Come sappiamo, prima di affrontare lo studio di un pezzo, prima di un’esibizione live o prima di una sessione in studio di registrazione, è buona abitudine riscaldare mente e muscoli. Propongo quindi una serie di esercizi di warm up dedicati al jazz manouche la cui funzione è quella di prepararci all’utilizzo dei movimenti muscolari giusti per questo stile
Warm up: una questione di stile
Il gioco di parole allude al fatto che non tutti gli esercizi di warm up sono efficaci a prepararci al meglio per la nostra performance. Ad esempio non avrà molto senso utilizzare, come riscaldamento, delle diteggiature di scale utilizzate nel metal se poi andrò a studiare un solo di stampo jazzistico. E lo stesso discorso vale per le plettrate. Ovviamente, esistono anche routine di riscaldamento di tipo generico che vi invito a prendere in considerazione. In questo articolo propongo quindi una serie di esercizi di warm up dedicati al jazz manouche che è uno stile chitarristico sui generis e che pertanto richiede un approccio specifico.
Plettrata e fraseggio
Il jazz manouche è uno stile inventato da Django Reinhardt che innovò il fraseggio chitarristico supportandolo, tra l’altro, con un suono potente e definito. Per affrontare al meglio la vostra performance vi propongo degli esercizi di warm up che si focalizzano su un tipico pattern ritmico-melodico. Le pennate indicate per tutti gli esercizi andranno eseguite con la tecnica del rest-stroke; al fine di ottenere volume e definizione nell'emissione di ogni singola nota.
Esercizio 1
Esercizio 2
Esercizio 3
Esercizio 4
Quest’ultimo esercizio di warm up rappresenta un tipico lick in stile jazz manouche. Questo lick è applicabile ad un accordo di settima di dominante con estensione alla nona.
A questo punto provate a replicare tutti gli esercizi visti. Successivamente potete provare a spostarli cromaticamente. Mi raccomando prestate attenzione al suono, al timing e al tipo di pennata, che deve essere, come suggerito, la pennata rest-stroke.
Buon lavoro e alla prossima!