Sincerely Mine è la dimostrazione di una necessità espressiva che risuona nel profondo; musica libera ed onesta che chiede solo di "essere"
Ancora una volta le cronache di guitarstories si prestano con piacere ad omaggiare un bel capitolo di musica contemporanea, che ha un sapore decisamente familiare. Oggi celebriamo l'uscita di Sincerely Mine, del Daniele Vettori 4tet.
Il musicista toscano sarà certamente nome noto agli affezionati di guitarprof. Vettori è infatti uno dei "senatori" del blog, da sempre prezioso coordinatore delle nostre pubblicazioni.
Oggi, piuttosto che il suo intenso lavoro di redazione, analizziamo la sua ampia produzione musicale, occupandoci di questo album che promette di regalarci un' esperienza inconsueta e corroborante.
Daniele Vettori
Daniele Vettori è un chitarrista, compositore e didatta fiorentino. Il suo notevole percorso formativo gli consente di affinare lo studio del jazz e di collezionare collaborazioni di tutto rispetto. Collaborazioni, queste, che ne accrescono la preparazione e lo proiettano a buon diritto nel panorama musicale contemporaneo.
La sua dedizione allo studio musicale, unita ad una necessaria curiosità artistica, vivifica da subito l'attività di Vettori, rendendolo un performer eterogeneo e stilisticamente molto interessante.
La sua instancabile ricerca lo porta a vivere episodi professionali eccellenti, in Italia come all'estero, ampliando le sue competenze e accrescendo il consenso.
La biografia musicale di Daniele Vettori è già stata presa in oggetto in occasione dell'uscita di Zap the Lap, progetto inedito che lo vede coinvolto in prima persona. E' questa l'ennesima istantanea di un autore prolifico ed estremamente coinvolto nelle molte sfaccettature del jazz contemporaneo.
Come già detto, Daniele Vettori è anche uno degli storici fondatori di guitarprof. I lettori più assidui avranno certamente familiarità con i contenuti delle sue numerose pubblicazioni. Per chi desiderasse approfondire il suo lavoro divulgativo per il nostro blog, può trovare quì i suoi articoli.
La densa attività musicale di Vettori si dirama dunque tra didattica e progetti live e studio di assoluto rilievo. Non ultimo il capitolo discografico odierno, che merita un ponderato approfondimento.
Daniele Vettori Quartet
Il Daniele Vettori Quartet è l'ensemble consolidato a cui l'autore si affida per mettere in atto il suo pensiero musicale. Trattasi di performers che hanno negli anni contribuito a ridisegnare il sound autoctono.
La band vede tra le sue fila Leonardo Volo, tastierista apprezzatissimo sulla scena e collaboratore di vecchia data di Vettori in molti prestigiosi progetti musicali.
Il contrabbasso di Sincerely Mine è affidato Guido Zorn, uno dei grandi volti del jazz nostrano degli ultimi anni.
Francesco Cherubini, vecchia conoscenza della nostra rubrica e membro storico del quartet, cura invece le batterie del disco.
Max Ionata è uno dei più stimati sassofonisti del panorama jazz contemporaneo di casa nostra; vanta innumerevoli illustri collaborazioni, che ne accrescono il consenso dento e fuori i confini nazionali. All'interno di Sincerely Mine è lo special guest, chiamato ad impreziosire il lavoro del quartet.
Con questo "cast d'eccezione" e con Vettori alla regia, l'intero album sembra destinato a fare incetta di consensi tra le fila degli amanti del jazz contemporaneo.
L'album: Sincerely Mine (2024)
La track list
01- Garden Island
02- JK
03- The biggest man
04- The way out
05- Killer Joe
06- Some year after
07- Celeste
L'ispirazione di Vettori, coadiuvata dall'estro dei suoi autorevoli "compagni di viaggio" confeziona un album sorprendente nella sua capacità di soddisfare i palati musicali più fini, senza rinunciare ad una marcata onestà intellettuale e ad una evidente libertà compositiva.
La riuscita dell'album è certamente merito delle intuizioni dell'autore, condivise con strumentisti abili a mettere la propria sensibilità al servizio della visione di Vettori.
L'intero album, scevro da qualunque banale cliché di genere, ci propone un ascolto leggero nella sua attitudine, disegnando un'ambientazione sonora capace di tratti inediti ed inaspettati regalandoci un sound sorprendente anche se familiare.
All'interno di Sincerely Mine ogni esecutore ha modo di lasciare il suo contributo senza prevaricare musicalmente gli altri, in un equilibrata omogeneità di intervento che ne sottolinea un'innegabile raffinatezza di fondo.
La stessa chitarra di Vettori, sebbene lampante protagonista del disco, non è mai autoreferenziale ma, anzi, funge da collante per l'intero lavoro e ne veicola magistralmente il messaggio musicale.
Nonostante la palpabile volontà dell'autore di non lasciarsi fuorviare da ridondanti tecnicismi, è impossibile non farsi suggestionare dalla qualità di esecuzione dei protagonisti. Il disco è infatti prima di tutto uno straordinario prodotto di studio, suonato e prodotto egregiamente.
All'interno di Sincerely Mine, peculiarità strumentali ed intuizioni compositive vanno a braccetto, senza che un aspetto prevalga sull'altro.
Per concludere
Con Sincerely Mine Daniele Vettori dà sfogo alla propria esigenza compositiva; un impulso naturale ed incontrollabile per ogni musicista sensibile ed ispirato. Decide coraggiosamente di condividere la sua musica interiore, figlia di un preciso momento e caratterizzata da coinvolgimenti personali, che ne dettano l'approccio istintivo e autobiografico.
E' in fondo questa la più preziosa peculiarità di ogni artista: la capacità di tradurre in espressione le vicende del quotidiano che lo obbligano ad una improrogabile analisi interiore. La musica è dunque il tramite per proporre questa introspettiva e quella di Vettori ci lascia entrare in un mondo sincero e spogliato di qualsiasi inutile orpello tecnico fine a se stesso.
La fresca ambientazione del disco, seppur cangiante nei suoi vari capitoli, percorre un filone stilistico comune ed evidenzia un concept dettato da un impulso, piuttosto che dalla fredda e impersonale stesura a tavolino.
Sincerely Mine ha il sapore di una confidenza informale fatta agli ascoltatori, per mostrare sfaccettature nascoste che evadono dal semplice concetto di intrattenimento musicale.