Chitarra classica: consigli per un primo acquisto

Consigli su come orientarsi da principianti per la scelta e l’acquisto della prima chitarra classica. Marche, modelli e prezzi. Che test fare durante la prova dello strumento.

Chitarra classica

Premessa

In questo articolo concentrerò l’attenzione sulla chitarra classica senza troppi riferimenti alle sorelle acustica ed elettrica che saranno prese in considerazione per un eventuale confronto in un prossimo articolo.
Tratterò di come orientarsi per scegliere la propria prima chitarra classica. Naturalmente i consigli e le considerazioni prese in esame possono comunque valere anche per chi ha già iniziato lo studio della chitarra e si accinge a cambiare il proprio strumento.


Acquisto chitarra classica

Internet o negozio? In internet ovviamente c’è più scelta. In negozio c’è quello che al momento è disponibile ma detto francamente a mio parere la chitarra andrebbe comprata in un negozio per poterla toccare, provare e ascoltare dal vivo. È importante secondo me instaurare un rapporto continuativo e di fiducia con un bravo negoziante. Alcuni negozianti pur non essendo liutai, sono in grado di realizzare delle ottime “messe a punto” di base dello strumento, che, anche se nuovo, potrebbe averne bisogno, e se onesti possono consigliare lo strumento adatto all’acquirente con molta pertinenza. Sono spesso più preparati degli stessi insegnanti riguardo alle diverse possibilità di scelta avendo il polso della situazione di quello che offre il mercato e delle novità del momento.


Chitarra classica: le dimensioni

Per quel che riguarda le dimensioni dobbiamo tener conto dell’età ma soprattutto della grandezza delle mani, soprattutto della mano sinistra, o della destra nel caso di un mancino che decida di rigirare la chitarra.
Nel metodo Suzuki, specializzato nell’apprendimento di uno strumento anche per bambini piccoli, si può iniziare già a 3 anni e quindi è chiaro che bisogna rivolgersi a strumenti di dimensioni adeguate. Le possibilità sono fondamentalmente quattro. Le dimensioni normali definite 4/4 e le dimensioni ridotte da 3/4, 2/4 (anche detta da 1/2) e 1/4. Uno strumento troppo grande potrebbe scoraggiare il principiante quindi bisogna valutare bene questo aspetto. Ovviamente con la crescita è anche importante al momento giusto fare il passaggio allo strumento di dimensioni normali.

I tasti di una chitarra classica dovrebbero essere 19 ma se fossero meno soprattutto nel caso di chitarre di dimensioni ridotte può andare bene lo stesso dato che per chi inizia sarà molto improbabile andare a suonare a fine tastiera.


L'eventualità del noleggio

In alcune scuole di musica, o negozi, vi è la possibilità di prendere una chitarra a noleggio e poi eventualmente riscattare le quote pagate per acquistare definitivamente lo strumento. Questo potrebbe essere utile per provare lo strumento. Deciderete poi se continuare lo studio o no, oppure di acquistare uno strumento diverso da quello preso a noleggio. In questi casi ovviamente lo strumento sarà quello disponibile e non si potrà esigere troppo come per un acquisto. Si potranno però provare con più calma e più tempo a disposizione le sue caratteristiche specifiche.


Il budget per una prima chitarra classica

Per l’acquisto, stabilire un tetto massimo è importante per non perdere tempo provando strumenti belli ma fuori budget. Oggi è possibile trovare strumenti adatti per cominciare anche a cifre molto basse.
È sempre importante però provare lo strumento a prescindere dal prezzo per valutare se valga la pena.


Per questo articolo mi sono orientato su prezzi che vanno tra i 50 e i 300 euro.
Se avete voglia e soprattutto la possibilità di investire oltre, non è comunque necessario secondo me andare oltre i 500 euro per partire. Bisogna imparare a conoscere lo strumento suonandolo con i suoi pregi e i suoi difetti in modo tale che l’esigenza di passare ad uno strumento di livello superiore avvenga in modo progressivo, consapevole e naturale.
Già intorno ai 200 euro si possono trovare chitarre con la tavola armonica in legno massello che rappresentano di solito un salto di qualità rispetto a quelle con la tavola armonica in laminato.
Dal punto di vista acustico la tavola armonica, che è la parte della chitarra classica dove si trova la buca da cui fuoriesce il suono, è la parte più importante. Il legno massello permette una risonanza ottimale della tavola armonica mentre il laminato, a volte chiamato compensato, normalmente utilizzato per le chitarre più a buon mercato, essendo costituito da tre fogli di legno incollati, impedisce una libera vibrazione del legno. 
È ovvio che più il costo è basso, meno si può pretendere che le sue caratteristiche corrispondano allo strumento “ideale”.


Nel prossimo paragrafo, marche e modelli da prendere in considerazione, in ordine di prezzo crescente.
Se volete potete considerare solo la marca ed orientarvi su modelli diversi da quelli indicati, anche perché questi sono disponibili per l’acquisto online e non è detto che in negozio vi siano le stesse disponibilità.


Marche e modelli per un primo acquisto

Sakura: considerate questa marca in generale, a prescindere dal modello. Molti anni fa regalai a mio fratello una Sakura modello di base. La chitarra mi sorprese per una incredibile precisione nell’intonazione, meglio anche di strumenti molto più costosi. C’è anche un modello da 3/4 (Sakura 920) ad un costo abbordabilissimo.

De Salvo (CG44N): ad una cifra molto abbordabile vi vengono forniti oltre alla chitarra un accordatore, la custodia, un supporto per lo strumento e alcuni plettri. Questa è una tipica offerta a pacchetto che vi permette di avere anche alcuni accessori utili di cui parlerò in uno dei prossimi paragrafi.

Eko (CS-15): marchio italiano storico. Con custodia in dotazione.

Yamaha (C40): questo è il modello della “classica” chitarra classica per chi inizia.

Alahambra (Z-Nature): questa chitarra ha la tavola armonica in legno massello e questo la rende come già detto più risonante e ricca di armonici.

Nella scelta tenete sempre presente la differenza tra “marca” (brand), o marchio che dir si voglia, “modello” ed “esemplare”. 

La marca è il nome dell’azienda produttrice che può produrre o aver prodotto molti modelli diversi di chitarre di varie fasce di prezzo.

Il modello rappresenta una tipologia di chitarra con specifiche caratteristiche riguardo la forma, i legni utilizzati ed altro.

Modello ed esemplare sono termini che a volte si confondono ma in questo caso intendo due cose diverse. Esemplari diversi dello stesso modello possono riuscire ben diversi. Per questo ancora una volta sarebbe importante poter provare lo strumento che poi si deciderà di acquistare.

Non è detto che lo strumento più costoso sia sempre il migliore. A volte è il marchio famoso che fa salire il costo e non necessariamente le reali qualità dello strumento.


Provare lo strumento

È chiaro che in questo caso dò per scontato che si possa provare lo strumento in un negozio o al limite lo strumento di un amico.
Provare la chitarra  è importante e se possibile sarebbe meglio farlo in un luogo adatto e silenzioso. La chitarra deve essere provata ben accordata e se le corde sono nuove o poco usate va riaccordata più volte anche durante la prova. Se non siete in grado di accordarla potreste chiedere al negoziante di fornirvi un accordatore a clip, da attaccare alla paletta e farvi spiegare come funziona.
Andrebbero provate più chitarre, anche due o tre, per fare un confronto delle loro caratteristiche in relazione ai parametri indicati in questo articolo.
In un certo senso bisognerebbe provare le chitarre ad occhi chiusi senza farsi condizionare dalla marca o dal modello e utilizzando il tatto e l’orecchio più che l’occhio.
Certamente anche l’occhio vuole la sua parte ma dovendo scegliere personalmente preferirei uno strumento meno appariscente che suona bene, ad uno dalle qualità sonore mediocri ma bello da vedersi.

Dovendo ridurre all’osso i requisiti fondamentali da ricercare in una chitarra anche di fascia molto bassa direi che ne rimangono due: la suonabilità, che riguarda in particolare modo l’action che tra breve descriveremo, e l’intonazione. Tutto il resto se c’è ben venga (durata del suono, volume, estetica, timbrica piacevole…) ma per un primo acquisto, soprattutto se economico, è secondario.
Per gli acquisti online non è possibile verificare né l’uno né l’altro dei requisiti fondamentali quindi l’acquisto è a scatola chiusa è a proprio rischio e pericolo.


Alcuni semplici test di prova

Elenco di seguito dei test che potete fare voi stessi . Dato però che potreste non sapere neanche come mettere le mani sullo strumento, fatevi aiutare se possibile da un amico che già suona:

  • Suonare le corde a vuoto insieme e poi singolarmente.
  • Suonare tutti i tasti su ogni corda anche con un dito solo.
  • Suonare alcuni accordi se già se ne conoscono alcuni o qualsiasi altra cosa si sappia già fare (scale, riff, arpeggi ecc.).
  • Controllare se il volume delle 6 corde è abbastanza equilibrato. Prima provate una per volta le corde a vuoto, anche in ordine sparso. Poi ad esempio le note del terzo tasto, poi quelle del quinto, del settimo e così via cercando di capire se ci sono sbalzi eccessivi di volume tra le varie corde. Ancora una volta se siete dei principianti assoluti o quasi, utilizzate anche solo il dito indice della mano sinistra per fare queste prove.
  • La tastiera non dovrebbe essere troppo dritta ma leggermente (sottolineo leggermente) concava tanto che tenendo la chitarra appoggiata ad un tavolo e premendo una corda contemporaneamente al primo e al dodicesimo tasto, la corda stessa non dovrebbe toccare i tasti, soprattutto quelli più centrali rispetto ai due premuti. Dovrebbe quindi rimanere un po’ di spazio tra l’ottavo e il quinto tasto tra la corda e la tastiera.

Conviene sempre, se si acquista in negozio e si è principianti, farsi accordare dal negoziante la chitarra appena acquistata. Una volta a casa, utilizzate il supporto dei vari accordatori online presenti nel web oppure utilizzate app da scaricare nel telefonino.

Alcuni dei prossimi parametri in realtà valgono per tutti i tipi di chitarre e anche per tutti gli strumenti.


Action

Con il termine action che si traduce con la parola azione, ma che ormai è quasi sempre indicato in inglese, si intende, oltre che la distanza delle corde dalla tastiera, anche la maggiore o minore durezza o morbidezza che proprio a causa di questa distanza si può generare quando si premono note singole, bicordi o accordi.

Se le corde al capotasto sono troppo alte la chitarra sarà sicuramente dura da suonare nei primi tasti e abbassare l’altezza del ponte non cambierà molto la situazione. Ovviamente anche un ponte alto renderà l’action alta e quindi la chitarra in generale dura da suonare.
Le corde troppo basse viceversa pur rendendo lo strumento più morbido nel premere le corde, produrranno lo sbattimento delle corde stesse sui tasti durante la loro vibrazione. Questo ovviamente sporcherà il suono oltre a rendere la corda meno libera di vibrare per tutta la sua escursione.

Se una chitarra risultasse dura da suonare è meglio provarne un’altra o chiedere al negoziante se nell’acquisto può essere inclusa una messa a punto dell’action. La stessa cosa vale nel caso di una chitarra con le corde troppo vicine alla tastiera che produrrebbero i fastidiosi rumori di cui si diceva sopra.

Di solito una chitarra classica è più morbida di una chitarra acustica mentre l’elettrica, pur montando corde di metallo, è normalmente abbastanza morbida da suonare; sempre se non ha un’action troppo alta. 
Comunque la corda di nylon fa meno male di quella di metallo e quindi la chitarra classica può essere un buon modo per avvicinarsi alla chitarra in generale; a prescindere dalla scelta personale che si farà in seguito. Diciamo che potrebbe in effetti scoraggiare meno il principiante ed invogliarlo a proseguire anche se poi passerà ad un’altra tipologia per gusto personale o per scelta legata ad uno stile specifico.


Volume e sustain

Beh, il volume sarà quello che sarà. Non possiamo pretendere un granché da una chitarra da pochi euro. Però è utile considerare questo parametro nel confronto tra strumenti della stessa fascia di prezzo. Il volume può essere testato, insieme al sustain, consentendo alle corde di vibrare fino a quando il suono si esaurisce per conto proprio.

Il così detto sustain è infatti la durata del suono delle note singole e/o degli accordi misurata per tutto il tempo di vibrazione della corda.


L’intonazione

L’intonazione è un parametro difficile da controllare per un principiante.
Ancora una volta potrebbe essere utile l’assistenza di un amico già esperto o comunque già avviato.
Una verifica possibile comunque dopo aver bene accordato la chitarra sulle corde a vuoto, è quella di controllare le ottave al XII tasto. Lo si può fare con un accordatore cromatico che vi permetta di controllare non solo il suono delle corde a vuoto ma anche quello delle altre note. In pratica se l’accordatore indica che le corde a vuoto sono accordate, anche le note al XII tasto di tutte e sei le corde devono risultare ugualmente accordate sulle stesse note ma un'ottava sopra.
Altri sistemi più approfonditi di verifica dell’intonazione richiedono competenze che esulano dagli scopi di questo articolo.


Eventuali accessori da abbinare al primo acquisto

Ritengo che al primo acquisto debba essere preso in considerazione anche quello relativo ad alcuni accessori utili. Questi a volte sono indispensabili o quasi; come quelli che indico di seguito. Tra l’altro nel caso di acquisto insieme allo strumento potrebbero avere un prezzo scontato:

  • Leggio
  • Poggiapiede (da non trattare come un “poggiapiedi” se no si sfonda!!!).
  • Plettri: morbido (thin), medio (medium) e duro (heavy); è utile avere almeno questi tre tipi di base e alternarli per sperimentarne le differenze.
  • Capotasto mobile: mi raccomando per chitarra classica che è perfettamente dritto e non leggermente bombato come quelli per chitarra acustica ed elettrica.
  • Una muta di corde di riserva; da preferire tensione media o bassa.
  • Custodia morbida imbottita. Quelle non imbottite proteggono solo dalla polvere! Se possibile con una tasca esterna dove mettere eventualmente spartiti o accessori vari e con la possibilità di venire indossata a zainetto, in questo modo si possono avere le mani libere o portare lo strumento anche in bicicletta o in scooter.
  • Accordatore a clip (e/o un diapason per imparare al momento opportuno ad accordare anche ad    orecchio). Questi tipi di accordatori non risultano essere sempre precisissimi ma per un principiante sono sicuramente utili per dare una valida sgrossata all’accordatura.
  • Metronomo: ormai lo travate anche come app gratuita per il telefonino e questo vale anche per l’accordatore anche se quello a clip indicato sopra è molto pratico e veloce da usare, essendo applicato direttamente sullo strumento.

Nelle offerte così dette a pacchetto o a kit si possono spesso trovare alcuni di questi accessori inclusi nel prezzo di acquisto della chitarra; come nel caso della chitarra De Salvo CG44N indicata in un precedente paragrafo.


Stili da suonare con la chitarra classica

Ovviamente lo stile classico in tutte le sue varianti è quello che storicamente si rivolge maggiormente alla chitarra classica.

Questo tipo di chitarra però è stato e continua ad essere utilizzato in molti stili moderni. Per esempio nella bossa nova è sicuramente lo strumento predominante. Ascoltatevi Joao Gilberto o Baden Powell.
Anche il flamenco, per quanto esistano chitarre specifiche per questo stile, utilizza la chitarra classica; un esempio per tutti il grande Paco De Lucia.

Vari chitarristi che suonano in fingerstyle (dal folk al country, dal fingerstyle jazz al pop) la utilizzano come prima o seconda scelta. Per esempio Earl Klugh e Charlie Byrd  nel jazz. Jerry Reed nel country, José Feliciano nel pop e Duck Baker nel jazz , negli stili irlandesi e molto altro. Eric Clapton l’ha usata in diversi brani del suo album Unplugged. Tra questi spicca la famosissima Tears In Heaven ma anche Signe il brano strumentale di apertura del CD..
La chitarra classica si può inoltre suonare anche col plettro. Attenzione però a non sciupare come ho fatto io (!!!) la tavola armonica per poi riparare facendoci mettere un battipenna da un liutaio.
Molto bravo nell’utilizzo del plettro con la classica il grande Tommy Tedesco, che la utilizzava anche con tecnica hybrid, plettro e dita, in molte occasioni.
I Beatles hanno utilizzato la chitarra classica nel loro brano And I Love Her, sia per l’arpeggio che per il breve solo.
I Pink Floyd l’hanno utilizzata per If e Is There Anybody Out There?; entrambi i brani sono stati trascritti dal me e sono presenti sul blog, cliccando sui precedenti link.
Il brano Classical Gas, di cui ha fatto una splendida versione per chitarra acustica Tommy Emmanuel, viene eseguito nella versione originale con orchestra dall’autore Mason Williams su una chitarra classica.


Conclusioni

Per concludere, ho cercato di dare informazioni utili in questo breve articolo. Sicuramente possono servire anche a chi è più avanti con lo studio e per strumenti di fascia superiore a quella indicata. Anzi in questo caso bisognerà essere ancora più esigenti, perché i parametri presi in considerazione vengano rispettati.

Tenete presente comunque che è praticamente impossibile soddisfare tutte le aspettative di qualità ad un primo acquisto di fascia bassa. Comunque il vostro strumento è “il vostro strumento”. Andrà apprezzato ed amato per quello che è e che può offrivi in un certo periodo della vostra carriera professionale o amatoriale che sia. A questo proposito andate a vedervi la mitica chitarra classica soprannominata “Trigger” da sempre utilizzata da Willie Nelson! 

Auguro a tutti un buon acquisto di chitarra classica e buona musica!

fine
Luigi Gagliardi -