Le serie di libri firmate Dante Agostini fanno parte di un metodo molto utile per tutti i chitarristi che vogliono migliorare o imparare le basi della chitarra ritmica. Un aspetto fondamentale per gettare delle basi solide sul proprio strumento ed imparare a leggere anche le ritmiche degli spartiti moderni più impegnativi
La collana Dante Agostini
Il volume uno della collana Dante Agostini, su cui ci soffermeremo in questo articolo, fa parte di una lunga serie di libri dedicati alla sezione ritmica. Nonostante sia nato come libro per batteristi, ho riscontrato personalmente un utilizzo più che soddisfacente anche per la chitarra ritmica. Il metodo infatti è pieni di ottimi esercizi ritmici che se traslati sulla chitarra vi permetteranno di imparare a leggere e migliorare notevolmente qualsiasi ritmica.
Imparare la chitarra ritmica infatti, in modo concreto e dettagliato, è un aspetto spesso sottovalutato, soprattutto quando ci approcciamo per le prime volte allo strumento. Gettare della basi solide in questo senso invece, è fondamentale per diversi motivi. Se ci pensiamo infatti, i primi approcci allo strumento, sono sempre ritmici e quasi mai solisti. Chi in fondo non ha iniziato, provando a suonare i primi accordi ed accennare anche se ad orecchio qualche ritmica.
Ecco che infatti sviluppare fin da subito una maggiore consapevolezza di ciò che stiamo suonando e riuscire a leggerlo, magari su uno spartito, diventa fondamentale.
Il volume uno Dante Agostini, si concentra su i tempi semplici e riporta in modo graduale diversi esercizi ritmici con note e pause dalla semiminima fino alla semicroma.
Opportuno sarà già conoscere le basi della notazione musicale, cliccate qui per un approfondimento in merito.
L’autore del metodo
Prima di proseguire, è doveroso spendere alcune parole sull’autore del metodo, Dante Agostini.
Senza voler riportare un’intera e dettagliata biografia dell’autore, di cui trovate qui un approfondimento, ci tengo a contestualizzare chi era Dante Agostini e perché il suo metodo ha rivoluzionato in parte il modo di fare didattica.
Nato in Italia agli inizi degli anni venti, si è trasferito in Francia, con tutta la famiglia, all’età di appena cinque anni. Qui nel tempo ha iniziato lo studio della batteria, perlopiù da autodidatta. Nonostante i suoi studi non accademici, è arrivato presto a collaborare musicalmente con artisti di fama mondiale come Jerry Lee Lewis e Frank Sinatra. Negli anni sessanta poi si dedicò sempre di più alla didattica musicale arrivando a fondare una delle prime scuole di musica di batteria della Francia. Da qui nacque l’esigenza di scrivere dei metodi per lo studio arrivando quindi ai famosi volumi Dante Agostini.
Come imparare la chitarra ritmica con il Dante Agostini
Come accennato, all’interno del primo volume del Dante Agostini troveremo tantissimi micro esercizi con svariate figure ritmiche. Gli esercizi sono suddivisi in capitoli ed affrontanti in ordine crescente di difficoltà.
Vediamo quindi un esempio direttamente dal metodo che mischia figure ritmiche di ottavi e sedicesimi.
L’approccio che seguo con i miei studenti, è quello di portarli ad essere in grado di solfeggiare ritmicamente i singoli esercizi. Dopodiché l’obiettivo diventa provare a suonarli scegliendo una semplice sequenza di accordi o anche rimanendo su accordo fisso. Dapprima liberamente poi con il metronomo (60 bpm circa).
Naturalmente suonare un singolo esercizio dall’inizio alla fine non è banale. Ecco che può essere opportuno concentrarsi inizialmente su poche battute (anche due per volta), aumentando via via.
Un ulteriore consiglio, in caso di difficoltà, può essere quello di trascrivere su un quaderno il ritmo presente nelle battute e aggiungerci il movimento della pennata con i simboli giù e su.
Obiettivi del metodo
Gli esempi riportati sono presenti nel primo volume Dante Agostini mentre il secondo volume si occupa esclusivamente dei tempi composti. Entrambi i volumi sono strutturati nello stesso modo e sono più che sufficienti a gettare delle basi più che solide per lo studio della chitarra ritmica.
Grazie a questi step arriverete poi a suonare le ritmiche dei brani direttamente sui dischi e con maggiore consapevolezza. Per chi si vuole spingere oltre, potrete provare anche a trascrivere voi stessi le ritmiche dei vostri brani preferiti e suonarle insieme al disco oppure in sala prove con tutta la band.
Ah, non scordatevi di studiare insieme ad un bravo insegnate, che vi aiuterà a progredire in modo graduale, oltre a consigliarvi un giusto repertorio per lo studio.
Ciao e alla prossima!