Scritto da: Alessio Lottero - Categorie: blues / guitar stories

Eric Clapton Unplugged: 31 anni dallo storico live acustico

Il celebre show acustico di MTV ospita il chitarrista e cantante inglese, il 16 Gennaio 1992, per un concerto leggendario che resta negli annali


Eric Clapton

Eric Clapton acoustic guitar

Il nome di Eric Clapton è comparso spesso all'interno di questo format e, in generale, negli articoli proposti dal blog. Abbiamo anche recensito il suo agognato ritorno sui palchi nostrani, questo autunno, in un articolo dedicato.
Questo perchè, parlando dell' evoluzione della chitarra nel corso dei decenni, Clapton ha contribuito in modo indelebile allo sviluppo della tecnica di questo strumento. Al pari di altri mostri sacri, Slowhand è tra i massimi esponenti della sei corde, oltre che uno dei più appassionati pionieri del blues, da più di mezzo secolo. Una carriera di straordinaria longevità, protrattasi attraverso tribolazioni personali di ogni tipo, che alterna picchi di estremo successo, a clamorose battute d'arresto. Un percorso accidentato lo ha visto assecondare le mode e gli stili: dal british blues revival, al rock psichedelico, fino al pop rock degli anni ottanta. Le ultime recenti pubblicazioni discografiche, dove si acuisce un'impronta blues comunque mai sopita, suggeriscono un ritorno alle origini.


Eric Clapton e il blues

E' indubbio che il coinvolgimento di Eric Clapton nella musica cominci in tenerissima età, innamorandosi dei dischi di delta blues. E' dunque la musica afro americana a stregarlo, a fargli comprare la prima chitarra acustica e a instillare in lui il desiderio di seguire quella strada. Il suo amore per gli eroi del blues si evince dalla dedizione con cui, poco più che adolescente, apprende il loro linguaggio e lo rielabora, affinando un tocco originalissimo.

Questo aspetto, oltre a conferirgli una spropositata fama nella scena inglese di inizio sixties, lo annovera tra gli artefici principali dell'esplosione del blues in Gran Bretagna. Sin dagli esordi, l'enfant prodige della chitarra inglese dimostra una passione quasi ossessiva per il blues, migrando spesso dai vari gruppi emergenti dell'epoca, alla ricerca di una purezza stilistica quasi estrema.


EC e la chitarra acustica

La figura di Eric Clapton viene associata prevalentemente ai capitoli della sua carriera di maggior scalpore: il periodo Cream, la fervida produzione degli anni settanta e le hit da classifica con cui ha collezionato riconoscimenti di critica e pubblico decisamente considerevoli. Leggendario è il suo lungo sposalizio con la Fender Stratocaster, sua inseparabile compagna, salvo rare eccezioni, sin dai primi anni settanta: Insieme a Jimi Hendrix, Jeff Beck e Mark Knopfler, è considerato suo storico ambasciatore.

Si tratta dunque di un contesto prettamente elettrico, al cui interno Eric Clapton ha però sempre voluto includere frequenti inserti di musica acustica. I suoi remakes di country blues, così come quelli della scena urbana di Chicago, sono celebri e denotano un'agile padronanza dei diversi stili. Il fingerpicking dei primordi, l' uso dello slide, i licks della tradizione sono attrezzi del mestiere che Clapton miscela a meraviglia, tanto da conquistare il consenso dei suoi eroi afroamericani.


Eric Clapton Unplugged: il live

Eric Clapton Unplugged

Lo show acustico di Eric Clapton va in onda, per il notissimo MTV Unplugged, il 16 Gennaio 1992. Il periodo a cavallo tra la fine degli anni 80 e l'inizio dei 90 è un momento catastrofico per il musicista: le frequenti ricadute nell'alcol, il coinvolgimento nella morte di Stevie Ray Vaughan e l'apice raggiunto con la morte del figlio Connor. Clapton entra in scena sotto una veste più posata e meno glamour, per uno show intimo e confidenziale, che assume i toni di una chiacchierata tra amici.
Slowhand propone una band collaudatissima, una rassegna di classic blues, i suoi cavalli di battaglia riarrangiati a dovere e qualche inedito destinato a fare scalpore.


I virtuosismi fini a se stessi sono praticamente assenti: ogni assolo è ponderato e utile a enfatizzare il momento. La filosofia di Slowhand, quella di concepire le parti soliste di chitarra come linee melodiche di un' altro cantante, è sublimata in questo concerto. Non mancano i contributi strumentali dei membri a supporto, cavalli di razza, che hanno modo di impreziosire una serata raffinatissima. Eric alterna la sua storica Martin, a chitarra classica e dobro, per una scaletta molto dinamica, nonostante il mood morbido della serata.


I brani

All'interno di questo indovinato palinsesto, spiccano interpretazioni che sono rimaste nella storia del format di MTV. La versione di Layla, proposta in chiave acustica per la prima volta in quell'occasione, è leggendaria. Running On Faith, è presentata in chiave quasi country; slide alla mano e voce struggente; la versione di Old Love,scritta a quattro mani con Robert Cray anni prima, spezza il cuore. Ma il vero fiore all'occhiello della performance è Tears In Heaven, commovente slow ballad, scritta per la soundtrack del film Rush e dedicata al figlio, morto nel 1991. Il brano è considerato il più grande successo commerciale dell'intera carriera di Clapton. Il resto del live è uno splendido omaggio al blues acustico, con brani celeberrimi dei grandi padri del blues, come Big Bill Broonzy (Hey, Hey) e Robert Johnson (Walkin' Blues).


La band

Al fianco di Eric Clapton ci sono i compagni titolari di quel periodo, alcuni dei quali rimasti negli anni, sopravvivendo ai frequenti cambi di organico che il musicista inglese era solito apportare. Una band consolidata ed amalgamata durante le registrazioni e i live degli anni 80. La sezione ritmica è affidata a Steve Ferrone (batteria) e al fedele compagno Nathan East, bassista storico della carriera di Slowhand. L'abile percussionista Ray Cooper arricchisce il tutto e Andy Fairweather Low copre egregiamente il ruolo di chitarrista ritmico. Le parti corali sono affidate a Tessa Niles e Katie Kissoon. Chiude la lista il grande pianista Chuck Leavell, che impreziosisce la serata con le sue performances e regala al pubblico lo stupendo solo finale di Old Love.



In conclusione

EC Grammy Awards

La performance in Unplugged di Eric Clapton è una delle più apprezzate ed idolatrate del format proposto da MTV, che ha presentato negli anni, esibizioni di vere star. L'apprezzamento che l'EC Unplugged ottiene è sconvolgente e mette d'accordo anche artisti stilisticamente distanti. Basti pensare al commento in merito di James Shaffer, chitarrista dei Korn, che ha definito il live, "leggendario". A testimoniare l'opinione di pubblico e critica, sono invece i Grammy Awards, di cui Eric Clapton fa incetta l'anno seguente.

L'Unplugged gliene procura ben tre: miglior album, miglior performer maschile e miglior pezzo rock (Layla). Tears In Heaven, giudicata come soundtrack di Rush, viene anch'essa pluripremiata. E' uno spunto preziosissimo per molti aspiranti chitarristi, un concerto storico, a cui fa seguito un disco live stravenduto. Eric Clapton ha sempre pagato a caro prezzo le sue ispirazioni, con una vita privata costantemente deturpata dagli eventi.
A noi appassionati, il suo scotto ha fornito sprazzi di autentica bellezza: uno tra quelli innegabili è senz'altro, questo evento.


fine
Alessio Lottero -