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Ritchie Blackmore: il mago oscuro della chitarra rock

Il 14 aprile si celebra la nascita di uno dei chitarristi più iconici di sempre: Ritchie Blackmore, fondatore dei Deep Purple e dei Rainbow.


Ritchie Blackmore (AI)

14 aprile 1945 – Nasce Ritchie Blackmore

Il 14 aprile 1945 nasceva a Weston-super-Mare, in Inghilterra, Ritchie Blackmore: uno dei nomi più influenti nella storia della chitarra rock. Pioniere dell’hard rock e precursore del metal, Blackmore è stato fondatore dei Deep Purple e successivamente dei Rainbow. Queste sono due band fondamentali nella storia della musica del Novecento.
Il suo tocco è stato essenziale nella creazione di riff leggendari, tra cui il celebre Smoke on the Water. Questo è uno dei riff più iconici di tutti i tempi.


Deep Purple e la nascita dell’hard rock

Con i Deep Purple Blackmore ha scritto pagine fondamentali del rock. Album come In Rock (1970), Machine Head (1972) e Made in Japan (1972) sono oggi considerati capisaldi del genere. Il suo approccio energico e teatrale ha ispirato intere generazioni di chitarristi, da Eddie Van Halen a Yngwie Malmsteen.


Rainbow: il lato epico e neoclassico

Nel 1975 lascia i Deep Purple e fonda i Rainbow. Qui spinge ancora di più sulla vena neoclassica e drammatica. Con Ronnie James Dio alla voce, Blackmore compone brani epici come Man on the Silver Mountain e Stargazer. Questi brani influenzano direttamente la nascita del power metal e del rock sinfonico.

🎸 Rainbow - Man on the Silver Mountain:


Dalla Framus alla Stratocaster: l’evoluzione sonora di Ritchie Blackmore

La prima chitarra di Ritchie Blackmore fu una Framus acustica, un regalo di suo padre. Dopo un periodo dedicato allo studio della chitarra classica, Blackmore decise di passare all’elettrica.

Il suo primo set era composto da una Hofner Club 50, collegata a un amplificatore Watkins Dominator. Questa configurazione era tipica di molti giovani chitarristi inglesi degli anni ’60.

In seguito, passò a una Gibson ES-335 color ciliegia. Fu acquistata sempre dal padre. Questa semiacustica lo accompagnò durante le prime esperienze discografiche con i Deep Purple. Era abbinata a un Fender Twin Reverb e a un effetto Vox Echo, che completava il suo suono dell’epoca.

Ma è all’inizio degli anni ’70 che arriva la svolta. Eric Clapton gli regala una Fender Stratocaster, e da lì in poi la “Strato” diventa il marchio di fabbrica di Blackmore.

Da vero perfezionista, inizia presto a modificarla. Applica una tastiera scalloped (scavata tra i tasti per facilitare bending e vibrati estremi) e scollega il pickup centrale per ottenere un suono più focalizzato.

Per quanto riguarda gli amplificatori, nelle prime sessioni con i Deep Purple usava un Vox AC30. Ma a fine anni ’60 lo sostituì con il più potente e aggressivo Marshall, sia in studio che dal vivo.

A partire dal 1994, Blackmore ha iniziato a collaborare con ENGL. Utilizzava testate completamente valvolari fino alla creazione del modello ENGL Ritchie Blackmore Signature E650. Questo modello è pensato per soddisfare tutte le sue esigenze sonore.


Il carattere schivo e l'anima inquieta

Blackmore è sempre stato un personaggio enigmatico. Perfezionista, solitario, a tratti eccentrico. Le sue frequenti rotture con i compagni di band e la scelta, dagli anni ’90, di abbandonare il rock per dedicarsi alla musica rinascimentale con i Blackmore’s Night, confermano il suo spirito libero e non convenzionale.


Un'eredità indelebile

Oggi Ritchie Blackmore è riconosciuto come uno dei chitarristi rock più influenti di tutti i tempi. La sua tecnica, la sua capacità di costruire riff memorabili e la sua estetica visionaria hanno segnato per sempre la storia della chitarra elettrica.

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