Scritto da: Andrea Anichini - Categorie: armonia applicata / blues / tecnica

Triadi: un metodo di studio e visualizzazione

Conoscere e visualizzare le triadi è fondamentale, sia nell'accompagnamento, sia nella chitarra solista. Vediamo insieme un metodo per studiarle al meglio attraverso la forma blues in 12 battute.


Spesso dedichiamo più tempo allo studio delle scale che alla visualizzazione delle triadi. Niente di più sbagliato a mio avviso. Le due cose infatti dovrebbero andare semplicemente di pari passo. E’ bene infatti puntualizzare che un buon fraseggio melodico nasce più dalla nostra capacità di visualizzare i toni guida degli accordi, più che dalla diteggiatura della scala. La consapevolezza delle triadi ha quindi una grande importanza non solo per accompagnare, ma anche in ambito solista. 


Approccio allo studio

Studiare le triadi e la loro visualizzazione sul manico della chitarra può risultare un processo abbastanza meccanico e noioso. Sono del parere che affinché qualsiasi cosa studiata venga interiorizzata al meglio, è necessario sempre trovare una sua immediata applicazione musicale. 

Troppo spesso mi imbatto in allievi che hanno memorizzato posizioni e diteggiature senza riuscire ad applicare e contestualizzare quanto appreso. Questo è comprensibile, visto che la chitarra è uno strumento estremamente difficile da vedere e da leggere. 

In questo breve articolo vi propongo un metodo di studio e di visualizzazione delle triadi che, a mio modo di vedere, è estremamente funzionale ed efficace. Sfrutteremo la forma blues in 12 battute per esercitarci. Prima di procedere vi consiglio di leggere un altro articolo del nostro blog per avere un quadro teorico completo sull’argomento. Lo trovate al link di seguito: Le triadi: formazione, siglatura, rivolti ed altre considerazioni


Triadi maggiori e minori: diteggiature

Con gli esercizi proposti ci occuperemo sostanzialmente della visualizzazione delle triadi maggiori e minori. Mettiamo da parte, almeno in questo primo articolo, le altre specie possibili. 

Essendo le triadi composte da tre note (fondamentale, terza e quinta) procederemo con la loro costruzioni su set di 3 corde per volta. Su ogni set avremo quindi uno stato fondamentale, un primo rivolto (terza al basso), un secondo rivolto (quinta al basso). 

I set di corde saranno quindi quattro: 123, 234, 345, 456. Prendiamo quindi ad esempio la triade di do maggiore. 

Triadi primo set
Primo set di corde (123): C - C/E - C/G
Triadi secondo set
Secondo set di corde (234): C/G - C - C/E
Triadi terzo set
Terzo set di corde (345):  C/E - C/G - C
quarto set
Quarto set di corde (456): C - C/E - C/G

Individuiamo subito alcune strategie di studio e di memorizzazione: la seconda corda del nostro amato strumento fa saltare la simmetria e la ripetizione delle posizioni sui primi due set. Per quanto riguarda invece terzo e quarto set le posizioni risultano identiche. E’ importante cercare di di memorizzare in prima istanza la fondamentale (Root) dell’accordo. In seconda battuta individuate la terza maggiore (△3). Abbassandola di un semitono potrete ricavare ricavare la diteggiatura della triade minore. Ecco quindi le diteggiature della triade minore con i suoi rivolti

Triadi minori primo set
Primo set di corde (123): Cm - Cm/Eb - Cm/G
Triadi minori secondo set
Secondo set di corde (234): Cm/G - Cm - Cm/Eb
Triadi minori terzo set
Terzo set di corde (345): Cm/Eb - Cm/G - Cm
minori quarto set
Quarto set di corde (456): Cm - Cm/Eb - Cm/G

Applicazione su un blues in LA

Per memorizzare al meglio le diteggiature precedentemente illustrate, la migliore strategia è l’applicazione immediata in un contesto musicale. 

Applichiamo quindi le triadi maggiori nella classica forma blues in 12 battute che vede una progressione di accordi maggiori costruiti su I, IV, V grado. Se utilizziamo quindi un blues in A7 avremo come accordi D7 come IV e E7 come V grado.  

12 bar blues
Blues in 12 battute: nell'esercizio utilizzeremo le triadi maggiori al posto degli accordi di settima di dominante.

La regole principali per effettuare questo esercizio sono tre: 

  • Rimanere in posizione, sfruttando le note in comune tra un accordo e l’altro
  • Non ripetere mai la stessa diteggiatura per accordo, ma utilizzare, nella partizione di manico in cui ci troviamo, tutte e tre le forme delle triadi (stato fondamentale, primo rivolto, secondo rivolto).
  • Studiare per set di corde, ognuna delle quali avrà quindi tre posizioni diverse dove eseguire le triadi. 

Ecco un esempio di esercizio sviluppato sul primo set (123) a partire dalla quinta posizione. 

Applicazione su blues in LA

Esercitatevi su tutti gli altri set ed in tutte le posizioni. Qua sotto trovate la backing track su cui fare pratica.


Visualizzazione delle triadi maggiori e minori: un esempio melodico

Gli esercizi che possiamo sviluppare con queste premesse sono infiniti. Considerando la continua ambiguità presente nel blues tra maggiore e minore, possiamo per esempio esercitarci anche con le triadi minori. Visualizzando la terza su ogni posizione possiamo "scivolare" dalla minore alla maggiore prima di suonare l'accordo. Ecco il diagramma riguardante il primo set su prima, seconda e terza corda.

Esempi melodici fig. 1

Il diagramma sottostante riguarda invece il secondo set su seconda, terza e quarta corda.

Esempi melodici fig. 2

Replicate voi questo esercizio sul terzo e sul quarto set di corde. Memorizzando le posizioni delle triadi avrete modo allo stesso tempo di studiare uno dei principi fondanti dell'attitudine blues. Questo lavoro infatti può risultare particolarmente utile per sviluppare frammenti melodici. Se integrato con la visualizzazione della scala pentatonica, può aiutarti moltissimo per sviluppare un buon fraseggio blues. 

TI propongo quindi un esercizio che puoi scaricare in pdf a questo link. Anche in questo caso ripeti i pattern melodici su tutte le corde (anche terzo e quarto set) e su tutto il manico.

Buono studio!

fine
Andrea Anichini -