divenuti classici, che si considerano di sua invenzione.

Come molti artisti a lui contemporanei, il deleterio tenore di vita e le proibizioni dello status di afroamericano, ne condizionano salute e attività musicale. Ma l'eredità lasciata da Freddie King è preziosissima e ha dato linfa al sound di mostri sacri d'ogni era. Eric Clapton , Stevie Ray Vaughan, Joe Bonamassa e moltissimi altri ne hanno omaggiato la grandezza riarrangiando i suoi cavalli di battaglia. Freddy King è un maestro per chiunque voglia affacciarsi sul mondo del blues.


fine
Alessio Lottero -