Impariamo a realizzare sulla chitarra tipiche linee di basso boogie woogie in tonalità di MI e LA maggiore sul giro blues.
Il boogie woogie: una panoramica generale
Non è questo il contesto in cui approfondire le origini e la storia del boogie woogie. Resta comunque il fatto che questo stile strettamente legato al blues e al jazz ha ottenuto un grande successo nell’era delle big band negli anni '30 e '40 ed è stato uno degli stili jazzistici anche legati al ballo come lo swing. Tutt’oggi questo suo legame con la danza è ancora presente sia a livello amatoriale che professionale.
Per non dilungarci troppo citiamo due grandi figure del jazz che hanno reso famoso il boogie: Count Basie e Lionel Hampton ma in seguito anche Benny Goodman e Glenn Miller.
In questa sede ci concentreremo comunque nella realizzazione di una semplice linea di basso tipica del boogie applicata alla chitarra.
Trovo molto utile per allievi principianti imparare questa linea di basso per avere un primo avvicinamento allo studio di linee melodiche sulle corde basse e per iniziare a suonare semplici riff a note singole. Inoltre è sicuramente divertente e utile per eventuali gruppi di musica d’insieme imparare questi riff a note singole in sostituzione del basso o anche doppiandolo.
Struttura di riferimento del boogie woogie
Possiamo considerare il giro blues di 12 misure come la principale struttura di riferimento del boogie woogie. Come già detto nel paragrafo precedente possiamo intendere il boogie woogie come un blues ballabile. Non è a caso infatti che esistono anche dei campionati di ballo boogie.
Questa la struttura di riferimento che utilizzeremo per questo articolo:
Con l’indicazione dei soli gradi per avere uno schema valido per tutte le tonalità
||: I | % | % | % | IV7 | % | I | % | V7 | IV7 | I | % :||
Boogie woogie: linee di basso in MI e in LA
Ecco lo stesso schema nelle tonalità di MI e di LA con l’indicazione dei rispettivi gradi. Utilizzate le prossime basi di chitarra ritmica per suonarci sopra le linee di basso che vedremo a breve.
In MI:
I
||: E | % | % | % |
IV I
| A7 | % | E | % |
V IV I
| B7 | A7 | E | % :||
In LA:
I
||: A | % | % | % |
IV I
| D7 | % | A | % |
V IV I
| E7 | D7 | A | % :||
L’accordo di primo grado, che in questo caso ho indicato come semplice triade maggiore, può ovviamente essere anche di settima di dominante come quelli del quarto e quinto grado. L’accordo di settima di dominante è assolutamente tipico nello stile blues; ma in alcuni casi soprattutto il primo grado può rimanere un semplice accordo maggiore senza la settima.
Le tonalità di MI e di LA sono sicuramente le più usate o comunque tra le più usate nella chitarra blues e nella chitarra in generale; principalmente perché hanno le toniche sulle due corde più basse a vuoto. Questo è il motivo per cui sono state scelte in questa lezione, ma ovviamente sarebbe bene saper trasportare tutto in altre tonalità.
Quando avrete imparato bene i giri boogie woogie a seguire potrete utilizzare i giri di accordi in MI e in LA come basi ritmiche anche per vostre variazioni personali.
Boogie woogie: un giro di basso tipico
Linee di basso come quella che andremo a breve ad analizzare e soprattutto a suonare sono tipiche nello stile boogie. Spesso eseguite dalla mano sinistra del pianista o dal contrabbassista possono anche essere doppiate dal chitarrista. Negli stili popolari è piuttosto normale e frequente che gli strumenti si copino vicendevolmente ritmiche, armonie o riff tipici che diventano poi col tempo cliché di un certo stile.
Nel nostro giro di basso, tutto eseguito a quarti in tonalità di MI maggiore, possiamo notare come le note scelte per i vari accordi sono quelle della triade maggiore di ciascun grado a cui si aggiunge la sesta maggiore e in alcuni punti anche la settima minore.
Eseguite tutto in quarta posizione. Mantenete la mano sinistra ferma ma non rigida e bene aperta cercando di sistemare le dita precisamente di fronte al tasto a loro assegnato. In quarta posizione il dito 1 sta sul quarto tasto, il 2 sul quinto, il 3 sul sesto e il 4 sul settimo.
Notiamo inoltre che le battute realmente da imparare sono solo 5 su 12.
Queste le battute uguali:
1, 2, 3, 7 e 11 (arpeggio di E6)
4 e 8 (linea discendente dalla settima minore alla terza maggiore)
5, 6 e 10 (arpeggio di A6)
Poi rimangono la 9 (arpeggio di B6) e la 12 (arpeggio di E6 discendente) che vengono suonate una sola volta.
Inoltre la 1 e la 5 (e tutte le loro ripetizioni) sono sostanzialmente uguali ma eseguite su coppie di corde diverse. La 1 su sesta e quinta corda e la 5 su quinta e quarta mantenendo inalterate le diteggiature e i rapporti intervallari tra le note.
Lo stesso giro trasportato in La maggiore
Il trasporto in tonalità di LA maggiore risulta molto facile. È sufficiente spostare tutto lo schema esecutivo di una corda verso il pavimento. Dalle corde sesta, quinta e quarta ci si sposta su quinta, quarta e terza. Restano invariate le diteggiature ma tutto risulta una quarta giusta più in alto, da MI maggiore quindi ci spostiamo in La maggiore.
Come già detto lascio a voi comunque cercare di replicare in altre tonalità la stessa sequenza di note; anche se questo richiederà adattamenti vari e modifiche alla diteggiatura nel suo insieme.
Soluzioni tecniche per la mano destra nella linea di basso boogie woogie
Si possono utilizzare varie soluzioni per eseguire con la mano destra la linea di basso appena vista.
Potete suonare tutto con il pollice, potremmo dire alla Wes Montgomery. Il pollice può suonare col tocco libero, pizzicando la corda e muovendosi verso l’esterno oppure può appoggiarsi alla corda sottostante. In quest’ultimo caso il suono sarà più presente e corposo.
Un’altra soluzione sempre con le dita consiste nell’alternare l’indice e il medio come normalmente fanno i bassisti o i chitarristi classici e flamenco quando eseguono scale o loro frammenti. In questo caso è tipico appoggiare il dito sulla corda soprastante dopo aver suonato una nota cosa che ovviamente non è possibile sulla sesta corda.
Si può ovviamente suonare con il plettro con regolari plettrate verso il basso o anche alternate. Ciononostante quest’ultima soluzione è più indicata quando si eseguono due o più note per battito come vedremo nel prossimo paragrafo.
Ecco le tre soluzioni riferite alla sola prima misura del giro, visto che le altre misure si eseguono, una volta scelta la tecnica, nella stessa maniera:
Ciascuna delle soluzioni indicate ha le sue problematiche tecniche ma anche e soprattutto la sua specifica sonorità. Consiglio quindi di provarle tutte e valutare le loro differenze dal punto di vista tecnico e timbrico.
Raddoppiare le note
Una possibile variazione del giro di basso appena visto consiste nel raddoppiare ogni nota in modo tale da realizzare una ritmica non più a quarti ma a duine di ottavi.
La duina può essere a sua volta eseguita normalmente, in modo scolastico, dividendo il quarto in due parti uguali come possiamo sentire nel prossimo audio:
Questa ritmica viene definita “even eights” o “straight eights” e non è tipica del boogie boogie ma viene utilizzata in stili che dal boogie hanno preso comunque spunto come il rock’n’roll o il rock blues. Lucille di Little Richard e Albert Collins è suonata con questa modalità.
La modalità ritmica sicuramente più tipica del boogie woogie è quella swing. Ascoltate Guitar Boogie di Arthur Smith che esegue qualcosa di simile al nostro esempio anche se in maniera molto più variata.
Anche Mojo Boogie di J.B. Lenoir è molto significativo; suggerisco la versione per sola chitarra e voce. Dal titolo si capisce come il boogie fosse molto vicino al blues, in questo caso infatti sembra si tratti più di un blues shuffle che di un boogie come oggi lo intendiamo.
Ascoltiamo nel prossimo audio la modalità swing:
Consiglio vivamente di studiare bene e avere chiara la differenza tra le due modalità.
Usare il palm mute
Una volta imparati correttamente i precedenti giri di basso boogie woogie provate ad eseguirli con la tecnica del palm mute, che consiste nell’appoggiare il palmo della mano destra sulle corde immediatamente prima del ponte. Non premete troppo e cercate il punto giusto che vi permette di ottenere il giusto suono smorzato.
Il palm mute come potete sentire nel prossimo audio modifica, rispetto al suono normale, ben tre parametri:
1: il timbro che diventa più scuro e cupo
2: la durata del suono che si accorcia
3: il volume del suono che a parità di forza di attacco diminuisce
Nel prossimo ed ultimo audio eseguo il giro boogie in palm mute due volte; la prima volte a quarti e la seconda a duine swing.
Buono studio e buon divertimento. Alla prossima!