Scritto da: Mauro Sarti - Categorie: accompagnamento

I double stops per l'accompagnamento

I double stops vengono utilizzati sia in ambito solistico che durante un accompagnamento: vediamo insieme cosa sono e come poterli sfruttare per abbellire una progressione di accordi tradizionale.


La tecnica del double stop nasce in realtà in relazione agli strumenti ad arco (viola, violino e violoncello), e indica la messa in vibrazione contemporanea di due corde vicine, escludendo le corde a vuoto. Utilizzando gli strumenti sopracitati questa tecnica risulta molto complessa, a causa della curvatura del ponte. Per quanto riguarda la chitarra, i double stops non sono poi così difficili da eseguire, e possono essere una validissima arma capace di valorizzare sia accompagnamenti che assoli. Partendo da Chuck Berry, passando per Jimi Hendrix, fino ad arrivare a Mateus Asato, i double stop sono al giorno d’oggi una tecnica utilizzatissima in ambito chitarristico. 
In questo articolo vedremo insieme come applicarli nell’accompagnamento di una progressione armonica semplice. La nostra successione di accordi è in tonalità di MI maggiore: I – IIIm – VIm – IV – V. Tradotto in accordi, abbiamo quindi MI maggiore, SOL# minore, DO# minore, LA maggiore e per concludere SI maggiore.

Prima di iniziare vi indico la backing track su cui esercitarvi!


Scala pentatonica con i double stops

Innanzitutto dobbiamo avere ben chiaro tutto ciò che riguarda la scala pentatonica, perché partiremo proprio da questa scala. 
Nell’immagine qui sotto ho riportato la scala pentatonica maggiore di MI – o pentatonica minore di DO# - nel primo e nel quarto blocco. Ogni nota della scala viene però armonizzata con la tecnica deldouble stop, ovvero suonando un’altra nota – ovviamente sempre appartenente alla scala - sulla corda successiva. Utilizzando i classici blocchi pentatonici – che si sviluppano in verticale con due note per corda – basterà suonare la nota che “geometricamente” si trova più vicina alla nota che vogliamo armonizzare.

Scala pentatonica con double stop

Less is more!

Nel primo esempio che vediamo insieme, suoneremo due double stops per ogni accordo. Scegliete voi le dita della mano sinistra che preferite usare in ogni situazione: è una cosa molto soggettiva, quindi è giusto che ognuno provi le diverse varianti e scelga cosa è meglio per sé.
Sull'accordo di LA maggiore ho fatto un piccolo ma necessario aggiustamento, usando la nota LA al posto di SOL# come vorrebbe la pentatonica maggiore di MI.
I double stops si prestano molto bene a essere accompagnati da abbellimenti di vario genere: cercate di suonare esattamente la parte come è scritta e come potete sentire nel file audio qui di seguito.

accordi con double stop semplice

Suoniamo i double stops in una posizione più acuta

Adesso ci spostiamo in una posizione più alta della tastiera, cercando di riempire gli spazi con più note rispetto al primo esercizio. Non scordiamoci di provare a esaltare le note guida di ogni accordo, soprattutto sui tempi forti della battuta. Inoltre, fate sempre attenzione all’utilizzo delle acciaccature e dei legati, e sentitevi liberi di inserire a vostro piacimento anche qualche vibrato sulle note più lunghe.

double stop in posizione acuta

Armonizzare per terze la scala 

Un altro requisito fondamentale per maneggiare con sapienza i double stops è saper armonizzare per terze una scala. Qui sotto ho inserito l’armonizzazione di MI maggiore in una posizione soltanto, ma è bene saperla fare in tutte le posizioni: nei prossimi esercizi avremo conferma della sua utilità.

armonizzazione per terze scala maggiore

Proviamo a usare il palm muting

Nel terzo esempio che vi propongo, utilizziamo gli intervalli di cui vi ho parlato nel precedente paragrafo. Inoltre, inseriamo un’altra tecnica che probabilmente già conoscerete: il palm muting. Quest’ultimo non viene impiegato solo dai fan del metal più pesante, ma può essere sfruttato anche in contesti pop o simili, ad esempio proprio per abbellire i double stops. L'ho inserito in un breve passaggio alla terza battuta: semplice ma efficace!

Palm mutino su accordi

Inseriamo anche approcci cromatici

In questo esempio vediamo ulteriori possibilità di accompagnamento con gli elementi che abbiamo visto in precedenza, con l’aggiunta di qualche semplice approccio cromatico nelle ultime battute.

approcci cromatici su accordi

Non scordiamoci di tecniche che già conosciamo

Nell’ultimo esempio che affrontiamo, cerchiamo di mescolare il più possibile i double stops con ciò che già sappiamo suonare. Non dobbiamo infatti limitarci nell’usare soltanto una tecnica, ma piuttosto il nostro obiettivo deve essere quello di avere sempre più carte da giocare.
Ci tengo a farvi notare l’approccio utilizzato nell’ultima battuta, sugli accordi di LA e SI. La scelta stilistica è strettamente riconducibile al modo di accompagnare del grande Jimi Hendrix, citato anche a inizio articolo. 
Questo esempio è quello che maggiormente assomiglia a un accompagnamento vero e proprio. Double stops, frammenti di scala, arpeggi e accordi stoppati lavorano insieme cercando di rendere l’accompagnamento più fluido e interessante possibile.

accompagnamento completo su progressione di accordi

Consigli per lo studio

Quando ci addentriamo in argomenti nuovi, è bene cercare di apprendere il materiale teorico che sta alla base dell’argomento di studio. Solamente conoscendo le fondamenta di ciò che vogliamo apprendere saremo in grado di farlo davvero. Non abbiate fretta e cercate di fare un piccolo passo alla volta. 
Se siete in cerca di altri modi per rendere interessante una progressione armonica semplice, date un’occhiata anche a questo articolo dedicato agli accordi add9.

Buono studio, alla prossima!

fine
Mauro Sarti -