Scritto da: Paolo Sartori - Categorie: styling / tecnica

The Pot: uno spunto creativo per i riff

I riff sono un elemento caratteristico dei brani e in generi come il rock e il metal ne troviamo veramente molti, anche di iconici. Prendendo come riferimento The Pot dei Tool, andremo ad analizzare le parti che ritengo più interessanti per capire cosa li rende così efficaci.


Prima di continuare è doveroso fare una premessa: ho deciso di scegliere questo brano tra gli innumerevoli riff interessanti della discografia dei Tool perché il tempo è sempre 4/4. In questo modo potremo vedere come anche nel tempo più diffuso e semplice in assoluto, si possono creare delle idee ritmiche interessanti.


Suono e accordatura per suonare The Pot

Se volete cimentarvi nell’esecuzione dei riff la prima cosa da fare è impostare l’accordatura in Drop D: si tratta di scordare la sesta corda di un tono, ovvero dal Mi al Re.

Per quanto riguarda il suono invece, non è necessari nulla di particolare ma è sufficiente una distorsione high gain con un equalizzazione non troppo “scura” per rendere le note ben definite.


Main riff

Il primo riff trattato si può definire come quello principale della canzone perché ti lo troviamo in diverse sezioni del brano. Melodicamente parlando, esso si basa sulla nota Re in 2 ottave e l’accento viene dato dalla nota più acuta. Notare come non si trovi mai sullo stesso punto, dato dal fatto che viene prima preceduto da 2 note, poi da 3 e infine 4. Aggiungendo sempre una nota con valori diversi l’accento si sposta e alla fine della seconda battuta, aggiunge un breve passaggio con altre 2 note per chiudere il ciclo.

tab main riff the pot

Ritornello con progressione armonica

Questa sezione di The Pot contiene una progressione armonica ben definita data sempre da un riff che si appoggia molto al quello principale a livello ritmico per poi suonarlo anche qui. Anche se non vengono suonate triadi ma solo note singole si può facilmente dedurre che siamo in Re Eolio e verso la fine strizza l’occhio al modo frigio. Inoltre, come accade spesso, appare anche la blue note come nota di passaggio prima di risolvere sul primo grado. La progressione dunque, è la seguente:

| Gm – F | C – Gm | Dm | % |Gm – F | C – Eb | Dm | % |

tab ritornello the pot

Idee ritmiche sui sedicesimi

Dal punto di vista ritmico a mio avviso questa è la parte più creativa. Il riff è costruito principalmente sui sedicesimi ma per spezzare la figura ritmica e creare più groove, sono presenti note più lunghe ed una pausa. Infine viene inserita una terzina di sedicesimi con il legato per creare un certo senso di “accelerazione”.

tab bridge the pot

Outro Riff

Nel riff di chiusura di The Pot invece gli accenti rimangono sempre fissi e intervallati da altre note in palm muting. A livello ritmico abbiamo principalmente sedicesimi ma alla terza ripetizione invece il ritmo si sposta interamente ad ottavi marcando ancora di più ogni singola nota. Ricordiamoci che più alto è il valore di una nota più le si dà importanza.

tab outro riff the pot

Video e download

Per praticità di studio, qui potete scaricare il pdf che racchiude tutti gli spartiti in un unico file. Inoltre se volete ascoltare la canzone completa, ecco il video youtube:

Ciao e buon lavoro!

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Paolo Sartori -