A un mese dal Grey Fox Festival, appuntamento immancabile per gli amanti del folk americano, ricordiamo Tony Rice: maestro del flatpicking
Introduzione
All'interno della nostra rubrica, incentrata sulla storia della chitarra e i suoi conclamati protagonisti, abbiamo spesso avuto modo di trattare il mondo acustico.
Il filone acustico della sei corde ha da sempre giocato un ruolo fondamentale nel processo di contaminazione della musica rock di ogni tempo; questo, senza rinunciare ad una propria specifica identità stilistica. Il mondo della chitarra acustica americana si è sempre dipanato in stili, generi e correnti autonome, in grado di delineare alcune esclusive correnti estremamente apprezzate.
La musica acustica, del resto, è da sempre legata alla tradizione statunitense, portavoce di un panorama musicale pregno delle suggestioni e derivazioni etniche degli immigrati giunti nel paese da tempo immemore.
Se il delta blues ha gettato le basi irrinunciabili della musica rock, finendo per influenzare le scene d'oltre oceano, è indubbiamente nella musica tradizionale del vecchio continente che troviamo la genesi del folk americano. L'incessante flusso di immigrati inglesi, scozzesi e irlandesi, che ha da sempre segnato la storia americana, è anche il meltin' pot artistico da cui è nata la musica tradizionale del nuovo mondo.
L'american folk, con le sue derivazioni country e bluegrass, è il diretto discendente di questa ancestrale eredità musicale. Chiaramente, come in ogni genere e in ogni epoca, anche il folk gode dei suoi pionieri, innovatori ed eroi.
Tony Rice
David Rice (Tony) è uno dei grandi padri della chitarra acustica americana. Nasce in Virginia nel 1951 e, dopo l'infanzia trascorsa a Los Angeles, si trasferisce in Kentucky, una delle grandi capitali del bluegrass. Il suo playing particolare e la sua abilità di "picker" gli valgono presto una grande popolarità e ne sanciscono la felice carriera.
E' una carriera fatta di collaborazioni illustri e militanza in alcuni importanti ensemble del settore, dal David Grisman Quintet alla band di Ricky Scaggs. Con queste altisonanti referenze, Tony Rice ha potuto repentinamente avviare un prosieguo solista di tutto rispetto.
Certo, il successo di Rice è sempre stato relegato al suo specifico genere di appartenenza: non un guitar hero universalmente conosciuto, ma sicuramente un "mostro" tra i seguaci della frangia bluegrass della country music. L'estrema settorialità del suo operato non ha impedito al cantante chitarrista di ispirare alcuni giganti della sei corde, divenendo un punto di riferimento costante.
Lo stile
Nel panorama bluegrass americano, caratterizzato da un linguaggio "classico" e spesso ridondante, non è facile per un chitarrista emergere per estro e originalità. Sebbene non manchino nomi illustri capaci di valorizzare il ruolo della chitarra, all'inizio decisamente marginale nel genere, pochi hanno saputo reinterpretare i crismi dello strumento vivificando uno stile che rischiava di risultare stantio.
Tony Rice è uno dei grandi innovatori del flatpicking, stile correlato al genere bluegrass, capace di portare la chitarra ad un ruolo di protagonista. Un nome illustre dunque, che gode di fama e del riconoscimento di altri grandi padri del calibro di Doc Watson, Clarence White e Norman Blake.
Rice acquista quindi la nomea di performer anticonvenzionale, fortemente influenzato dal delta blues e dalla musica tradizionale irish, con frequenti spunti di acoustic jazz. Queste sue insolite peculiarità gli valgono più di qualche critica dai conservatori del genere, ma sono anche ciò che ne aumenta il seguito e la stima tra i progressisti.
Il bluegrass
Il bluegrass è una branchia di musica acustica che affonda le sue radici nella tradizione scozzese e irlandese. Considerato uno dei generi più emblematici della storia statunitense, è anche il filone più tradizionale e meno commerciale del country.
Scaturito dall'avvento dei migranti europei nella zona dei monti Appalachi, il bluegrass ha contaminato a macchia d'olio tutti gli stati adiacenti, divenendo la musica ufficiale del panorama rurale americano. Nel corso del tempo la chitarra ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista, al pari di banjo e violino.
Una linea armonica essenziale ed incalzante ne sottolinea il sapore popolare e le liriche raccontano un mondo rustico e bucolico. L'abilità esecutiva dei suoi performers, tuttavia, è senz'altro degna di lode e sottolinea un' invidiabile tecnica su tutti gli strumenti cordofoni.
Particolare è appunto lo stile di plettrata sulla chitarra, caratteristico del bluegrass , che ha fatto scuola tra gli avventori dello strumento: il flatpicking.
Il Grey Fox festival
Come ogni anno a metà luglio, gli amanti della musica bluegrass si danno appuntamento al Grey Fox Festival. Si tratta di uno tra i più importanti raduni annuali per la musica folk: 5 giorni di concerti ininterrotti nell'atmosfera agreste di Oak Hill, a nord di New York.
Una sorta di Woodstock country dove immergersi nel sound dell'America di una volta, potendo ascoltare i musicisti più talentuosi, tra vecchie glorie e nuove leve. Inutile dire che nel corso degli anni, Tony Rice è stato spesso graditissimo ospite della manifestazione.
Chi vi scrive ha avuto la fortuna di partecipare all'edizione del 2012, constatando il fortissimo apprezzamento al genere bluegrass da una certa parte di pubblico statunitense; una musica non esattamente idolatrata da noi europei, ma che può rivendicare un suo dignitoso seguito anche da noi.
Ascolto consigliato: Tony Rice - Manzanita (1979)
Il disco scelto per presentare il lavoro di Tony Rice è anche il suo album più particolare. Il chitarrista propone brani strumentali della tradizione, alternati a songs in cui dà prova di essere anche un discreto cantante. Un ensemble di prim'ordine accompagna Rice, sfoggiando tutti gli strumenti della tradizione americana con alcuni dei massimi esecutori.
Fiddle, dobro, mandolino, banjo e contrabbasso sostengono il fraseggio fresco e inaspettato della chitarra di Tony, che regala alcuni passaggi rimasti evergreen della folk music. I vari spunti stilistici con cui Rice "sporca" i licks classici del settore è l'essenza della grandezza di questo personaggio.
In conclusione
Tony Rice è un chitarrista talmente radicato nel folk, da pagare questa sua dedizione alla tradizione con un quasi anonimato al di fuori del suo settore. Proprio la sua ricerca musicale nel bluegrass ne ha fatto uno dei grandi eroi della chitarra acustica.
Certo una carriera mai stellare, proprio per la nicchia country in cui era relegata, ma sicuramente eccellente nel micro cosmo del bluegrass americano. Tony Rice: uno dei grandi mentori per tutti i giovani talenti che abitano l'underground folk.