Uno studio progressivo per principianti del giro armonico e della ritmica per chitarra di un brano che ha fatto storia.
Breve storia del brano
Il brano Stand By Me viene composto nel 1961 dal cantante nonché primo interprete Ben E. King - nato come Benjamin Earl Nelson - insieme al paroliere Jerome Leiber e al compositore Michael Stoller.
È sicuramente uno dei brani più suonati e ascoltati della musica pop internazionale con moltissime cover anche in diverse lingue.
Famosa la versione di John Lennon ma anche quella di Otis Redding per rimanere in territorio soul o quella meno conosciuta di Tracy Chapman.
Citerei inoltre la versione in italiano interpretata da Celentano, su testo di Ricky Gianco, dal titolo Pregherò.
La tonalità varia per adattarsi ovviamente alla voce dei diversi interpreti. Nel caso di quelli citati, quella originale è in LA maggiore - tonalità conservata anche da John Lennon nella sua cover del 1975 dal suo album Rock’n’Roll. Otis Redding la esegue in SIb, Tracy Chapman in SOL e Celentano in MI.
Stand By Me: giro armonico in SOL maggiore
Per motivi didattici iniziamo lo studio del giro armonico in tonalità di SOL maggiore - un tono sotto a quella originale di LA maggiore - poiché in questa maniera tutti e quattro gli accordi risultano senza barré e quindi più facili per un principiante. Per curiosità la tonalità di SOL maggiore è l'unica tra le dodici possibili a permetterci di eseguire i quattro accordi del brano senza il barré. Nelle altre undici tonalità, uno o più accordi ci costringono all'utilizzo del barré.
Nel prossimo paragrafo vedremo comunque anche gli accordi in tonalità originale, anch’essi semplici; fatta eccezione per il F#m realizzato con un barré completo al secondo tasto.
Gli accordi utilizzati sono quattro, tutti in tonalità maggiore e derivati dal primo grado, dal sesto, dal quarto e dal quinto.
Eccoli di seguito in tonalità di SOL:
Le misure del giro sono in totale 8:
Le prime due sul primo grado, accordo di tonica.
La terza e la quarta sul sesto grado ovvero l’accordo relativo minore.
La quinta sul quarto grado, l'accordo di sottodominante.
La sesta sul quinto grado, l’accordo di dominante.
La settima e l’ottava tornano sul primo grado quindi come le prime due sull'accordo di tonica.
Quando si suona il giro più volte di seguito bisogna stare attenti a non pensare alle ultime due misure come al nuovo inizio del giro e quindi dopo averle suonate dobbiamo rimanere sull’accordo di primo grado ancora per due misure, che questa volta sono però le prime due del nuovo inizio. Lo spartito seguente chiarirà comunque ogni dubbio al riguardo.
Ascoltiamo il giro completo di Stand by me con il ritmo semplice di semibrevi sopra indicato per potere avere più tempo di passare da un accordo all'altro.
Stand By Me: giro armonico in LA maggiore
Vediamo anche in questa tonalità i quattro accordi:
ed il giro armonico completo seguito dal suo audio:
Se come principianti avete una più che lecita difficoltà a suonare il F#m col barré al secondo tasto, ma preferite comunque cantare nella tonalità originale - e magari sovrapporvi ad essa con la chitarra - potete utilizzare un capotasto mobile al secondo tasto e suonare tutto con gli accordi in SOL maggiore. In questo modo utilizzerete le quattro diteggiature del paragrafo precedente ma la tonalità risulterà un tono sopra quindi in LA maggiore.
Stand By Me: studio della ritmica di chitarra
Per i super principianti ma anche per chi vuole arrivare per gradi alla ritmica originale, ho messo in ordine progressivo tre ritmiche di base che ci preparano ad arrivare più facilmente alla ritmica del brano.
Eccole di seguito in ordine progressivo di difficoltà. Gli esempi sono tutti sull’accordo di SOL maggiore ma ovviamente vanno eseguiti anche sul giro armonico completo.
La prima è una semplice ritmica a quarti.
Suonate con una plettrata in giù ad ogni battito del metronomo o del piede marcando leggermente il primo quarto - cioè l’inizio della misura - di ogni gruppo di quattro.
La seconda è una ritmica a duine di ottavi. In ogni duina alternate la plettrata in giù e quella in su.
Il metronomo o il piede battono sempre sugli ottavi dispari in corrispondenza della plettrata in giù, mentre le plettrate in su coincidono con gli ottavi pari e quindi corrispondono al levare quando il piede si solleva dal pavimento, e allo spazio vuoto tra un battito del metronomo e quello successivo.
La terza ritmica utilizza un quarto ad inizio misura e tre duine di ottavi sul secondo, terzo e quarto movimento. Questa è la ritmica più simile a quella originale e quindi attraverso la ripetizione va resa più automatica e naturale possibile.
Stand By Me: ritmica originale
Ed eccoci giunti finalmente alla ritmica originale da me ironicamente definita ritmica “da spiaggia”. È una delle ritmiche più usate in assoluto con cui si possono suonare letteralmente centinaia di canzoni.
In pratica rispetto alla ritmica precedente dovete semplicemente togliere la plettrata in giù data sulla seconda duina presente nella misura, quella corrispondente al terzo movimento.
Questo nella scrittura avviene unendo con una legatura di valore il secondo ottavo della prima duina della ritmica in questione - quella sul secondo movimento - con il primo ottavo della seconda duina. In questo modo l'ottavo non deve essere suonato ma si somma all’ottavo precedente.
Un trucco possibile è quello semplicemente di dare a vuoto la pennata in giù che avreste dovuto dare se aveste suonato normalmente questo ottavo legato.
Comunque a prescindere dalle spiegazioni razionali ricordatevi di affidarvi sempre anche all’orecchio e all’imitazione istintiva. I due approcci, quello razionale e quello istintivo, possono aiutarsi a vicenda e l’uno non nega l’altro. Ecco di seguito la ritmica originale:
Di seguito l'audio della ritmica originale in tonalità di SOL. Ovviamente trasportatela anche nella tonalità originale di LA.
Conclusioni
Per concludere applicate quest’ultima ritmica al giro completo sia in SOL maggiore che in LA maggiore e magari anche ad altre tonalità. Per le tonalità di SOL e LA presenti in questo articolo potete utilizzare come basi quelle del giro armonico completo in SOL e in LA.
Non smetterò mai di insistere sull’importanza di saper trasportare un brano in qualsiasi tonalità per adattarlo alla propria a voce o a quella del cantante che si accompagna; oppure ad un particolare strumento solista. Quindi è utile imparare il trasporto a partire proprio da brani semplici come questo.
Buono studio a tutti gli appassionati chitarrofili e alla prossima!