Analizziamo insieme quali sono le tecniche ed i voicing per l’armonizzazione di un tema in chord melody. Data la complessità e la vastità dell’argomento, a questo articolo seguirà un articolo di approfondimento con un esempio di armonizzazione tematica di un noto standard.
Chord melody: una tecnica per unire armonia e melodia
L’approccio del chord melody consiste nell’armonizzare una determinata melodia seguendo un giro armonico fisso. In questo caso la melodia in questione sarà il tema di uno standard; questo però non significa che lo stesso procedimento non possa essere utilizzato nell’ambito di un’improvvisazione. In tal caso dovremmo applicare la tecnica del chord melody a una melodia creata in via del tutto estemporanea. Tale procedimento implica essere molto esperti nell’utilizzo dei voicing ed avere un’ottima visualizzazione delle note sul manico in relazione agli accordi.
Il mio approccio al chord melody
Il mio approccio al chord melody si basa su un semplice assunto: per realizzare un’armonizzazione di una melodia, devo essere in grado di armonizzare, con un determinato accordo, tutte le note della scala relativa a quell’accordo. Questo è l'unico modo per coprire tutte le possibilità in merito all’armonizzazione di una melodia. Facciamo un esempio: se nel giro armonico di un brano ho un Dm7 (II grado della scala di Do maggiore) devo essere in grado di armonizzare con tale accordo tutte le note della scala dorica di Re (Scala che supporta il suddetto accordo); quindi Re, Mi, Fa, Sol, La, Si, Do. Questo significa che devo avere sotto mano tutti i voicing di Dm7 che mi permettano di posizionare al canto dell’accordo (Top Note) ognuna delle note sopra citate.
Tipi di voicing scelti per il chord melody
Partendo da questo assunto adesso vi illustrerò una mia selezione di voicing utili a tale scopo. I voicing utilizzati provengono esclusivamente dai Drop 2 (e relativi rivolti), Drop 3 (posizione fondamentale) e da Omit 5. La scelta di utilizzare voicing provenienti dalle suddette forme è semplicemente perché sono in assoluto le più usate e le più semplici da eseguire; almeno in un primo momento. Tutti gli esempi saranno relativi agli accordi di: Cmaj7, Dm7, G7.
L’accordo Maj7
Prima di presentarvi la selezione dei voicing per l’accordo Maj7 è necessario soffermarsi un momento sulle scale che possono supportare tale accordo (Gradi della scala maggiore e modi derivati). Facendo sempre riferimento, almeno per il momento, ai modi della scala maggiore; sono solo due le scale modali che supportano tale accordo: la scala ionica (relativa all’accordo di I grado) e la lidia (relativa all’accordo di IV grado). L’unica differenza risiede nel l’intervallo di quarta: la scala lidia ha la quarta aumentata, mentre la scala ionica ha la quarta giusta. Nella prassi jazzistica la quarta giusta sull’accordo Maj7 è una avoid note, dunque una nota da evitare. In effetti per esperienza personale si contano sulle dita di una mano i casi in cui nel tema è presente, tra le target note, una quarta giusta in relazione ad un accordo Maj7; ciononostante voglio citarne uno per tutti: Stella By Starlight.
Detto questo è evidente che in questa selezione di voicing, giunti al momento di armonizzare la quarta, utilizzerò sempre la quarta aumentata e mai la quarta giusta. In altri termini, anche se ho a che fare con un accordo di I grado, applicherò sempre la scala lidia nell’armonizzazione; tale processo spesso viene definito interscambio modale.
Voicing per l'accordo Cmaj7
Passiamo adesso ai voicing; ho preso in considerazione le diteggiature su due set di corde. In questo modo da riuscirò a posizionare qualsiasi nota della scala al canto dell’accordo, sia sulla corda del Si che su quella del Mi alto. Sono partito dalla nota RE al terzo tasto corda di SI, per il primo set, e dalla nota SOL terzo tasto corda di MI alto, per il secondo set; per poi sviluppare i voicing in orizzontale lungo il manico. Dunque in questo caso il primo set parte con la seconda come nota al canto dell’accordo; mentre il secondo set parte con la quinta come nota al canto dell’accordo.
Casi particolari: per armonizzare la quarta aumentata e la sesta, ho utilizzato il drop 3 in posizione fondamentale sostituendo alla quinta la quarta aumentata o la sesta.
Vi suggerisco di pensare sempre alle note da piazzare al canto come un intervallo rispetto all’accordo; questo vi aiuterà a spostarvi meglio tra le varie tonalità.
L’accordo Min7
Partiamo subito dalle scale modali che possono supportare tale accordo. Sempre nell’ambito della scala maggiore, le scale applicabili su tale accordo sono: la scala dorica (relativa all’accordo di II grado), la scala frigia (relativa all’accordo di III grado) e la scala eolica (relativa all’accordo di VI grado). Anche qui le differenze tra le varie scale risiedono negli intervalli. Di seguito le tre scale a confronto:
Le differenze riguardano esclusivamente gli intervalli di seconda (o nona) e gli intervalli di sesta.
Voicing per l'accordo Dm7
Nella mia selezione di voicing dunque inserirò le varianti relative alla scala frigia ed eolica quando dovrò armonizzare l’accordo con la nona o con la sesta al canto. L’utilizzo delle suddette varianti dipende dal fatto che l’accordo sia un II,III o VI grado; quindi se la scala da armonizzare è la scala dorica, frigia o eolica. Sono partito sempre dalla nota RE al terzo tasto corda di SI, per il primo set, e dalla nota SOL terzo tasto corda di MI alto, per il secondo set. Questa volta il primo set parte con la fondamentale come nota al canto dell’accordo; mentre il secondo set parte con la quarta come nota al canto dell’accordo.
Casi particolari: per armonizzare la quarta e la sesta (sia minore che maggiore), ho utilizzato il drop 3 in posizione fondamentale sostituendo alla quinta la quarta o la sesta.
L’accordo 7
L’unica scala modale, facente parte i modi della scala maggiore, che supporta l’accordo 7 è la scala misolidia (relativa al V grado dell’accordo).
Ciononostante in questo caso è importante anche esaminare la possibilità di armonizzare, con l’accordo 7, le seguenti note: b9,#9,b5 (o #11), #5 (o b13). Queste note provengono ovviamente da scale modali diverse dalla misolidia; ad esempio dalla scala superlocria oppure dalla scala semitono-tono. Resta il fatto che molto spesso, nel tema di numerosi standard, sono presenti note alterate all’interno della melodia in corrispondenza del V grado, dunque dell’accordo 7.
Voicing per l'accordo G7
Nella mia selezione di voicing inserirò dunque le varianti che riguardano gli intervalli di nona e di quinta; oltre naturalmente alle note delle scala misolidia. Le note al canto di partenza sono sempre RE al terzo tasto corda di SI, per il primo set, e SOL terzo tasto corda di MI alto per il secondo set. In questo ultimo caso il primo set parte con la quinta come nota al canto dell’accordo; mentre il secondo set parte con la fondamentale come nota al canto dell’accordo.
Casi particolari: per armonizzare la quarta ho utilizzato il drop 2 in posizione fondamentale sostituendo la terza con la quarta. L’accordo risultante è un accordo 7sus4 in quanto privo della terza. Nel caso della scala misolidia l’accordo 7sus4 è particolarmente indicato. Per armonizzare quinte alterate e sesta ho utilizzato il drop 3 in posizione fondamentale sostituendo le suddette note alla quinta. Per le none alterate invece ho utilizzato gli Omit 5.
Voicing aggiuntivi per l'accordo G7
Di seguito aggiungo anche altri due possibili voicing per armonizzare la quinta, le quinte alterate e la sesta sul secondo set. Tali voicing provengono direttamente da una estensione dell’accordo Omit 5, al quale è stata aggiunta appunto la quinta o la sesta sulla corda del Mi alto ed è stata tolta la tonica (Omit5 no root). Ho deciso di inserire questi due voicing aggiuntivi perché sono, a mio avviso, più comodi a livello di diteggiatura.
Primi passi per sviluppare la tecnica del Chord Melody
Un primo esercizio è semplicemente quello di memorizzare e suonare in fila la selezione di voicing proposta per ognuna delle tipologie di accordo: Maj7, Min7 e 7. Molto spesso questo esercizio è definito chord scale; ovvero suonare una scala in relazione ad un accordo armonizzando, con quel determinato accordo, ognuna delle note di cui è composta.
Ecco un video nel quale eseguo la selezione dei voicing per gli accordi di: Cmaj7, Dm7 e G7. I voicing sono eseguiti secondo l’ordine presentato nei precedenti paragrafi dell’articolo.
Applicazione dei voicing sul II-V-I maggiore
Un secondo esercizio più complesso è quello che vi propongo nel video seguente. La progressione armonica è un II V I I in do maggiore; ho scelto una nota della scala (la partenza è sempre il RE al 3 tasto corda di SI) e poi ho armonizzato tutti gli accordi con quella nota al canto. Poi sono passato alla nota successiva, muovendomi in orizzontale sul manico, e ho fatto lo stesso lavoro.
L’esercizio sarebbe da applicare anche al set di corde più alto, quello che prevede il posizionamento della nota al canto sulla corda di Mi alto. Come già detto in precedenza, il mio consiglio è sempre quello di pensare alla nota al canto da armonizzare come intervallo rispetto all’accordo.
Detto ciò, attenzione: la nota al canto rimane la stessa per tutti e tre gli accordi; ma rappresenta sempre un intervallo diverso a seconda dell’accordo che sto suonando. La nota RE, ad esempio, è la nona di Cmaj7, la fondamentale di Dm7 e la quinta di G7.
Infine un ultimo video nel quale ripeto lo stesso esercizio applicando però delle varianti sul V grado. In questo caso ho scelto arbitrariamente di alterare la nona e la quinta quando sono posizionate al canto dell’accordo 7 (V grado).
Inutile dire che questi esercizi andrebbero eseguiti anche in tonalità diverse da quella di Do maggiore. Adesso sta a voi…
Buon lavoro!
In caso abbiate già sotto le mani tutti i voicing presenti in questo articolo e sappiate come usarli in relazione a un tema; nell'articolo Chord Melody - armonizzazione di un tema (parte 2) potete studiare un esempio di armonizzazione tematica applicata al brano Misty.