Scritto da: Enrico Zanella - Categorie: accompagnamento

La Pompe manouche: ritmo fondamentale del jazz manouche

La Pompe manouche è il ritmo fondamentale del jazz manouche e lo si utilizza nella maggior parte dei brani di repertorio. Saperlo suonare correttamente è indispensabile per chiunque voglia avvicinarsi a questo fantastico mondo. Vediamo le basi.


Quando nel jazz manouche parliamo di chitarra ritmica, dobbiamo pensare al ruolo che avrebbe un batterista. Nella formazione classica infatti la batteria non è prevista come strumento. Sarà il chitarrista ritmico ad avere la doppia funzione di marcare l’armonia e dettare, insieme al contrabbasso, il giusto groove. Il suo compito è tutt’altro che semplice e, anzi, possiamo dire che è nella sezione ritmica che si gioca la solidità del gruppo stesso. Come vedrete, la Pompe manouche, solo apparentemente vi apparirà di semplice esecuzione.

Vediamo innanzitutto come si scrive e come suona:

Pompe Manouche figura 1

Ecco un altro esempio con relativo spartito:

Pompe manouche figura 2

Tutto quello che serve per suonare correttamente la Pompe manouche sono i seguenti elementi:

1)  precisione

2)  suono 

3)  tenuta del tempo


Elementi fondamentali della Pompe manouche

Precisione

Sembrerà superfluo e banale ma dal momento che il chitarrista ritmico sostituisce la funzione del batterista, si richiede estrema precisione. Come si sente nell’audio e come specificato nello spartito ogni accordo va staccato come indicato dal puntino scritto sotto ad ogni accordo. Nella pratica questo significa che ogni volta che avrete plettrato le corde, dovrete rilasciare la mano senza far risuonare le eventuali corde a vuoto. Cercate, in altre parole, un suono secco e deciso. 

Suono

Sarebbe bene allenarsi con gli accordi tipici al fine di poter riconoscere il suono che emetterete come simile a quello ascoltato nei brani. I due esempi proposti utilizzano due diteggiature tipiche spesso usate dai chitarristi jazz manouche e da Django Reinhardt per suonare la Pompe manouche.

Tenuta del tempo

Una volta che avrete capito come staccare gli accordi e prenderli con naturalezza, potrete passare a lavorare sulla tenuta del ritmo. Inizialmente sarà un po’difficile ma basterà allenarvi con una certa costanza ed i risultati presto arriveranno. Allenatevi su un metronomo prima a velocità ridotta e via via aumentatela.


La Pompe manouche e lo swing

Una volta sviluppata la tenuta, accentate leggermente il 2 e il 4 del tempo in modo da creare il tipico dondolio. Ecco di seguito un esempio:

Accenti 2 e 4

Pratica e approfondimenti

Ecco una base su cui potrete fare pratica. Si tratta di un accompagnamento basato sul solo accordo di G. Potrete allenarvi con una diteggiatura a triade oppure con il G6 utilizzato nel secondo esempio qui proposto.

Ed ecco invece un articolo in cui approfondisco le armonie del jazz manouche in un blues.


Conclusione

Esistono in realtà variazioni nel modo di suonare la Pompe manouche ma quello che ora più conta, è apprendere le basi. Ricordate che per essere ritmicamente efficaci basta seguire poche ma precise regole che garantiranno al vostro gruppo un solido groove di base!

Buon lavoro e alla prossima!

fine
Enrico Zanella -