Scritto da: Alessio Lottero - Categorie: guitar stories

Brothers In Arms: i Dire Straits fanno jackpot

Il 25 maggio 1985 l'album di Mark Knopfler e soci approda in vetta alla classifica inglese, rimanendo al top per 14 settimane consecutive


Dire Straits

Dire Straits
Photo by Corriere.it

Dire Straits è il nome dietro una delle rock band di maggior successo degli anni 80, ma è anche il titolo dell'ambizioso progetto di uno dei chitarristi più amati di sempre. Formatisi nel 1977 rimarranno in attività fino ai primi anni 90, firmando alcuni degli evergreens del rock più ampiamente fruibile dal pubblico: uno stile pulito e pacato in grado di incontrare un grande consenso proprio per la sua naturale vicinanza al mainstream del momento.

Nella rock music degli eighties, caratterizzata da band dedite ad un esplicito esibizionismo, i Dire Straits sono da sempre considerati una voce fuori dal coro. Nel panorama post glam rock, atto a percorrere una via stilistica ridondante e volutamente "esagerata", la band inglese ha saputo proporre un'alternativa pacata e raffinata.

L'organico della band subirà nel corso dei primi anni di attività alcuni passaggi di testimone, prima di consolidare quella che è considerata la formazione classica. La fondazione dei Dire Straits avviene grazie ai fratelli Knopfler, Mark e David. A loro si uniscono il bassista John Illsley e Pick Withers alla batteria.

Le anti- rockstars

L'artefice principale del fenomeno Dire Straits è indubbiamente il frontman Mark Knopfler, che saprà costruirsi un ruolo di spicco, non solo nell'ampio ventaglio delle grandi voci del decennio, ma anche come grande pioniere di uno stile chitarristico esclusivo ed inimitabile.

Knopfler fornisce, sin dagli esordi, quelli che sono i tratti distintivi del sound dei Dire Straits: il suo profondo ed intimo timbro vocale, con il quale propone liriche poetiche e ponderate, oltre ad un inconfondibile tocco sullo strumento. I brani profondi e struggenti si alternano a composizioni più leggere che strizzano l'occhio al pop, ma restano impreziosite da sapienti arrangiamenti mai eccessivi. Sono queste le caratteristiche che distanziano la musica della band dallo stereotipo del rock anni ottanta.

Questa "ricetta" inedita, agli antipodi del cliché di rockstar, anche nello stile lontano dal palco, regala ai Dire Straits un grande successo di pubblico e critica sin dal primo album, frutto di un'esordio non facile e di una lunga gavetta nell'underground. Ma la coerenza stilistica e la dedizione al lavoro dei membri, estranea ai dissoluti eccessi che caratterizzano la maggioranza dei protagonisti della scena, finirà col premiare i Dire Straits.

Il meritato successo

La salita al successo dei Dire Straits, tutt'altro che repentina, passa attraverso un periodo preparatorio. Sebbene le peculiarità compositive di Knopfler e soci siano già evidenti dagli esordi di fine settanta, sarà il decennio seguente a consegnare la band alla notorietà. Alcuni cambi di organico e le sperimentazioni per delineare il proprio sound, allungano la fase iniziale.

La vera salita in auge del gruppo avverrà con il disco Making Movies. E' il terzo album in studio della band, che inaugura il momento d'oro dei Dire Straits e punta i riflettori su questo giovane chitarrista scozzese dal curioso cognome e dalla tecnica inusuale.

Il climax del successo dei Dire Straits, consolidato da perfomances live che restano negli annali del rock, giungerà nel 1985, con l'uscita dell'album Brothers In Arms. Seguono altri anni di fiorente attività della band, che arriverà allo scioglimento nel 1995, dando cosi modo a Mark Knopfler di rispondere ad una sua crescente esigenza solistica.

Mark Knopfler

Mark Knopfler
Photo by Wikipedia

Mark Knopfler è uno dei grandi pionieri di un playing chitarristico caratterizzato da un virtuosismo anticonvenzionale. Come altri apripista della sei corde, il suo percorso artistico ha un che di eroico, sfidando i dettami del periodo, per creare qualcosa di innovativo, a proprio rischio.

Il giovane Mark di fine anni settanta sfida la preponderante scena punk del Regno Unito e viaggia in forte controtendenza, in una curiosa fusione di tradizione, modernità e spunto personale, dissociandosi così dall'ipervirtuosismo autoreverenziale dei chitarristi del decennio entrante. La raffinatezza del suo tocco, caratterizzato da un fingerstyle che è un malcelato omaggio ai grandi del passato, è un qualcosa di mai sentito prima.

Anche la scelta delle chitarre, storicamente, ha giocato un ruolo primario nel suo sound. Conosciuto come uno dei più autorevoli testimonial della Fender Stratocaster, ha utilizzato spesso anche la Gibson Les Paul, soprattutto nella seconda parte di carriera. Le sue influenze sono molte ed autorevoli: da J.J. Cale, a Chet Atkins, con cui ha firmato duetti strepitosi.

Ma Mark Knopfler ha anche il merito di aver portato nella musica pop rock sonorità country e folk, considerate aliene in quel genere prima del suo intervento. Proprio nella copertina di Brothers In Arms è raffigurata la chitarra resofonica (dobro) resa celebre dal brano epocale Romeo And Juliet.

Un tocco inimitabile

Autore ispirato, cantante pacato e strumentista elegantissimo, persino nei brani più vivaci; il suo tocco è frutto di una postura della mano destra considerata errata dai suoi detrattori, ma che è responsabile di un playing inimitabile. Si tratta di un approccio quasi sempre estraneo al rock classico, che trova maggiori analogie con jazz e swing.

I molti talenti di Mark knopfler gli sono valse innumerevoli illustri collaborazioni, annoverandolo tra i più attivi e generosi protagonisti della scena musicale. Da Bob Dylan a Eric Clapton; da Randy Newman a Van Morrison: tanti sono i grandi che ne sfruttarono il talento.

Mark Knopfler è il più insospettabile tra i guitar heroes, proprio per la sua musica che rispecchia lo stile lontano dalle scene. E' un vero english man che ha saputo fare la storia, senza inutili colpi di testa, lavorando encomiabilmente alla stesura di un' alternativa al rock sdoganato, che resta preziosissima.


Guida all'ascolto: Brothers In Arms

Dire Straits- Brothers In Arms 1985
Photo by Deezer

Brothers In Arms è il quinto album dei Dire Straits; il disco che ne conferma il successo e ne espande la fama a metà degli anni ottanta. Non è forse il miglior lavoro della band, che ha saputo da sempre cofezionare LP densi di capolavori. Brothers In Arms è tuttavia uno degli album più venduti ed apprezzati della band.

Questo grazie ad alcuni dei più noti cavalli di battaglia del gruppo, capaci di segnare un'epoca e di restare nel mainstream internazionale, divenendo autentici "tormentoni".

I brani

La title track, Brothers In Arms appunto, è un capolavoro di testo e musica dove si può carpire l'essenza dello stile di Mark Knopfler.

Anche grazie a brani come questo, il chitarrista gode di immensa stima ed ammirazione da parte delle nuove leve, che lo considerano un maestro del tocco.

Emblematica è anche Money For Nothing, inno degli eighties, il cui riff di chitarra è tra i più celebri della storia. Lo abbiamo recentemente inserito a buon diritto nella nostra lista di riffs celebri di classic rock.

Altra song classica della band è la famosissima Walk Of Life. Una delle composizioni più leggere e "easy" dei Dire Straits, che si inimica perciò qualche fans tra i più puritani, ma rimane uno dei più grandi successi della band.

Your Latest Trick è un contenitore del sound di Mark Knopfler: una chitarra e una linea vocale unita ad un arrangiamento raffinatissimo.

The Man's Too Strong vede Knopfler cimentarsi nell'uso del dobro, che ha reso celebre in precedenza, che è anche il protagonista in copertina.

Senza addentrarsi in valutazioni soggettive, possiamo definire Brothers In Arms un disco essenziale per i Dire Straits: per il contenuto musicale, oltre che per il ruolo che gioca nella loro carriera.

Grazie a questo album la band raggiunge, il 25 maggio 1985, la vetta della classifica britannica e vi rimane per svariate settimane.



In conclusione

Dire Straits- Money For Nothing
Photo by e-Bay

Molti detrattori dei Dire Straits, apostrofano la band come insieme di turnisti al servizio di Mark Knopfler. Nonostante sia padre della maggior parte delle liriche e delle musiche della band, è innegabile la dedita partecipazione degli altri membri al sound del gruppo. Ogni partecipante al progetto Dire Straits contribuisce a renderlo unico con le proprie caratteristiche, in forte contrapposizione al rock anni ottanta, spesso pacchiano ed eccessivo.

Ma i Dire Straits sono anche il laboratorio dove un giovane Mark Knopfler affina i suoi talenti e si fa le ossa. La sua leggenda come performer in grado di influenzare generazioni di chitarristi parte proprio da qui. Il prosieguo della sua carriera, come apprezzatissimo autore solista, non sarebbe stato possibile senza gli sfarzi dell'epoca Dire Straits.

Ancora oggi la band gode di un nutrito seguito e rimane un esempio di "anomalia" del rock, spesso più vicina al pop di facile consumo. Questo, tuttavia, senza mai rinunciare a dar sfoggio di un bagaglio musicale e una destrezza strumentale che sono conclamati.

Mark Knopfler è ormai un autore pago dei successi passati, il cui nome è associato al lavoro post- Dire Straits. Al netto di una carriera solista longeva, eterogenea e ricca di traguardi eccellenti, resta nella sua musica l'eco degli esordi. Quella dei Dire Straits è una storia importante per conoscere il sound degli anni ottanta e uno dei capitoli di rock britannico più particolari.


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Alessio Lottero -