Scritto da: Davide Corso - Categorie: principianti / tecnica

Diteggiatura mano destra. Quali dita usare per gli arpeggi?

Facile guida per la diteggiatura della mano destra. Scopriamo insieme che dita usare e in quali casi usare delle diteggiature alternative.

Una delle domande iniziali che sorge la prima volta che si impugna una chitarra è: "con quali dita suono le corde?" E la risposta generalmente è: "A caso!”. Questo però porta a suonare in modo impacciato e non fluido. Con qualche piccolo accorgimento possiamo dare una logica a come usiamo la mano destra. Questo ci porta anche a migliorare le nostre prime esecuzioni. Impariamo insieme qualche diteggiatura e vediamo qualche esempio ed applicazione.


Diteggiatura Standard

Una delle diteggiature della mano destra più usate è quella standard che consiste nell'usare il pollice per 6a, 5a e 4a corda; indice per la 3a, medio per la 2a e indice per la 1a. Questa diteggiatura è molto comoda per suonare arpeggi con pattern ripetitivi. Qui trovate un articolo dedicato a If di Roger Waters che contiene un pattern di questo tipo. Questa impostazione consente di tenere la mano in posizione senza muoverla ed avere ogni dito pronto all'uso. Vediamo un po' di esempi:

Diteggiatura standard fig1

In questo primo esempio abbiamo un arpeggio scalare molto semplice. La diteggiatura è segnata con le lettere. p=pollice, i=indice, m=medio, a=anulare.

diteggiatura standard fig2

Come vediamo la diteggiatura standard è comoda anche per arpeggi più complicati. Essa ci agevola notevolmente la fluidità nel suonare questo esempio.


Trasporto su un altro set di corde

La diteggiatura standard può essere anche trasportata alle corde inferiori, quindi togliendo corde al pollice e scalando le altre tre dita sulle corde inferiori. Se abbiamo a che fare con un pattern di note sulle corde inferiori, suonarlo tutto solo con il pollice risulta particolarmente scomodo. Perciò utilizziamo in modo scalare le nostre dita nell'ordine citato prima: p, i, m, a. 

trasporto su altro set di corde

Vediamo che all'interno dello stesso arpeggio possiamo trasportare la diteggiatura della mano destra in base alle corde da suonare. Siccome abbiamo un pattern che si sposta in modo uguale sulle varie corde, usiamo in ordine pollice, indice, medio e anulare a prescindere da quali corde stiamo suonando. Infine abbiamo degli accordi su quattro corde suonate contemporaneamente, anche in questo caso usiamo le nostre dita in modo scalare a prescindere dalle corde che stiamo suonando.


Diteggiatura Alternata

Quando capitano parti di chitarra, arpeggi oppure frasi, che hanno più note di fila suonate sulla stessa corta, si usa la diteggiatura Alternata. Essa consiste nell'alternare due o più dita, generalmente indice e medio, sulla stessa corda. Questo ci consente di poter essere più rapidi e più fluidi rispetto alla diteggiatura standard usata su questa tipologia di frasi.

Diteggiatura alternata

Nell'esempio troviamo situazioni diverse in cui usare la diteggiatura alternata. Inizialmente alternando indice e medio e usando anche il pollice sulla terza corda. Infine abbiamo un frammento di scala Lidia che percorre le prime corde e la suoniamo alternando indice e medio.


Consigli per ottenere fluidità nell'esecuzione

Quelle illustrate sono alcune possibilità per la diteggiatura della mano destra. Sicuramente ci sono anche altre soluzioni per suonare i vari esempi che ho scritto e in generale, la maggior parte dei brani, si può suonare anche con altre diteggiature. L'importante è trovare una logica nella scelta delle dita facendo in modo di semplificarci la vita. Se usare una diteggiatura invece che un'altra ci mette in difficoltà, allora dobbiamo chiederci se possiamo trovare qualche soluzione per aiutarci. Nelle esecuzioni di tutti i giorni la cosa fondamentale è la fluidità, per questo è importante ragionare attentamente sulle dita che dobbiamo usare per suonare.

Vi lascio il PDF che racchiude tutti gli esercizi in un unico brano e l’audio del brano intero. Studiate bene le parti singolarmente e poi mettete tutto insieme!

Studiate e siate curiosi.

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Davide Corso -