Il blues, nella sua versione maggiore, è caratterizzato dalla presenza degli accordi di settima. Di conseguenza proprio gli arpeggi di settima, ed anche quelli di sesta, possono essere un buon mezzo per espandere il nostro fraseggio oltre la pentatonica.
L'argomento e gli esercizi che vi proporrò sono dettati dall'esperienza personale. Durante le mie lezioni ho già utilizzato questo materiale. Si tratta di sviluppare la pratica degli arpeggi di settima - o di dominante se preferite - e di sesta in un ambito blues. Il tutto nasce proprio dalla necessità di rispondere ad una domanda che mi è stata posta varie volte dagli allievi: "come posso iniziare ad utilizzare gli arpeggi nel blues?". Di per sé la risposta potrebbe essere banale: "è sufficiente applicarli sugli accordi". Il suono che ne esce però solitamente risulta meccanico. Questo perché mancano abbellimenti e note di passaggio.
Siete sicuri di conoscere gli arpeggi di settima e sesta?
Il materiale proposto prevede come requisito la conoscenza degli arpeggi di settima e di sesta. Quindi prima di proseguire, verificate di conoscere questi arpeggi su tutto il manico, e di saperli suonare agevolmente e con padronanza. Il che non vuol dire per forza velocemente, sia chiaro.
Se pensate di aver bisogno di un aiuto per sviluppare la vostra tecnica sugli arpeggi, provate a prendere in considerazione questi articoli.
Arpeggi di settima: una routine di esercizi di tecnica
Arpeggi di settima: un’idea veloce per migliorare la visualizzazione
Abbelliamo gli arpeggi di settima e sesta con la terza minore
Bene. A questo punto siete sicuramente campioni internazionali di arpeggi, quindi possiamo procedere all'applicazione degli arpeggi nel blues.
Il concetto è molto semplice. Si tratta di eseguire gli arpeggi di settima e sesta aggiungendo la terza minore. Questa sarà usata come abbellimento della terza maggiore. In questo modo aggiungeremo un carattere più bluesy all'esecuzione dell'arpeggio stesso.
Facciamo l'esempio su una posizione. Questo è l'arpeggio di settima in SOL in una delle possibili posizioni/diteggiature.
Continuiamo suonando l'arpeggio con l'aggiunta della terza minore. Notate che il movimento è sempre dalla terza minore alla maggiore, che funge da target note, anche quando suoniamo l'arpeggio nella sua forma discendente.
Infine proviamo a cambiare leggermente la ritmica delle note, per avvicinarsi alla pronuncia di un vero e proprio fraseggio. In questo caso l'esecuzione dell'arpeggio è su una base shuffle a 90 BPM.
Eseguite lo stesso esercizio sull'arpeggio con la sesta. Per fare questo basterà sostituire la nota FA con la nota MI e adattare le varie posizioni/diteggiature. La sesta nel blues dona un carattere più retrò. Per citare un esempio illustre, il grande B. B. King ne fa largo uso nel suo fraseggio.
Come continuare a esercitarsi
Per continuare ad esercitarsi nell'applicazione degli arpeggi nel blues eseguite l'esercizio precedente nelle varie posizioni, per entrambi gli arpeggi. Poi suonateli su una base shuffle su un accordo. Scrivete varie frasi, partendo da punti diversi nella stessa posizione. Usate ottavi, terzine o altro. E non vi dimenticate che esistono anche le pause!
In seguito se vi volete mettere più alla prova, provate a esercitarvi su due accordi, per esempio A7 e D7. Create una base in cui gli accordi durino per due o quattro battute ognuno, e provate ad eseguire gli arpeggi dei due accordi, se volete restando in posizione. Progressivamente cercate di staccarvi dall'esecuzione scritta dell'arpeggio e cercate di cambiare il ritmo e la sequenza delle note. In sintesi: provate a improvvisare.
Buono studio e alla prossima.