Scritto da: Daniele Vettori - Categorie: tutto il resto

Riconoscere triadi e rivolti ad orecchio

Per gli strumenti armonici, in particolar modo chitarra e pianoforte, allenare l’orecchio sulla parte armonica è fondamentale. Allenando il vostro orecchio in tal senso potrete, ad esempio, trascrivere velocemente gli accordi dei brani, a volte anche senza l’ausilio dello strumento. Potrete inoltre memorizzare altrettanto velocemente le progressioni armoniche. A livello di ear training uno step fondamentale per arrivare al riconoscimento di quadriadi, accordi estesi e progressioni armoniche, è il riconoscimento delle triadi e dei relativi rivolti.


Tipologie di triadi e rivolti di una triade

Prima di affrontare le tecniche per riconoscere triadi e relativi rivolti ad orecchio; passiamo in rassegna le varie tipologie di triadi, vediamo come si costruiscono, e quali sono i rivolti.

Esistono molte tipologie di triadi, in questo articolo mi limiterò alle quattro triadi principali: maggiore, minore, aumentata e diminuita. Ecco come si costruiscono, la lettera F sta per fondamentale (la nota che da il nome alla triade) e gli intervalli sono sempre calcolati rispetto alla fondamentale:

Maggiore: F - 3mag - 5giu

Minore: F - 3min - 5giu

Aumentata: F - 3mag - 5aug

Diminuita: F - 3min - 5dim

Ecco un esempio di queste quattro triadi sul pentagramma realizzato a partire dalla fondamentale DO.

Triadi di DO

Avete bisogno di un ripasso degli intervalli? Cliccando qui troverete un articolo dedicato all’argomento.

Passiamo adesso ai rivolti. Esistono 2 rivolti di una triade: il primo rivolto ed il secondo rivolto. I rivolti possono essere applicati ad ogni tipo di triade. Il primo rivolto si costruisce partendo dalla posizione fondamentale della triade e spostando di un’ottava la voce più bassa (la fondamentale). Il secondo rivolto si costruisce partendo dal primo rivolto e applicando lo stesso spostamento della voce più bassa (in questo caso la terza):

Posizione fondamentale: F - 3 - 5

Primo rivolto: 3 - 5 - F

Secondo rivolto: 5 - F - 3

Ecco un esempio, sul pentagramma, della posizione fondamentale e dei due rivolti della triade maggiore di DO.

Triadi di DO Primo e Secondo Rivolto

Riconoscere triadi maggiori e minori in posizione fondamentale

La prima cosa che si impara a riconoscere sono le triadi maggiori e minori in posizione fondamentale. Molti di voi sanno già riconoscere queste triadi senza l’ausilio di particolari tecniche. Infatti la triade maggiore ha suono più brillante che si può definire “allegro" o “gioioso” mentre la triade minore ha un suono più cupo che si può definire “triste”. Questo, però, non è di certo un metodo empirico funzionale. Qualcuno di voi potrebbe non associare cosi facilmente il suono di una triade alle caratteristiche sopra elencate, sopratutto se è la prima volta che affronta questo argomento, oppure se è da poco che suona uno strumento.

Il metodo empirico che sto per proporvi per riconoscere triadi e rivolti ad orecchio, si basa sugli intervalli e sul loro riconoscimento ad orecchio. Se non sapete di cosa sto parlando è assolutamente necessario visionare questo articolo, prima di andare avanti con la lettura.

Per riconoscere una triade maggiore o minore in posizione fondamentale, è sufficiente cantare le note che compongono la triade, dopo averla ascoltata, e soffermarsi sulle prime due note. Se cantando le prime due note, riconoscete un intervallo di terza maggiore la triade è maggiore, viceversa se riconoscete un intervallo di terza minore la triade è minore. L’intervallo di quinta che si genera tra la prima e l’ultima nota della triade sarà sempre un intervallo di quinta giusta nel caso di triadi maggiori e minori.


Un esercizio preparatorio importante 

Cantare le note che compongono una triade può sembrare semplice ma non lo è affatto. Consiglio pertanto di allenarsi inizialmente provando, dopo averla ascoltata più volte, a cantare le note che compongono una triade in stato fondamentale, partendo sempre dalla nota più bassa. Potete farlo utilizzando un pianoforte una chitarra, oppure avvalendovi di teoria.com sezione ear training-chords-triads. Quando siete sicuri di essere in grado di cantare correttamente le note che compongono una triade in stato fondamentale, partendo dalla nota più bassa; passate al riconoscimento delle triadi maggiori e minori con gli intervalli.


Aggiungiamo le triadi aumentate e diminuite in posizione fondamentale

Quando aggiungiamo al riconoscimento le triadi aumentate e diminuite, il metodo non cambia anche se richiede uno step in più per il riconoscimento degli intervalli interni. In questo caso, dopo aver cantato le note che compongono la triade, è necessario soffermarsi prima sull’intervallo di terza generato dalle prime due note; poi sull’intervallo di quinta generato dalla prima e dall’ultima nota.

Ecco un esempio sul pentagramma relativo alla triade aumentata e diminuita di DO.

Riconoscere triadi aumentate e diminuite

Partiamo sempre dal riconoscimento dell’intervallo di terza, generato dalle prime due note della triade:

  • se è un intervallo di terza maggiore avete due possibilità: triade maggiore o triade aumentata. A questo punto passate all’intervallo di quinta: se è una quinta giusta la triade è maggiore, se è una quinta aumentata la triade è aumentata.
  • se è un intervallo di terza minore avete invece altre due possibilità: triade minore o triade diminuita. A questo punto passate all’intervallo di quinta: se è una quinta giusta la triade è minore, se è una quinta diminuita la triade è diminuita.

Per allenarsi sul riconoscimento delle quattro tipologie principali di triade, in stato fondamentale, ad orecchio consiglio sempre l’uso di teoria.com 

Con la pratica e lo studio raggiungerete degli ottimi risultati. Ad un certo punto sarete addirittura in grado di riconoscere una qualsiasi triade in stato fondamentale senza l’ausilio degli intervalli interni. A volte sarete in grado di farlo senza nemmeno cantare le note. Ma per i primi periodi vi consiglio caldamente di seguire questo metodo.


Riconoscere i rivolti di una triade maggiore o minore

Iniziamo col dire che finché non siete in grado di riconoscere perfettamente e velocemente le triadi maggiori e minori in stato fondamentale, è del tutto inutile e controproducente fare questo tipo di esercizio.

Anche in questo caso il metodo per riconoscere i rivolti è basato sugli intervalli interni. Come sempre sarà necessario cantare correttamente le note che compongono il rivolto.

Analizziamo gli intervalli che si generano tra le note all’interno di una triade maggiore e minore in stato fondamentale:

Intervalli interni fig.1

Adesso analizziamo gli intervalli all’interno di una triade maggiore e minore in primo rivolto

Intervalli interni  fig.2

Ed infine gli intervalli all’interno di una triade maggiore e minore in secondo rivolto

Intervalli interni fig.3

Se cantando le note interne al rivolto riconoscete un intervallo di terza minore + un intervallo di quarta giusta; siamo in presenza di un primo rivolto maggiore. Se trovate invece un intervallo di terza maggiore + un intervallo di quarta giusta; siamo in presenza di un primo rivolto minore.

Analogamente, se cantando le note interne al rivolto riconoscete un intervallo di quarta giusta + un intervallo di terza maggiore; siamo in presenza di un secondo rivolto maggiore. Se trovate invece un intervallo di quarta giusta + un intervallo di terza minore; siamo in presenza di un secondo rivolto minore.


Metodi alternativi per riconoscere i rivolti

Se siete in grado di riconoscere se una triade, indipendentemente dal rivolto, è maggiore o minore direttamente dal suono e senza bisogno di cantare le note; vi suggerisco un paio di metodi alternativi più veloci per riconoscere i rivolti. Sempre cantando le note che compongono la triade, possiamo fare attenzione a:

  1. La posizione della nota fondamentale. Se la fondamentale è al basso la triade è in stato fondamentale, se la fondamentale è al canto la triade è in primo rivolto se la fondamentale è centrale la triade è in secondo rivolto. Ciò presuppone riconoscere quali delle tre note è la fondamentale, ma è abbastanza semplice ed intuitivo in quanto la fondamentale di una triade ha un suono altamente stabile. Inoltre è la nota da cui posso costruire appunto una triade maggiore o minore, o addirittura una scala maggiore o minore. Ecco un esempio, sul pentagramma, relativo alla triade maggiore di DO e ai suoi rivolti:
Riconoscere i rivolti fig.1
  1. La nota che c’è al basso. Se al basso abbiamo la fondamentale la triade è in stato fondamentale, se al basso c’è la terza la triade è in primo rivolto, se al basso c’è la quinta la triade è in secondo rivolto. Questo metodo a mio avviso è meno efficace perché presuppone di saper riconoscere tutti i gradi di una triade maggiore o minore; cosa non banale. Ciononostante, se avete fatto molto esercizio sulle triadi in stato fondamentale, è probabile che siate in grado di distinguere fondamentale, terza e quinta all'interno di una triade. Ecco un esempio, sul pentagramma, relativo alla triade maggiore di DO e ai suoi rivolti:
Riconoscere i rivolti fig.2

Come sempre per esercitarvi affidatevi a teoria.com oppure registrate delle triadi in stato fondamentale e con i relativi rivolti sul vostro strumento. Buon lavoro e alla prossima.

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Daniele Vettori -