L'album The Dark Side Of The Moon, capolavoro dei Pink Floyd e pietra miliare della storia del rock, usciva il 1 marzo 1973
La storia del rock
Si parla frequentemente, all'interno di questa rubrica, di storia del rock e di quelle realtà musicali che hanno contribuito a scriverla nel corso degli anni. Tra i nomi illustri coinvolti, quello dei Pink Floyd ricorre piuttosto spesso e non manca di fornire innumerevoli spunti di analisi. Questo perchè la band inglese è da sempre annoverata come autentica pioniera di una ricerca sonora e lirica, capace di influenzare intere generazioni.
I Pink Floyd vantano una produzione straordinariamente eterogenea, dagli svariati contenuti, impreziosita dall'estro e dall' abilità dei suoi componenti, divenuti autentici eroi del rock. Si tratta di una discografia capace di transitare attraverso momenti e stili differenti, con ispirazioni cangianti e tematiche complesse, figlie di uno sposalizio artistico efficacissimo.
Attraverso cambi di rotta, passaggi di testimone e difficili realtà private, i Pink Floyd hanno dato il via ad un'epopea rock, rimasta nell'albo dei momenti cardine della musica. Roger Waters, David Gilmour, Rick Wright e Nick Mason sono gli artefici della lunga stagione fondamentale della band. Quella che, abbandonando le sponde psichedeliche del visionario Syd Barrett, sosta nella coraggiosa sperimentazione di Ummagumma, approccia al prog con lo splendido Atom Earth Mother e apre al periodo classico dei Pink Floyd.
La genesi di The Dark Side Of The Moon
Indubbiamente una proposta artistica tanto varia non manca di spaccare la critica, quantomeno sul concordare il momento migliore di un tale percorso. Ogni "Era" dei Pink Floyd vanta un nutrito stuolo di affezionati, che ne proclamano l'eccezionalità stilistica. E' però opinione comune che la stagione di inizio settanta sia il fulcro della discografia del gruppo: un sound ormai sganciato dagli alienanti esperimenti iniziali. Sebbene il contributo di Barrett caratterizzi gli esordi del gruppo, l'avvento di Gilmour alla chitarra segna un netto spartiacque nella sua proposta stilistica. Un fattore preponderante, da qui in poi, che contenderà alle stesure di Waters il fiore all'occhiello della musica dei Pink Floyd.
Si può dunque affermare che la primavera dei Pink Floyd vada dalla pubblicazione di The Dark Side Of The Moon, fino all'uscita di The Wall (1979), altro album simbolo che consacra Rogers Waters ad un ruolo ormai centrale. Abbiamo recensito il disco, celebrandone l'anniversario, in questo articolo. Nonostante i numerosi attriti tra i membri e lo scontro tra personalità ansiose di prevalere e rivendicare un posto predominante,,questo periodo rimane compositivamente eccezionale.
Ciò che viene successivamente è il declino di un' esigenza compositiva atta alla sperimentazione, per approdare a contesti più commerciali, lasciando presagire la prossima imminente rifondazione dei Pink Floyd. Gli aspri dissensi interni si acuiscono nel periodo di Final Cut, che sancisce la fine dei Pink Floyd "tradizionali", con l'abbandono di Waters come conseguenza di divergenze artistiche ormai insanabili. David Gilmour assumerà la leadership della band, dettandone il nuovo sound, un pò edulcorato, malgrado una mai esaurita velleità compositiva.
Un disco leggendario
In occasione del cinquantenario della sua pubblicazione, celebriamo oggi uno dei dischi maggiormente rappresentativi dei Pink Floyd. Forse non necessariamente il migliore, a detta di alcuni, ma sicuramente quello di più forte impatto commerciale e consenso mondiale. Un album capace di occupare la classifica americana per più di 740 settimane e finire, a buon diritto, nella colonna sonora personale di innumerevoli fans idolatranti; un puro esempio di estetica del classic rock: The Dark Side Of The Moon.
The Dark Side Of The Moon: l'album
The Dark Side Of The Moon è un insieme di atmosfere indimenticabili, merito del tappeto sonoro messo insieme dalla band, in quel tipico lento incedere che diventa il "chiaroscuro" dell'intero album. Anche se è considerato il capitolo finale del periodo progressive dei Pink Floyd, l'album è di fatto quello che apre al periodo più gettonato della band.
La stesura dei testi è affidata a Roger Waters, che se ne prende incarico esclusivo. Le liriche dell'album seguono la linea anticonformista iniziata dall'autore nei precedenti lavori. Si intensifica uno scetticismo spiccato e contestatorio nei confronti della società moderna, del denaro e del consumismo sfrenato; aspetto questo, che finirà per suggestionare moltissimo Waters, da sempre paladino di alcune importanti cause sociali.
Il lato musicale invece è frutto dei "mondi personali dei singoli componenti. The Dark Side Of The Moon ha il pregio di sottolineare, una volta di più, la grandezza chitarristica di David Gilmour. I suoi interventi di chitarra all'interno sono memorabili e costituiscono il database di molti aspiranti musicisti, delle generazioni più disparate. Tra i molti brillanti momenti solistici, indimenticabile è il solo di Money, di cui potete analizzare la trascrizione in questo nostro recente tutorial.
L'atmosfera generale di tutto il lavoro è suggestiva e raffinata, grazie anche agli arrangiamenti pianistici di Wright. Tutto il disco è poi caratterizzato da uno speciale sound design, costante apprezzabile in tutti gli album dei Pink Floyd. In questo caso, tuttavia, il risultato è ancor più riuscito proprio per il mood soffice, sebbene mai melenso, proposto dalla band
E' senza dubbio un ascolto straconsigliato, anche per acquisire dimestichezza con molti brani divenuti classici del gruppo britannico, oltre che veri e propri inni di un rock ponderato e complesso. Time, Brain Damage ed Eclipse, per citarne alcuni, entrano nella lista degli intramontabili.
In conclusione
Certo, parliamo di una band che non ha bisogno di presentazioni ed di un album che resta vivido nell'immaginario collettivo come uno dei grandi intramontabili evergreen del rock. The Dark Side Of The Moon è il capolavoro conclamato di uno dei più significativi gruppi che abbiano calcato le scene: indiscutibile vanto del rock inglese. I Pink Floyd sono un tipico esempio di fenomenale "matrimonio" musicale, unione di menti ispirate che ne fanno la grandezza, giunta sino a noi immutata, senza che nemmeno il turbolento divorzio ne intacchi il pregio.
Indubbiamente, molti sono i dischi memorabili che non cessano di farci dibattere sull'assegnazione dello scettro di capolavoro assoluto dei Pink Floyd. Al netto di gusti personali o analisi squisitamente tecniche, tuttavia, Dark Side Of The Moon detta uno stile unico, disegna un sound inimitabile e sancisce l'inizio di un epoca. E' quindi indiscutibile il contributo che questo album dà alla musica rock e non solo.
Questa pietra miliare senza tempo mette d'accordo, da sempre, pubblico e critica ed è capace di suggestionare rockers dai gusti più disparati. Dark Side Of The Moon è il tipico esempio di disco complice alla definizione di classic rock.