Scritto da: Alessio Lottero - Categorie: guitar stories / rock

Slash: happy birthday Mr. Hudson

Slash, iconico chitarrista di Guns n' Roses, Snakepit e Velvet Revolver, nasceva a Londra il 23 luglio 1965


Slash

Saul Hudson - Slash
Photo by Esquire

La figura del chitarrista rock ha da sempre suscitato un fascino particolare. La storia di questo genere, in cui la figura del guitar hero è decisamente preponderante e ha, nel corso dei decenni, visto nascere autentiche divinità dello strumento.

La particolare infatuazione dei fans per gli addetti alla sei corde non ha mai avuto confini di stile o tecnica; si è sempre invece concentrata sull'eccentricità e originalità dei personaggi. Assumendo queste caratteristiche, pochi chitarristi possono vantare un grado di notorietà e seguito al pari di Slash.

Chitarrista osannato e altrettanto criticato, è dotato di uno spunto personalissimo in grado di ammaliare i giovani avventori dello strumento, spesso deteriorato da esecuzioni live non esattamente eccelse. Quello che è certo è che Slash incarna la vera essenza della rock star, con il suo stile inconfondibile, con i suoi eccessi e con la sua presenza scenica.

Il cilindro più famoso del rock, sempre presente nelle performance dal vivo lo rende riconoscibile anche dal pubblico distante dal suo settore. I più appassionati, invece, non mancano di dibattere sulle sue capacità strumentali. Divenuto massimo portavoce della Gibson Les Paul, Slash ha firmato alcuni dei soli di chitarra più celebri di sempre, al netto di cosa se ne possa pensare personalmente.


Saul Hudson

Nonostante sia considerato un prodotto 100% USA, Slash è un chitarrista britannico. Naturalizzato statunitense una volta trasferitosi in America, Saul Hudson nasce a Londra nel 1965 e cresce nell'area di Stocke On Trent.

Il colpo di fulmine con la musica avviene a 14 anni, sulle note dei Rolling Stones, di Jeff Beck e degli Aerosmith, che lo folgorano immediatamente. Da lì in poi la dedizione all'apprendimento dello strumento sarà encomiabile e lo porterà ad affinare la sua esclusiva tecnica, che ne farà la fortuna, pochi anni dopo.

Il percorso di Saul Hudson, una volta divenuto Slash, è da sempre costellato di successi e minato dai più svariati eccessi. Come i suoi illustri colleghi, non ha saputo dire di no alla ricetta sex, drugs & rock and roll. Gli aneddoti tra verità e leggenda, durante i suoi interminabili tour mondiali si sprecano, ma non intaccano il suo prezioso lavoro musicale.


Guns n' Roses

Guns n' Roses

I Guns n'Roses sono una delle più idolatrate band della storia del rock. Formatasi a Los Angeles nel 1985, è stata da sempre al centro di polemiche e critiche feroci. Complice lo stile dissoluto dei membri, da sempre alle prese con tribolazioni personali, alcol e droga, i GNR hanno da sempre spaccato la critica. Impossibile adottare mezze misure quando si parla di questo gruppo: o si ama o si detesta.

Il motivo di tale acceso disaccordo tra il pubblico è dovuto, oltre che alle personalità ingombranti dei protagonisti, anche allo stile musicale. I Guns n' Roses hanno infatti, nel corso di una carriera tutt'altro che duratura, composto assoluti evergreens, ma di certo molti brani non proprio memorabili.

Al netto di tutte le contraddizioni di questa band, giunta ad un successo strepitoso nel 1987 con il primo album Appetite For Destruction, il contributo dato al panorama rock resta indiscusso. I classici dei Gunners sono considerati intramontabili e vengono proposti dal vivo ancora oggi, dalla band rifondata negli ultimi anni.

Abbiamo citato uno dei capolavori dei Guns n' Roses, Sweet Child Of Mine, nella nostra rubrica di riffs celebri. Molti sono tuttavia i successi della band legati alle riuscitissime intuizioni chitarristiche di Slash, che raggiungerà con i GNR, il climax della sua fama.

Slash' Snakepit e oltre

Dalle ceneri dei Guns n' Roses nasce una nuova proposta musicale targata Slash. Nel 1995, anno ufficiale della dipartita dei GNR, il chitarrista si ritrova con una quantità imponente di materiale inedito, ma senza una band per poterlo sviluppare. Dà quindi vita agli Slash's Snakepit, un gruppo formato da amici del panorama rock, oltre che da alcuni ex Gunners.

A questo progetto si riconosce il merito di aver permesso a Slash di uscire dallo stand by forzato del divorzio con Axl Rose, garantendogli la continuazione di una carriera luminosa, sebbene mai più ai livelli passati.

Il ritorno al mainstream avviene nel 2003 con la fondazione dei Velvet Revolver, ennesimo esperimento musicale di un artista mai sazio di collaborazioni.

Dopo una parentesi con l'amico Myles Kennedy, con cui firma alcuni successi, il chitarrista finirà per riappacificarsi con i vecchi compagni, dando vita ad una reunion che ha dell'incredibile e che vedrà i Guns n' Roses 2.0 on tour in questi anni.

Illustri collaborazioni

Sebbene la figura di Slash sia legata a filo doppio al capitolo GNR, il grande merito del chitarrista è stato quello di non precludersi mai strade artistiche collaterali. Dopo la chiacchieratissima separazione da Axl e compagni, Slash ha continuato imperterrito a calcare palchi illustri e a prendere parte a produzioni eccellenti.

La sopra citata parentesi con i suoi Snakepit è solo una delle avventure musicali intraprese dal musicista, che collezionerà una lista di collaborazioni di tutto rispetto. Epica quella con Michael Jackson, a far le veci di Eddie Van Halen. Lenny Kravitz, Eric Clapton e perfino il nostro Vasco si avvarranno negli anni del suo talento.


Ascolto consigliato: Slash's Snakepit - It's Five O' Clock Somewhere (1995)

Slash's Snakepit

l'album in questione è con ogni probabilità il contenitore involontario di quello che doveva essere il prosieguo della discografia dei GNR. Un materiale interessante, anche se un po' distante dal target Roses, che sottolinea le prime influenze blues di Slash.

Tali influenze furono inizialmente snobbate dai Guns n' Roses e rischiarono di pregiudicare la sua adesione alla band. Finalmente libero da crismi imposti da altri, il chitarrista può dunque proporre un disco southern e bluesy, che è la diapositiva perfetta di uno specifico hard rock americano.



In conclusione

Slash è un'icona dell'hard rock e uno dei protagonisti della scena americana a cavallo tra ottanta e novanta. Considerato dagli addetti ai lavori uno dei chitarristi di maggior talento ed inventiva, ha saputo ritagliarsi un ruolo di spicco, nonostante la sua carriera lampo.

Un' attività troppo discostante, la sua, per potersi ritagliare un posto sull'olimpo degli innovatori del genere. Tuttavia, il suo estro e la sua versatilità hanno reso possibili collaborazioni eccellenti con i maggiori esponenti della musica, dei più svariati generi.

Possiamo addirittura definire Slash un turnista di lusso, proprio grazie alle sue comparsate nelle produzioni di conclamati mostri sacri. Come tutti i personaggi "ingombranti", anch' egli ha collezionato negli anni irriducibili estimatori ed accaniti detrattori. Al momento impegnato nell'ennesimo tour mondiale con quel che resta dei Guns n' Roses, il chitarrista vive una seconda giovinezza mosso dall'insaziabile appetito di palchi e folla, che è l'essenza stessa della rock star.


fine
Alessio Lottero -