Scritto da: Davide Corso - Categorie: tecnica / trascrizioni

I Am the Walrus, il brano con solo accordi maggiori.


Analisi e trascrizione di I Am The Walrus dei Beatles. Suoniamo gli accordi maggiori utilizzando il sistema CAGED.


I Am the Walrus è una traccia dell'album Magical Mystery Tour dei Beatles, pubblicato nel 1967. Questo album segna una fase di grande sperimentazione creativa per la band, che esplorava il rock psichedelico e la sperimentazione sonora. I Am the Walrus è una delle canzoni più emblematiche di quel periodo, caratterizzata da testi criptici e surreali, oltre che da arrangiamenti musicali innovativi.



The Beatles

Per comprendere appieno I Am the Walrus e l'album Magical Mystery Tour, è fondamentale esaminare il contesto creativo dei Beatles nel 1967. I Beatles, già ampiamente riconosciuti come pionieri del rock e della musica pop, avevano iniziato ad allontanarsi dalle strutture convenzionali del pop-rock, immergendosi nella psichedelia e sperimentando con tecniche di registrazione innovative.

John Lennon, autore principale del brano, aveva un approccio irriverente e giocoso verso la musica e la società. In particolare, I Am the Walrus fu scritta come una risposta al fatto che i testi dei Beatles venissero analizzati nelle scuole. Lennon trovò l’idea ridicola e decise di creare un brano che fosse volutamente assurdo e incomprensibile.


Magical Mistery Tour

Magical Mystery Tour è sia un album che un film, concepiti dai Beatles come un'esperienza psichedelica che avrebbe immerso il pubblico in un mondo di colori vivaci, immagini strane e musica sperimentale. L'album rappresenta un'evoluzione rispetto a lavori precedenti come Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, mantenendo però il filone della sperimentazione sonora. Venne rilasciato sia come doppio EP nel Regno Unito, che come LP negli Stati Uniti, includendo canzoni iconiche come Strawberry Fields Forever, Penny Lane e I Am The Walrus.

Le sessioni di registrazione di Magical Mystery Tour videro l'uso di tecniche innovative, come il campionamento di suoni dal vivo e l'uso di strumenti come il mellotron. Queste tecniche contribuirono a creare atmosfere psichedeliche e surreali, perfettamente rappresentate in I Am the Walrus.



La produzione  e il significato di I Am The Walrus

La produzione di I Am the Walrus fu una delle più complesse ed elaborate dell'intero album. George Martin, il produttore storico dei Beatles, collaborò con la band per creare arrangiamenti orchestrali che si mescolassero con gli elementi rock. Il brano si distingue per:

  • Sezione orchestrale: Composta da strumenti a fiato e archi, conferisce un senso di grandiosità e teatralità.
  • Coro: Il coro di Mike Sammes Singers aggiunge un tocco di stranezza e solennità alla traccia, con frasi assurde come "ho-ho-ho, hee-hee-hee".
  • Effetti sonori e campionamenti: Il brano include campionamenti di trasmissioni radiofoniche, tra cui una registrazione dal vivo di una rappresentazione di Re Lear di Shakespeare. Lennon fu uno dei primi artisti pop a incorporare suoni esterni direttamente in una traccia musicale.

I Am the Walrus è nota per i suoi testi apparentemente privi di senso, che riflettono lo stile di scrittura surreale di Lennon. Tuttavia, si possono individuare alcuni temi:

  • Nonsenso e assurdità: I testi sono volutamente criptici, mescolando immagini oniriche e giochi di parole. Frasi come "I am he as you are he as you are me and we are all together" confondono i concetti di identità e unità.
  • Sfidare le convenzioni: Lennon sembra deridere l'autorità e le aspettative sociali. Il riferimento ai "pigs from a gun" potrebbe essere una critica velata alla polizia o alle figure di potere.
  • Influenze letterarie: Il titolo stesso è un riferimento a "The Walrus and the Carpenter", una poesia di Lewis Carroll. Lennon era affascinato dall'opera di Carroll e spesso inseriva riferimenti letterari nei suoi testi.


Esercizio con il sistema CAGED

Se non conosci il sistema CAGED o non sai fare i barrè ti consiglio questo articolo. Per questo esercizio prendiamo in considerazione solamente la sezione F la coda, niente ci vieterà poi di applicarlo su tutto il brano. Questo giro di accordi è composto dai cinque accordi del sistema CAGED più due che si possono derivare, cioè il B in posizione di A e il F in posizione di E.
Il primo passo è suonare tutto in prima posizione con anche gli accordi aperti, cioè senza barrè. 

Dopo invece possiamo applicare il CAGED per risuonare l’intero giro utilizzando unicamente le posizioni di A ed E su tutto il manico. Queste due posizioni sono quelle che normalmente vengono più utilizzate per questo è molto importante praticarle. 

L’esercizio completo è quello di suonare il giro di accordi rimanendo più fermi possibili all’interno di una porzione di manico da noi scelta. Sfruttando sistema CAGED possiamo arrivare a 5 posizioni più la prima un’ottava sopra, al dodicesimo tasto. Vi lascio un primo esempio di sviluppo di questo esercizio partendo dal secondo capotasto. Il resto lo lascio a voi. Per rimanere ancora più ristretti vi consiglio caldamente l’utilizzo dei rivolti (link articolo rivolti triadi). 


Analisi: introduzione

Prima di procedere, se non sai cosa sia l'analisi armonica leggiti la nostra guida pratica all'analisi armonica. Armonicamente sembra tutto portarci verso una tonalità di MI maggiore. Partiamo con il V grado di E (B) e discendiamo ad A, IV grado e poi a G bIII. Quest’ultimo viene preso dalla tonalità parallela di E minore attraverso un Interscambio Modale. Ancora più interessante è il successivo accordo di F, bII di E. L’unica giustificazione che possiamo trovare per la presenza di questo accordo è un ulteriore Interscambio Modale in MI Frigio di Dominante. Finalmente arriviamo al E che diventa un E7 seguito da un D ed un D7. Il D ha una doppia funzione:

  • bVII di MI, sempre preso dalla tonalità parallela di MI minore.
  • IV di LA, cadenza plagale verso l’accordo successivo.


Sezione A


In questa sezione entra finalmente la voce di Lennon con il suo testo estremamente dadaista. La tonalità d’impianto è LA maggiore, per questo motivo possiamo definire il E della sezione precedente il V grado di LA maggiore. Come nell’introduzione troviamo il bIII (C) preso dalla tonalità parallela di LA minore, seguito da D e D/E che enarmonicamente possiamo considerare un E7sus. Quindi abbiamo IV e V grado di LA, l’accordo successivo. La sezione si chiude con C bIII e D IV che con una cadenza plagale ci riporta a A (I).



Sezione B

L’interscambio Modale caratterizza fortemente questa sezione. Parte con l’accordo di A maggiore (I), seguito da un IV grado (D). A questo punto troviamo bVI e bVII (F e G) che risolvono su A. Questa cadenza viene spesso definita “del super eroe” per la sua maestosità. Anche questi due accordi vengono presi dalla tonalità parallela di LA minore. Gli accordi che seguono hanno bisogno di un’attenzione particolare. F rimane il bVI  di LA ma con un salto di tritono ci ritroviamo con due battute di SI maggiore. Quest’ultimo ha anch’esso una doppia interpretazione:

  • La più sensata è vederlo come V/V cioè dominante di E. Questo perchè gli accordi successivi vanno proprio a cadere sul E con una cadenza del super eroe.
  • Un’altra visione interessante è quella di pensare tutto in relazione a A maggiore. In quest’ottica il B risulta il II grado maggiore che ci indurrebbe ad una scala di A Lidio.

Il nostro accordo cade poi un semitono sopra su un C maggiore (bIII) che seguito da D (IV) crea un’altra maestosa cadenza del super eroe in MI maggiore (bVI bVII I).


Sezione C, D, E e B2


La sezione C è la più tonale dell’intero brano dei The Beatles. Abbiamo D, A, E e D cioè IV I V IV per poi ricadere con una cadenza plagale sul A maggiore della sezione B successiva.
Il suono di una campanella ci introduce a questo blocco di sezioni. In D una sezione di archi ci suona lo stesso giro armonico dell’introduzione fino al E che ricade sul B della sezione E. Il E possiamo considerarlo sia come I grado della sezione, visto che tutti gli accordi ci portano a E, ma anche come IV/V facendo quindi una cadenza plagale su B. Quest’ultimo accordo riprende il giro appena fatto per unirsi alla fine della sezione B chiamata quindi B*.



Sezione F

Il finale di I am the walrus è un lungo crescendo della sezione orchestrale. Il basso discende continuamente mentre l’orchestra sale. Nel frattempo vengono aggiunte molte sonorizzazioni di registrazioni radiofoniche e voci varie fino ad un fade out.

Armonicamente abbiamo un giro di 7 accordi maggiori che discendono per toni o semitoni. In questa sezione l’armonia non ci da mai una sensazione di pieno rilassamento ma da l’illusione di un crescendo infinito. Possiamo comunque considerare il A come centro tonale nonostante i numerosi interscambi modali. In gradi il giro diventa questo: I (quindi A maggiore), bVII e bVI (presi da LA minore), V e IV (torniamo a LA maggiore), bIII (nuovamente LA minore) e infine II che messo come ultimo accordo del giro e precedendo A, l’unica spiegazione è LA lidio. Questa scelta di soli accordi maggiori con questa sequenza va totalmente fuori dagli schemi ed è azzeccatissima per l’intenzione nonsenso del brano con sonorità maestose. Qui sotto trovate l'analisi completa.


Osservazioni finali

Come abbiamo visto anche utilizzando solo accordi maggiori si possono creare sonorità molto diverse tra loro. In aggiunta, da qualsiasi brano possiamo trarre esercizi sul sistema CAGED, rivolti, drop ecc. Il limite è sempre la fantasia. Vi lascio con una versione reinterpretata del nostro Luca Gelli in collaborazione con: Andrea De Donato, Emanuele Fontana, Francesco “Kekkone” Cherubini.
Studiate e siate curiosi.

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Davide Corso -