Scritto da: Alessio Lottero - Categorie: guitar stories / rock / tutto il resto

Eddie Van Halen: The dutch master of american rock

Eddie Van Halen, leggenda della chitarra elettrica ed icona dell'hard rock made in USA nasceva il 26 gennaio 1955


Introduzione

In guitar stories abbiamo spesso parlato del fenomeno del guitar hero; colui che spicca per inventiva, guidato da un' inconsueta ispirazione e sale alle cronache riscrivendo le regole di un genere e di un'epoca.

Il chitarrista in questa sublime accezione trascende le gerarchie classiche del gruppo rock ed arriva ad essere l'elemento di spicco della band, prevaricando il cliché che vede il frontman come membro nevralgico dell'ensemble.
La musica rock, nei suoi decenni di sviluppo, ha sempre rimpolpato la lunga lista degli eroi delle sei corde, spaziando tra gli stili e i generi senza frontiere di stile, ma guidata esclusivamente da una costante ricerca di estro e innovazione.

Ecco dunque il manifestarsi dei vari Jimi Hendrix, Jeff Beck, Jimmy Page e colleghi illustri. Ogni capitolo del rock propone orgogliosamente i propri pionieri.

Oggi rendiamo omaggio ad un innovatore autentico, un precursore indiscusso ed icona di un momento storico: Eddie Van Halen.


Eddie Van Halen

Eddie Van Halen
Photo by Wikipedia

Edward Lodewijk van Halen, chitarrista olandese naturalizzato statunitense, nasce appunto il 26 gennaio del 1955. Si approccia alla musica da giovanissimo, dimostrando peculiarità da enfant prodige in diversi strumenti; ma è con la chitarra, imbracciata ad appena 12 anni che dimostra da subito un feeling particolare.

la carriera di Eddie è legata quasi esclusivamente all'opera del gruppo che porta il suo cognome, fondato insieme al fratello Alex. Non mancano però, nel corso della sua carriera, collaborazioni illustri come la sua storica partecipazione alla produzione di Beat it di Michael Jackson.

Eddie Van Halen è da sempre considerato un super virtuoso, capace di proporre uno stile ridondante e ricercato, frutto di uno studio ponderato sullo strumento. Nel corso degli anni sarà anche uno dei primi chitarristi ad apportare modifiche strutturali al suo strumento, per personalizzarlo ulteriormente ed aumentarne la maneggevolezza.

Van Halen ha più volte dichiarato di essersi ispirato ai grandi padri del rock blues per disegnare il suo stile; uno su tutti, Eric Clapton, che il giovane Eddie venerava da adolescente. Il risultato dei suoi studi non è però un impersonale rivisitazione di stili già percorsi, bensì un approccio innovativo ed originale che ha fatto storia.

Da sempre al centro di una diatriba sulla paternità della tecnica del tapping, il chitarrista ha però l'indubbio merito di averla sviluppata e portata a livelli senza precedenti, rendendola caratteristica principale di un certo tipo di rock.

Gli ingredienti di questa ricerca stilistica sono la ricetta perfetta per un enorme successo. Con la sua band infatti, Eddie Van Halen ha segnato indelebilmente il sound del rock americano degli eighties.


I Van Halen

Van Halen

I Van Halen sono uno dei gruppi simbolo di un certo rock statunitense attivo principalmente negli anni ottanta. Sebbene inizino la carriera a fine anni 70, è nel decennio successivo che i Van Halen consolideranno fama e successo. Forti di un primo disco che è considerato uno degli esordi di maggior successo nella storia del rock, la band californiana brucerà tutte le tappe, trascinata dall'ingegno del suo chitarrista.

I Van Halen sono tra i più abili sviluppatori di quel hard rock che ha il sapore di un heavy metal edulcorato e strizza l'occhio alla classifica. Vita dissoluta, stile selvatico e abilità strumentali, vanno a braccetto con la costante ricerca di consenso commerciale, costante irrinunciabile per rimanere nel mainstream.

E' proprio il sound "ruffiano", l'outfit esagerato e il playing autoreferenziale a conferire al gruppo il poco lusinghiero appellativo di rock "parruccone". Come la storia ci dimostrerà però, le scelte della band si riveleranno quanto mai azzeccate e ispireranno molti contemporanei.


Ascolto consigliato: Van Halen - Van Halen (1978)

Van Halen 1978

Probabilmente l'ascolto consigliato desterà qualche malcontento tra i fans più accaniti dei Van Halen, che quasi ad unanimità considerano 1984, sesto disco della band, il vero capolavoro di Eddie e soci. Questo anche grazie alla presenza di due tra i brani più celebri dei Van Halen: Jump e Panama.

La nostra scelta verte però sulla prima fatica discografica della band, album omonimo datato 1978.
Van Halen si presenta al mondo, iniziando a delineare un particolare hard rock che sarà il musti degli anni ottanta.

Il disco contiene brani epici come Eruption e la celeberrima Ain't Talkin'Bout Love, i cui inserti chitarristici sono passati agli annali. La chitarra di Eddie è infatti, già da subito, protagonista indiscussa dell'LP. E' una sorta di anteprima di quella che sarà la carriera della band e del sound che ne diventerà marchio di fabbrica.



In conclusione

Il 6 ottobre 2020 Eddie van Halen, chitarrista tra i più iconici ed innovativi della storia del rock, ci lasciava a soli 65 anni. Una perdita inestimabile per il mondo della sei corde, che a Van Halen deve alcuni degli episodi più emblematici del suo sviluppo.


Il suo stile chitarristico, unico ed inconfondibile, sebbene piuttosto autoreferenziale, ha saputo suggestionare generazioni di aspiranti seguaci. Stile che Eddie ha sempre manifestato con una innegabile spensieratezza e leggerezza, con un sorriso sempre stampato in faccia, come a sottolineare l'estrema facilità con cui riusciva a compiere gesta inedite e senza precedenti.


Proprio questo suo simpatico atteggiamento da "antidivo", unito alla già citata particolarità del suo playing, lo rende uno dei più apprezzati performers e, dunque, uno dei grandi compianti della scena musicale.
Eddie Van Halen ha saputo lasciare una profonda impronta nella musica rock, riuscendo a conciliare originalità e l'innovazione tecnica con un ampio successo commerciale, riuscendo a farsi apprezzare anche da un' audience culturalmente lontana dal suo "mondo" sonoro.

Van Halen è a buon diritto uno dei grandi guitar heroes della storia, l'ambasciatore di un approccio strumentale portato agli estremi e di un certo tipo di rock "easy", ad oggi decisamente estinto, che a lui deve però un passato glorioso e dorato e che gli ha consegnato un posto sull'Olimpo della chitarra elettrica.


fine
Alessio Lottero -